Friselle pugliesi: il pane dei viaggiatori
Articolo di Silvia Lago

Sapevate che la frisella nasce come pane da viaggio e che ha origini antichissime?

Oggi siamo talmente abituati a vederle sulle nostre tavole nei periodi estivi da non domandarci più chi le abbia inventate… E se siano davvero di origine pugliese.

Scopriamo insieme l’affascinante storia delle friselle, un pane antico di ben tremila anni.


Il pane dei Fenici

Sicuramente questa notizia vi stupirà: gli inventori delle friselle non sono i pugliesi… Bensì i Fenici! Le friselle nascono, infatti, come pane adatto ai lunghi viaggi in mare, e i marinai usavano portarle sempre con sé. Le ammorbidivano bagnandole con l’acqua del mare e poi le condivano con olio d’oliva e cipolle. 

Nel corso dei secoli, le friselle si sono rivelate di grande aiuto in diverse occasioni: in particolare, sono state fondamentali per la sopravvivenza dei pescatori e anche per i Crociati, che necessitavano di un alimento che resistesse alle intemperie e ai viaggi in luoghi poco ospitali. 


Le caratteristiche delle friselle

Le friselle sono un sostituto del pane: vengono preparate, infatti, con farina di grano duro, acqua, sale e lievito. La loro particolarità consiste nella doppia cottura, che permette di avere un prodotto duro e, allo stesso tempo, estremamente resistente al tempo.  

La forma caratteristica delle friselle deriva dal fatto che in passato, per trasportarle più facilmente, venivano legate a una corda come fossero collane. 


Qual è il significato del loro nome?

Secondo gli studiosi, il nome “friselle” deriverebbe dal latino “frendere” che significa “macinare e sminuzzare”.

Può sembrare strano, ma probabilmente fa riferimento al fatto che, una volta ammorbidite con dell’acqua, possono essere facilmente triturate.


Quali sono le zone di produzione oggi?

La friselle classiche vengono prodotte in Puglia, in particolare nella zona del Salento.

Ne esistono anche versioni molto simili in Campania, in Calabria e in Basilicata, dove vengono chiamate “frese”. 


Come si mangiano le friselle?

Per poter gustare comodamente una frisella, innanzitutto è importante che venga bagnata con un po’ di acqua: questo permette che diventi più morbida e facilmente masticabile. Bisogna poi condirla con olio extravergine di oliva, pomodorini, sale e origano. 

Questa è la preparazione classica, ma si possono condire come più si preferisce. Si può aggiungere la mozzarella, la burrata, oppure utilizzare verdure diverse come zucchine, melanzane e simili. 

La frisella, grazie alla presenza degli ingredienti scelti per condirla, diventerà più morbida pur mantenendo una croccantezza esterna. 



Voi avete un modo particolare di condire le friselle? Conoscevate la loro storia?

Fate sapere alle vostre api di Italian Bees cosa ne pensate!


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