La Lombardia è conosciuta per tanti prodotti tipici, come il riso, la polenta, i pesci di lago e molto altro…
Ma quanti sanno che in questa regione si possono trovare ben due squisiti oli d’oliva con certificazione D.O.P.? Scopriamoli insieme!
La storia della coltivazione dell’ulivo in Lombardia
Nelle zone del lago di Como, del lago di Garda e del lago d’Iseo, la coltivazione degli ulivi era diffusa già in epoca preromana.
Successivamente, in epoca romana vengono costruiti i primi strumenti per spremere le olive e per la conservazione dell’olio.
Ma è nel periodo medievale che l’olivicoltura conosce un periodo di grande espansione. I monaci dei monasteri lombardi, specialmente quelli della sponda bresciana del lago di Garda, danno inizio a una vera e propria coltivazione intensiva.
Le loro attività permettono così la conservazione dei metodi di coltivazione dell’olivo, che altrimenti avrebbero rischiato di essere dimenticati.
Dunque è grazie alle attività dei monaci se l’olio dei laghi lombardi diventa sempre più conosciuto.
Ottiene grande fama specialmente perché, per l’epoca, era prodotto alla latitudine più a nord in assoluto al mondo!
Tipologie di olio extravergine D.O.P.
In Lombardia esistono due tipologie di olio extravergine d’oliva DOP. Si tratta dell’olio del Garda e dell’olio dei Laghi Lombardi.
L’Olio extravergine d’oliva del Garda si ottiene dalla spremitura della Casaliva, varietà d’oliva autoctona del lago di Garda.
Altre storiche varietà d’oliva sono il Leccino, il Rossanel, la Raza, il Moraiolo, il Pendolino e il Frantoio.
Sulle confezioni del prodotto viene sempre specificata la zona geografica di provenienza, con una di queste indicazioni aggiuntive: “Bresciano”, “Orientale” o “Trentino”.
L’Olio extravergine del Garda ha un profumo fruttato, un sapore molto delicato e presenta una bassa acidità.
L’Olio dei Laghi Lombardi, invece, è ottenuto dalle varietà di olivo Frantoio, Casaliva e Leccino in misura non inferiore all’80%. Possono essere utilizzate altre varietà al massimo entro il 20%.
Le aree di coltivazione degli ulivi che prevedono marchio DOP sono quelle del lago di Como (33 comuni in provincia di Como e 12 in provincia di Lecco) e quella del lago d’Iseo (24 comuni in provincia di Brescia e 24 in provincia di Bergamo).
Quest’olio ha un aroma fruttato, con note di fondo amare e piccanti.
Come si ottiene la certificazione D.O.P.
Innanzitutto chiariamo cosa significa D.O.P.: si tratta di un acronimo che significa “Denominazione di Origine Protetta”.
È un marchio che l’Unione Europea attribuisce agli alimenti le cui caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.
Per territorio si intende sia l’ambiente naturale, quindi il terreno e il clima, sia il fattore umano, quindi le tecniche di produzione.
Dunque, non tutto l’olio prodotto nelle zone dei laghi ha la certificazione DOP. Per ottenere il riconoscimento di un prodotto DOP, tutti i produttori della zona interessati devono presentare domanda al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Le fasi di produzione, di trasformazione e di elaborazione dell’olio d’oliva devono avvenire in un’area geografica delimitata.
Un organismo di controllo garantisce che chi produce alimenti D.O.P. rispetti le rigide regole produttive, stabilite nel disciplinare di produzione.
Oro verde di origine lombarda
Dunque, se siete alla ricerca di un olio leggero, delicato e con una bassa acidità, certamente vale la pena provare uno degli oli D.O.P. lombardi.
Molto apprezzati in cucina, grazie alla loro delicatezza possono essere usati per la preparazione dei dolci, come sostituti del burro.
Eccellenti anche per i primi piatti, per le ricette a base di pesce o per delle semplici bruschette al pomodoro.