L'oro verde della Puglia
Articolo di Silvia Lago
 

Quando si parla di prodotti tipici pugliesi, il primo che viene in mente è sicuramente l’olio extravergine. Milioni di piante d’ulivo caratterizzano il paesaggio pugliese da migliaia di anni, rendendolo unico e straordinario. E come sappiamo, il sapore dell’olio prodotto con le loro olive è di alta qualità e noto in tutto il mondo.


Le migliori cultivar pugliesi

In Puglia esistono diverse tipologie di cultivar grazie alle quale si producono diverse tipologie di olio. 

La più conosciuta è certamente la Coratina: è una delle cultivar maggiormente presenti sul territorio e da cui si ottengono olii di alta qualità. L’olio ottenuto da queste olive risulta piccantino e con un retrogusto amarognolo. È quindi perfetto per condire insalate e cruditè.

Un’altra cultivar molto presente è l’Ogliarola salentina: l’olio ottenuto risulta intenso, amarognolo ed è perfetto per arrosti, primi piatti e bruschette. Questa tipologia di oliva si trova prevalentemente nella zona di Lecce e Taranto.

Nel Salento è presente anche la cultivar Cellina di Nardò: da questa tipologia di oliva si ottiene un olio fruttato, piccante, con una nota di mandorla. Il consiglio è di utilizzarlo per condire e insaporire carne, pesce e verdure.

Nella zona di Bitonto e di Bari si trova la cultivar Cima di Bitonto: l’olio ottenuto ha un sapore delicato e dolce, molto diverso dai precedenti. È indicato per i primi piatti, verdure e pesce.

In provincia di Foggia c’è la cultivar Peranzana, o Provenzale: l’olio ottenuto ha un sapore molto particolare, fruttato leggero, con piacevoli sentori di frutta bianca e note di mandorla tostata. È adatto ai piatti delicati, grazie alla sua capacità di aggiungere un gusto equilibrato senza coprire i sapori.


Olio DOP pugliese: quante tipologie esistono?

In Puglia esistono cinque tipologie di olio DOP (Denominazione d’Origine Protetta). 

Il Dauno, prodotto con l’oliva coratina, nella parte nord occidentale della regione, al confine col Molise. 

Il Terra di Bari, che può avere tre denominazioni diverse: Bitonto, Castel del Monte e Murgia dei Trulli e delle Grotte. La differenza è data dalla tipologia di olive utilizzate: per il Bitonto vengo usate coratina e ogliarola, per il Castel del Monte si utilizza solo la coratina, e per il Murgia dei Trulli e delle Grotte invece viene usata la cima di Mola. 

Infine abbiamo il Terra d’Otranto, il Terre Tarantine e il Collina di Brindisi. Queste tipologie di olio vengono prodotte esclusivamente nel sud della Puglia. 


La patria del buon cibo (e olio) mediterraneo

La Puglia si conferma come patria del buon cibo e, soprattutto, di tante ottime varietà di olio mediterraneo. 

La regione, come abbiamo visto, produce olio davvero per tutti i gusti: dal più amaro e piccante, fino al delicato e leggero. 

L’olio fa parte della dieta di tutti gli italiani: si usa per condire, per soffriggere, per dare sapore alle pietanze… E non mancano le occasioni di renderlo protagonista su semplici bruschette di pane, magari proprio quello di Altamura.  

L’olio ha anche una grande importanza per la nostra salute: svolge una potente azione antiossidante, grazie alla presenza di polifenoli e vitamina E, che contrastano la formazione dei radicali liberi. 



Condividi


La focaccia barese, un lievitato dal sapore mediterraneo
Articolo di Silvia Lago