Il formaggio simbolo della Puglia: la Burrata di Andria
Articolo di Silvia Lago


Dall’unione di panna e formaggio, i pugliesi sono riusciti a creare una vera e propria opera d’arte gastronomica: la burrata. Un’esplosione di sapore che negli anni ha conquistato anche i paesi esteri, infatti oggi la burrata è uno dei formaggi italiani a pasta filata più conosciuti al mondo. La più nota è la burrata di Andria, originaria della Murgia, che oggi impareremo a conoscere.


Come nasce la burrata?

Secondo la tradizione, la burrata sarebbe stata inventata nei primi anni del Novecento, dal mastro casaro Lorenzo Bianchino. Secondo i racconti tramandati dalla popolazione, il sig. Lorenzo si ritrovò a non poter portare il latte in città a causa di una forte nevica, perciò decise di lavorarlo e di utilizzarne la panna, in modo che non andasse sprecato. Così creò un prodotto seguendo il principio delle mantèche, che si usa per creare pasta filata stagionata in cui si conserva il burro. Mescolò i residui di lavorazione della pasta filata con la panna, e poi li ricoprì di ulteriore pasta filata. In questo modo nacque la burrata, anche se il nome che conosciamo oggi venne attribuito solo in seguito. 


Qual è la particolarità della burrata di Andria?

La Burrata di Andria IGP all’aspetto somiglia a un piccolo sacchetto rotondo e può avere diverse dimensioni, addirittura può raggiungere il peso di un chilo!

Il suo ripieno viene definito “stracciatella” ed è composto da pasta filata stracciata a mano immersa nella panna. La stracciatella è l’“antenato” della burrata, infatti nasce con lo scopo di recuperare i residui della lavorazione della mozzarella. 

La caratteristica principale della burrata di Andria è la sua lavorazione, quasi completamente artigianale. Il procedimento che si segue è simile a quello di produzione della mozzarella: la pasta viene filata e modellata a mano con acqua bollente. Riguardo alla parte esterna della burrata, che contiene la stracciatella, i casari soffiano in un foglio di pasta filata e creano un piccolo sacchetto, che viene successivamente farcito e chiuso con un nodo. Il tutto viene, infine, raffreddato e immerso in una salamoia. 


Una piccola curiosità sulla burrata

Forse in pochi sanno che, fino a qualche decennio fa, la burrata veniva confezionata in un modo molto particolare: veniva avvolta in foglie di asfodelo, erba spontanea tipica delle Murge. In questo modo si andava a creare un interessante contrasto cromatico, e in aggiunta la burrata otteneva un particolare aroma. Oggi purtroppo è raro trovarla confezionata in questo modo.


La burrata vincitrice del World Cheese Awards 

Per chi segue un po’ questo settore non sarà una novità sapere che la burrata d’Andria è risultata vincitrice del concorso mondiale che premia i migliori formaggi in assoluto. Nel 2010, infatti, sono state premiate a Birmingham le burrate di Murgella e da allora sono presenti nei migliori ristoranti di tutto il mondo. 

La burrata si conferma così un eccellente prodotto made in Italy e da anni porta alto il nome del nostro Paese in tutto il mondo. 



La burrata di Andria è uno dei tanti eccezionali tesori della Puglia: se volete scoprirne altri, continuate a seguirci!


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