Quando il Natale si avvicina, si prepara la Pinza bolognese
Articolo di Silvia Lago
 

Quanti di voi conoscono la pinza bolognese? Dolce tipico della tradizione contadina, ancora oggi si usa prepararlo in occasione delle festività natalizie. La ricetta risale almeno al milleseicento, epoca in cui viene messa per iscritto nel libro dal titolo “L’economia del Cittadino in Villa” dell’agronomo bolognese Vincenzo Tanara. 

Attenzione a non confonderla con la pinsa veneta! Nonostante il nome simile, si tratta di due dolci completamente diversi. La versione bolognese viene, infatti, preparata con la rinomata mostarda locale.

Il nome “pinza” deriva probabilmente dalla sua forma ripiegata su se stessa, che sembra stringere la farcitura come se fosse una vera e propria pinza. 

C’è chi però pensa che derivi dal verbo latino “impingere” che significa “rimpinzare”, oppure dal francesce “pincer”, cioè “pizzicare”, che ricorderebbe la modalità di chiusura dei bordi dell’impasto.


La storia della pinza bolognese

Pastafrolla e mostarda compongono la pinza bolognese, anche se agli inizi questo dolce veniva farcito solo con uva essiccata. Nel corso dei secoli, nel ripieno è stata aggiunta la mostarda bolognese, preparata con mele cotogne e pere cotte più di dodici ore insieme a zucchero, polpa e scorza d’arance.

Oggi, la Pinza è inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Emilia Romagna

Nel periodo natalizio, tante famiglie preparano questo dolce e lo personalizzano aggiungendo ingredienti diversi. Sono nate addirittura versioni con il cioccolato e con le spezie!

La tradizione vuole che la pinza si consumi a fine pasto, che sia pranzo o cena. 


La ricetta tradizionale della pinza bolognese

INGREDIENTI

Per l'impasto: 

500 grammi di farina 00

3 uova

125 grammi di burro

150 grammi di zucchero

mezza bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

Per il ripieno: 

350 grammi di mostarda bolognese 

50 grammi di uva sultanina

30 grammi di pinoli


Procedimento:

Per prima cosa, preparate la pasta frolla. Nella planetaria, mescolate i seguenti ingredienti: uova, farina, burro, zucchero, lievito e sale. Ottenete un panetto soffice e avvolgetelo nella pellicola alimentare. Fate riposare in frigorifero per 30 minuti. 

Trascorso questo tempo, stendete l’impasto e rendetelo spesso 1 centimetro. Spalmate sopra la mostarda insieme all’uvetta e ai pinoli. Poi piegate la frolla su di sé per due volte.

Spennellate la superficie con del tuorlo oppure del latte, e aggiungete come decorazione dello zucchero in granella. 

A questo punto mettete in forno e cuocete per 40 minuti a 150 gradi. Buon appetito!


Tutti pazzi per lo gnocco fritto!
Articolo di Silvia Lago