Un negozio all’insegna dell’inclusività alimentare: Valentina Gluten free
Articolo di Silvia Lago
Oggi le vostre api di Italian Bees sono approdate nel centro di Sarzana, in provincia di La Spezia. Qui si trova uno spazio sui generis, che ricorda le panetterie di una volta. Un salottino dove le persone possono incontrarsi per assaggiare prodotti di panetteria, ma anche di pasticceria. Un luogo inclusivo, in cui la celiachia e le intolleranze alimentari non sono viste come un limite, semmai come un’opportunità. Questo luogo di cui vi vogliamo parlare oggi è il negozio “Valentina Gluten Free”, in via Torrione S. Francesco, di Valentina Leporati.
Ciao Valentina, grazie per l’ospitalità. Vuoi parlare un po’ di te ai nostri lettori?
Certamente, grazie a voi. Mi chiamo Valentina, ho 34 anni e sono nata a La Spezia, in pratica sul confine tra Liguria e Toscana. È un posto che io amo molto, perché oltre al mare ci sono i monti.
Dire chi è Valentina non è semplice, perché penso di essere continuamente in divenire. In questo momento, Valentina è una pasticcera, attivista della celiachia e una persona-personaggio, nel senso che il mio espormi sui social mi rende personaggio, ma in realtà quel personaggio è la mia persona.
Io sono una persona che ama il cibo, ed essendo celiaca dalla nascita il cibo per me è stato spesso sinonimo di “limite”, perché non potevo mangiare tutto quello che volevo. Non essendo amante dei limiti, a un certo punto nella mia testa è scattata la voglia di superarli. Siccome non potevo aspettare che altri li superassero per me, ho deciso di superarli io stessa, cucinando senza glutine.
Da lì nasce Valentina Gluten free, che poi è diventato il mio lavoro. Dopo un’adolescenza passata a frignare e a essere vittima della mia stessa malattia, la malattia è diventata la mia migliore amica ed è la mia compagna di vita, di lavoro e di passioni. Infatti, trascorro le mie giornate dentro al mio negozio a cucinare e a fare informazione sui social, raccontando come una vita con la celiachia possa essere anche una vita soddisfacente e piena di cose meravigliose.
Quando hai aperto il tuo negozio?
Il negozio Valentina Gluten Free è nato il 25 novembre 2017. Venivo da un licenziamento e dalla fine di una relazione. Soffrivo di depressione e non avevo idea di cosa fare nella mia vita. Negli anni avevo iniziato mille progetti, ma li avevo sempre lasciati a metà. Mi ero accorta di essere brava in tutto quello che iniziavo a fare, ma mai eccellente. Non avevo ancora trovato qualcosa di cui potessi dire che fosse il mio talento.
Poi, però, mi sono accorta che c’era sempre stata una costante nella mia vita, ed era proprio l’amore per il cibo e il cucinare inteso come gesto d’amore, per me stessa e per gli altri. Quindi con i soldi della disoccupazione e con un coraggio e un’incoscienza che non sapevo nemmeno di avere, ho deciso che avrei aperto questo negozio, perché volevo creare qualcosa che effettivamente non c’era: un’isola felice per i celiaci e per chiunque avesse esigenze alimentari particolari.
Mi ricordo che il giorno dell’inaugurazione avevo 27 euro sul mio conto in banca. Il che è una follia, non fatelo mai! A quel punto, potevo solo spiccare il volo o affondare. Sinceramente, era difficile andare più in basso di quel che ero in quel momento. Piano piano il mio progetto ha iniziato a funzionare, perché era effettivamente un qualcosa che mancava.
Quindi che tipo di pasticceria è la tua?
Io ho voluto fortemente che questo negozio non fosse una pasticceria classica. Non volevo che fosse fredda, con le luci al neon, niente del genere. Ovviamente, questo ha fatto sì che la mia produzione fosse diversa da quella di una pasticceria classica, perché non posso avere una produzione enorme o comunque un tipo di dolci che si trovano solo in una pasticceria classica.
Volevo che questo negozio fosse un salottino, perché io per prima sentivo l’esigenza di essere accolta come in famiglia e di essere abbracciata.
Ho messo le forchette sul soffitto, ho appeso foto, quadri, ho portato i libri che mi hanno accompagnato nei miei mille traslochi, pezzi d’antiquariato. Tutto piano piano, perché ovviamente non avevo un budget di base a cui appoggiarmi. Ho dovuto aspettare per avere tutto quello desideravo.
Ogni cosa che si trova all’interno del mio negozio è stata guadagnata ed è la mia più grande soddisfazione.
Quando le persone entrano dalla porta gialla del negozio e si illuminano per me è il regalo più bello. Potrebbero anche entrare e non comprare nulla, ma sarebbe bellissimo lo stesso. Vorrei che Valentina Gluten Free fosse questo, un salottino di casa in cui tutti possono mangiare tutto.
È vero che sei riuscita a creare una particolare focaccia ligure senza glutine?
La prima cosa che ho voluto imparare, ancora prima di aprire il negozio, è stata la focaccia. Questo perché in Liguria la focaccia ce l’hai sotto il naso sempre, dalla mattina a colazione, al pranzo, alla merenda, per non parlare dell’aperitivo e della cena. Quindi, chiaramente, per una celiaca che nasce in queste zone la focaccia è un sogno irraggiungibile. Di conseguenza mi sono intestardita perché volevo assolutamente riuscire a preparare la focaccia.
La mia difficoltà è che io sono nata celiaca, mi è stato diagnosticato a 17 mesi, quindi io non conosco il sapore della focaccia tradizionale. Perciò mi devo sempre servire di “consiglieri” esterni, quali il mio fidanzato, mio fratello, mio papà e tutti gli amici possibili, che assaggiano le cose che preparo.
Lavorando con farine prive di glutine le difficoltà aumentano, perché bisogna lavorare tantissimo sull’idratazione, sul gusto di una farina affinché non copra l’altra e tanti altri aspetti. È un lavoro artigianale e quasi da piccolo chimico: si parte dalle materie prime, come stanno insieme e come si uniscono, come si legano, l’idratazione… È un processo lunghissimo.
Di conseguenza, per creare la mia focaccia ho impiegato più o meno un anno. La focaccia che ho presentato all’apertura del negozio ha avuto dietro un anno di lavoro e non è già più quella che potete mangiare oggi, perché dopo cinque anni ho raggiunto un livello migliore, secondo me.
La mia soddisfazione più grande è che la mia focaccia non la mangiano solo i celiaci, ma chiunque. Se non dicessi che è senza glutine, penso che nessuno potrebbe accorgersene! Quindi sono davvero contenta, da celiaca e da panificatrice.
Chi l’avrebbe mai detto che la celiachia potesse diventare un’opportunità? Se qualcuno avesse pronunciato una frase del genere dieci anni fa, probabilmente nessuno ci avrebbe creduto. Oggi, invece, questo concetto è riuscito a diventare realtà.
In un mondo che si evolve e diventa sempre più inclusivo, anche il problema delle malattie e intolleranze alimentari finalmente viene affrontato di petto, spesso proprio da persone che hanno vissuto il trauma di anni di privazioni alimentari. Valentina Leporati si definisce attivista del gluten free, e a noi piace aggiungere “influencer dell’inclusività”: perché sì, l’inclusività riguarda anche questo settore, spesso dimenticato o lasciato in secondo piano.
Il negozio di Valentina è un punto di ritrovo non solo per celiaci, ma per chiunque abbia intolleranze alimentari. E non solo! I suoi prodotti sono apprezzati da tutti e spesso è difficile accorgersi che vengono preparati senza glutine.