Le Langhe e i suoi vini
Articolo di Silvia Lago


Le Langhe sono uno dei distretti vinicoli più noti e più belli d’Italia. Qui nascono il Barolo, il Barbaresco, il Dolcetto e tanti altri vini apprezzati in tutto il mondo.

Situate nel territorio collinare che va da Cuneo ad Asti, le Langhe sono patrimonio Unesco e sede dei più famosi centri enologici del Piemonte.


Conosciamo meglio le Langhe

Il nome “Langhe” deriva dalla parola latina “lingua”, riferito alla forma delle sottili e ripide colline che dalla Liguria scendono verso il fiume Tanaro.

Sono suddivise in due zone: l’Alta Langa e la Bassa Langa.

L’Alta Langa si trova a sud del Piemonte. Confina con la Liguria ed è nota non solo per la produzione di vino, ma anche di formaggi e nocciole (vedi articolo Nocciola Piemonte IGP). Qui si produce il Barbera, il Moscato e Timorasso.

La Bassa Langa comprende la zona più importante dal punto di vista vinicolo ed è situata tra il fiume Belbo e il fiume Tanaro. Qui vengono prodotti il Barolo, il Barbaresco, il Pelaverga, il Dolcetto d’Alba e di Dogliani, il Nebbiolo e il Barbera.

Infine, la Langa Astigiana comprende la provincia meridionale di Asti.  Il suo nome deriva dalla sua antica appartenenza alla Conte di Asti. È una zona meno conosciuta rispetto alle altre due più famose, ma altrettanto bella. Qui la produzione vinicola è incentrata su Moscato e Barbera. In totale, si tratta di ben diecimila ettari di vigneti, di cui più di duemila solo per il Barolo.


I vini di origine controllata delle Langhe

I vini simbolo delle Langhe sono certamente il Barolo e il Barbaresco. Entrambi hanno ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita.

I vigneti dedicati al Barolo Docg coprono più di duemila ettari, ma il maggior centro produttivo si trova proprio a Barolo: si tratta del luogo che ha dato il nome al vino, per volontà della marchesa Falletti. Qui si trova la vigna Cannubi, la più famosa per la particolare composizione del terreno. Il Barolo Docg per essere tale deve essere invecchiato di almeno 38 mesi, di cui 18 all’interno di botti di castagno o di rovere. Se il periodo di invecchiamento raggiunge almeno i 5 anni, di cui 2 in botti di rovere o castagno, il Barolo ottiene la menzione aggiuntiva di “Riserva”.

Il Barolo viene prodotto con l’uva Nebbiolo, uno dei più grandi vitigni del mondo. È un vino rosso, dal profumo intenso con sentori floreali. Il sapore è asciutto, pieno e robusto, ma anche vellutato e avvolgente.

Esiste anche una versione particolare di Barolo aromatizzato, creato a fine ‘800 da un farmacista piemontese che lo usava come antidoto per i raffreddori. Si tratta del Barolo Chinato: si ottiene con l’aggiunta al Barolo di zucchero e alcol etilico, nel quale vengono precedentemente poste a lenta macerazione diverse spezie, tra cui la China Calisaia, la radice di rabarbaro e di genziana, e il seme di cardamomo.

Il Barbaresco Docg è il secondo vino delle Langhe ad aver ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita. Il suo disciplinare di produzione prevede un invecchiamento di almeno due anni, di cui uno in botti di rovere o castagno. Oltre i quattro anni può ottenere la dizione aggiuntiva “riserva”. 

Il Barbaresco è considerato uno dei vini italiani migliori da arrosto, ma si abbina divinamente anche con primi piatti a base di tartufo bianco e funghi porcini. Come per il Barolo, l’uva impiegata per la sua produzione è la tipologia Nebbiolo.

Anche in questo caso, si tratta di un vino rosso, dal gusto asciutto, pieno e robusto. Il suo profumo è intenso e floreale. Con l’invecchiamento si aggiungono sentori di terra, tartufo, erbe e liquirizia.





Il turismo nelle Langhe

Le Langhe possiedono un fascino irresistibile, dato dalla presenza di chilometri e chilometri di vigneti. La stagione ideale per una visita è sicuramente l’autunno, periodo in cui le foglie di alberi e vigne cambiano colore, virando al rosso e al giallo. Le valli sono inoltre dominate dalla presenza di castelli e borghi medievali, che rendono il territorio suggestivo e a dir poco scenografico. La zona del Barolo in particolare ha ricevuto un riconoscimento del Touring Club Italiano, che premia i borghi più belli e accoglienti dell’entroterra.

Nelle Langhe giungono turisti da tutto il mondo, desiderosi di trascorrere delle giornate all’insegna del gusto e della bellezza. Circondati da paesaggi mozzafiato, ci si può dedicare a tour enogastronomici per scoprire tutti i vini e i piatti tipici della zona. Si ha anche la possibilità di toccare con mano le tradizioni e di vivere in prima persona la semplicità di questi luoghi. E ovviamente si può passeggiare tra i vigneti, esplorare i borghi e visitare gli antichi castelli che dominano il paesaggio.

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