Fusione a cera persa: tecnica antica per gioielli moderni 

Articolo di Chicca Berlati   

Indossare gioielli è un gesto assolutamente naturale e quotidiano. Ma ti sei mai chiesta come certi piccoli capolavori vengono realizzati? Andiamo alla scoperta della tecnica della fusione a cera persa in questo breve viaggio nella storia della scultura dei gioielli

L'ANTICA PASSIONE PER GLI ORNAMENTI

L’essere umano da sempre è attratto dall’idea di ornarsi con gioielli: basti pensare ai ritrovamenti di monili risalenti al Neolitico! L’ornamento è, infatti, oltre che simbolo di vanità anche un elemento distintivo: indossarlo significa differenziarsi. Diventa presto anche un elemento che caratterizza lo status sociale. 

Da conchiglie, denti di animali, pietre levigate si passò all’utilizzo dei metalli: specialmente l’oro e l’argento, i materiali preziosi utilizzati dall’uomo sin dai tempi più antichi. Infatti hanno anche delle proprietà molto desiderabili, oltre alla lucentezza: sono duttili e malleabili, inalterabili, omogenei e facilmente lavorabili. Dei perfetti candidati per essere trasformati in gioielli.


COME OTTENERE ORO E ARGENTO PER LA GIOIELLERIA

In natura questi metalli non sono reperibili puri in natura. Fatta eccezione per le pepite d’oro, oro e argento si trovano in leghe, ovvero una combinazione di due o più elementi diversi. Bisognò quindi trovare il modo di raffinarle per ottenere il metallo puro. 
Questo risultato si ottenne a partire dal primo millennio avanti Cristo con la depurazione al crogiuolo: i minerali venivano fusi ad alte temperature in un contenitore a coppa rivestito di materiale inerte. Tramite successivi procedimenti chimici si otteneva la separazione dei metalli. 
Ottenere quindi oro e argento era (ed è ancora!) un procedimento lungo e complesso, oltre che costoso! 
Ecco perché i monili realizzati con questi metalli sono simbolo di nobiltà e ricchezza. 

LA GIOIELLERIA DIVENTA UN'ARTE CREATIVA

Fin dalle epoche più antiche, per ottenere ornamenti e oggetti di piccole dimensioni, si cominciò ad utilizzare lavorazioni creative: alla tecnica della battitura del metallo e della laminatura si affiancò quella della fusione dentro a degli stampi d’argilla. Ciò permetteva di ottenere piccoli oggetti pieni, modellati su un solo lato o su entrambi a seconda che la forma dello stampo fosse a una o due valve. 
Con il tempo, sia per rispondere a nuove esigenze estetiche e funzionali, arrivarono altre innovazioni tecniche: i primi gioiellieri, che erano probabilmente anche scultori ed armaioli, misero a punto la fusione diretta a cera persa. Tecnica che, magari con qualche accorgimento tecnologico e qualche conoscenza scientifica in più, viene comunque utilizzata ancora oggi.
 

GIOIELLI IN 3D: LA FUSIONE A CERA PERSA

In che consiste la fusione a cera persa? 
La cera è malleabile, e, scaldandola anche solo con il calore delle mani, si può manipolare in forme infinite, senza altri limiti che la fantasia stessa, creando delle vere e proprie sculture che diventano i nostri modelli. 
Quando la cera si solidifica, viene ricoperta con cautela da argilla impastata con acqua: è fondamentale avere l’accortezza di lasciare dei fori: uno grande e alcuni più piccoli, in punti strategici, che si chiamano sfiati. Perché questi buchi? Semplicemente perché cuocendo il modellato in cera ricoperto di argilla fresca, la cera si scioglie e “si perde” attraverso i fori. Da qui il nome “a cera persa”. 
Avremo così un involucro di argilla con una cavità che è esattamente la controforma del modellato in cera. In questo modello in negativo verseremo il metallo fuso attraverso il foro più grande. Gli sfiati dal quale la cera è colata via, permettono anche all’aria di uscire, evitando che si creino difetti nell’oggetto finale.
Basterà attendere che il metallo solidifichi di nuovo e avremo ottenuto un gioiello uguale a quello modellato nella cera. Quindi si ripulirà e rifinirà il gioiello con lima e cesello, prima di passare alla lucidatura. 


I VANTAGGI DELLA FUSIONE A CERA PERSA

Questa tecnica permetteva, e permette anche oggi, di ottenere oggetti sempre più raffinati e leggeri. Oltre ad avere delle forme più raffinate ed artistiche, questo consente di avere anche un notevole risparmio di materiale. Questa tecnica che può sembrare così moderna, in realtà risale al III millennio a.C., 5000 anni fa!
Oggi questa storica tradizione continua ad essere utilizzata e migliorata. L’argilla è spesso sostituita dal gesso; i macchinari per la fusione del metallo e per lo stampo sono sempre più sofisticati e sicuri; i prodotti finiti sono sempre più precisi. 
Perciò, ogni volta che indosserete i vostri monili preferiti potrete immaginare con precisione come sono stati creati!

Articolo di Chicca Berlati
Data di pubblicazione: 22 Febbraio 2021