Agnolotti del plin, una ricetta senza tempo
Articolo di Silvia Lago


Sicuramente tutti conosciamo o abbiamo provato almeno una volta nella vita gli agnolotti o ravioli del plin. Ma perché si chiamano così? Di dove sono originari?

E se volessimo prepararli in casa… Come fare?


Oggi vi parliamo proprio di questo!


La nascita degli agnolotti del plin

Gli agnolotti del plin sono una tradizionale pasta ripiena diffusa in tutto il Piemonte, in particolare nella zona del Monferrato e delle Langhe.

Sono una variante dei tipici agnolotti piemontesi, che si è sviluppata nel Novecento. Il loro nome particolare (“plin”) è dovuto al pizzicotto che si dà alla pasta per chiuderla e tenere ben avvolto il ripieno. La pasta viene tirata finissima, così da renderla elastica e resistente alla successiva cottura. In questo modo, inoltre, è reso visibile il ripieno, nonostante le dimensioni ridotte.

Gli agnolotti del plin fanno parte dell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani, stilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Sono quindi tutelati da un disciplinare della regione Piemonte. Nonostante questo, non esiste attualmente un’unica ricetta originale! Esistono invece numerose varianti, nate in base alle esigenze del momento: le famiglie sceglievano gli ingredienti del ripieno in base al periodo dell’anno, alla località e agli avanzi da utilizzare.

In passato, gli agnolotti si servivano senza condimento, avvolti in un semplice tovagliolo che li manteneva morbidi. In questo modo si poteva gustare appieno il loro sapore caratteristico.

Oggi esistono ben quattro ricette tradizionali. Gli agnolotti possono essere preparati a base di sugo di arrosto, nel brodo di carne, con ragù alla piemontese, oppure con del semplice burro e salvia.


La ricetta

Ingredienti per il ripieno :

400 g di cappello del prete

400 g di costine di maiale

300 g di coniglio

3 tuorli d’uovo

170 g di parmigiano reggiano grattugiato

1 kg di scarola

2-3 litri di brodo di manzo


Ingredienti per la sfoglia:

1 kg di farina 00

30 tuorli d’uovo pasta gialla

10 g di sale fino


Procedimento

Salate la carne e rosolatela in una padella con olio di semi di girasole, a fuoco medio.

Mettete la carne in forno preriscaldato a 200°, coprendola bene con il brodo di manzo e un foglio di alluminio. Cuocete per 2 ore, dopodiché  capovolgete i pezzi di carne e, se necessario, aggiungete altro brodo. Cuocete per un’altra ora e mezza circa. Al termine della cottura, recuperate il brodo rimasto nella teglia.

Intanto, in una pentola stufate la scarola.

Una volta che il tutto sarà cotto, disossate le costine e tritate la carne. Unite la scarola tritata, aggiungete i tuorli e il parmigiano. Amalgamate fino a creare un composto omogeneo: lo useremo come ripieno.


Preparazione per la sfoglia :

Impastate la farina con le uova e poi lasciare riposare la pasta, coperta da un panno, per circa 1 ora.

Ottenete una sfoglia molto sottile e disponetevi sopra il ripieno, in quantità simili e ben distanziate. Dopodiché tagliate creando una forma rettangolare e sigillateli con un bel pizzicotto forte.

Cuocete gli agnolotti in una pentola d’acqua bollente per pochi minuti.

Serviteli con un’emulsione di burro e brodo di carne (quello rimasto nella teglia), oppure con burro e salvia!

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