Le fragole, dal mito alla storia
Articolo di Silvia Lago


Le fragole hanno origini molto antiche. Venivano chiamate “fragrans” dagli antichi romani e crescevano selvatiche sulle Alpi. 

Erano particolarmente apprezzate durante le feste dedicate ad Adone e ancora oggi sono presenti sulle tavole dei commensali di tutta Italia.


Il mito delle fragole

Secondo i romani, il dio Marte, geloso di Adone, si trasformò in cinghiale e lo uccise. La dea dell’amore Venere, alla sua morte pianse così tanto che le sue lacrime si trasformarono in piccoli frutti rossi a forma di cuore… Così nacquero le piante di fragole!

Questo mito ci aiuta a comprendere come le fragole siano sempre state considerate il frutto dell’amore, per il colore e la forma particolare. Venivano servite durante le feste dedicate ad Adone e all’amore, in primavera. 


La storia e l’evoluzione delle fragole

Da essere frutto dell’amore, le fragole vennero considerate frutto peccaminoso nel Medioevo. Nonostante fosse un semplice frutto di bosco, veniva considerato afrodisiaco e perciò era considerato negativamente. 

Le fragole iniziarono ad essere coltivate solo nel ‘600, in Francia, come piante ornamentali per le nobili famiglie.

Nel ‘700, grazie all’esploratore francese Frèzier, vennero piantate delle fragole bianche provenienti dal Cile vicino a delle piante di Fragaria e si ottenne la Fragaria Ananassa, una delle specie di fragole che consumiamo ancora oggi. 




Le proprietà delle fragole

Innanzitutto, la fragola è detta “falso frutto”, perché si forma sulla base del fiore e non dall’ovario della pianta. I veri frutti sono i puntini chiari sparsi sul corpo rosso della fragola! Strano, vero?

Le fragole possiedono numerose proprietà interessanti: sono perfette per l’attivazione del metabolismo, per contrastare l’invecchiamento e l’ipertensione. 

Contengono calcio, magnesio, vitamina C, acidi organici e flavonoidi antiossidanti e potassio. Gli antiossidanti contrastano le infiammazioni che impediscono il dimagrimento, stimolano il metabolismo, riducono l’appetito e l’assorbimento di amidi. 

Proprio grazie alla presenza di una così elevata concentrazione di antiossidanti, le fragole sono state inserite nell’elenco dei “super cibi” stilato dall’USDA, il dipartimento dell’agricoltura statunitense. 

In aggiunta, le fragole aiutano il cervello ad eliminare le tossine che possono ridurre le funzioni cerebrali, evitando che i neuroni vengano danneggiati.

 

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