Imago Lab: un laboratorio d’arte e antiquariato inclusivo e aperto, nel cuore storico di Forlì

Articolo di Giulia Da Fermo

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Appena varcata la soglia di Imago Lab, l’amore per l’arte e la voglia di condividere creatività e bellezza è ovunque. 

Uno spazio libero, puro e appassionato che Martina e Enrico (e la piccola cagnolina Gala) non vedono l’ora di “regalare” alla città per lasciarsi ispirare e contaminare da chi vorrà mettersi alla prova con l’arte o saperne di più sul mondo dell’antiquariato, ad ogni età. 

Ciao Martina, parlaci un po’ di voi e dei prossimi passi di Imago Lab.

Imago Lab in questo momento è uno spazio in divenire, abbiamo aperto da poco una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi e per aprire al meglio delle nostre forze. Serve ancora tantissimo per dare vita al progetto, dalle cose più banali come i tavoli fino ad una strumentazione più sofisticata per poter aprire anche in digitale le porte del nostro laboratorio. La nostra programmazione sarà incentrata sulla creatività, Enrico terrà dei corsi di formazione, farà intervenire degli esperti del settore antiquario e organizzerà dei seminari anche online e numerosi approfondimenti sul mondo dell’arte. Io invece andrò a proporre workshop, laboratori, sedute di pittura intuitiva e esperienze dove fare arte sarà sempre al primo posto. Il nostro obiettivo sarà coinvolgere quanta più gente possibile e radicare la concezione di creatività come valore di vita in ogni aspetto della nostra quotidianità, anche a chi spesso mi dice “io non so proprio disegnare”.

Come vestirci la mattina o come migliorare la nostra postazione di lavoro in ufficio: tutto è già un atto creativo.

Martina e Enrico di Imago Lab

Tu Martina porti avanti la tua attività da artigiana già dal 2020: in quale arte ti esprimi al meglio?

Io ho sempre avuto a che fare con l’arte, fin da quando ero bambina, grazie alle mie nonne che fin dall’età di 7 anni mi hanno messo i pennelli in mano e mi hanno portato ad esplorare la natura. Questo mi ha portato a scegliere il percorso artistico e a fare dell’arte, non solo il mio lavoro, ma tutta la mia vita. Sono diplomata in Decorazione Pittorica e Restauro e sono laureata in Storia dell’Arte. Dal 2020 porto avanti la mia attività imprenditoriale legata all’arte con la filosofia di vita del recupero di materiali “poveri” ma importanti, con l’idea di valorizzare gli scarti. Sperimento continuamente e mi contamino di stimoli nuovi, perché la creatività è sperimentazione e da qui nascono sempre soluzioni inattese. Principalmente mi dedico alla stampa botanica, alla cartapesta e all’acquerello e mi permettono di lavorare con poca materia prima, di qualità e di recupero. Soprattutto nella stampa botanica la mia mission è proprio quella di salvare i tessuti dimenticati e di dargli nuova vita, attraverso la natura. Anche nei processi artistici cerco sempre di adottare una modalità di lavoro circolare, dove le risorse vengono rimesse in moto o dove non sono presenti particolari sprechi energetici. 

L'arte di Imago Lab

Raccontaci meglio la tua attività artistica e in cosa consiste. 

La mia attività artistica si divide in tre settori: l’arteterapia (mi sto formando infatti come arteterapeuta), quella più prettamente formativa, (corsi, workshop e progetti nelle scuole) che mi permette di “tramandare” il mio sapere e di coinvolgere con la mia passione per l’arte le persone e ricevere tantissimi stimoli. Questa è l’attività che mi occupa di più ma che sicuramente mi dà più soddisfazione. Per ultima poi la mia attività da artigiana, ho infatti una piccola linea artigianale basata sull’ecoprinting e sul recupero delle stoffe, con le quali realizzo pezzi di arredamento, borse, astucci e capi di abbigliamento; sono tutti davvero unici, dato che utilizzando processi naturali, il risultato delle mie realizzazioni è sempre diverso.  

Sedie di Imago Lab

Che ruolo ha avuto il viaggio nella vostra vita da artisti?

Lavorare con l’arte significa affidarsi a figure che richiedono le tue competenze e che ti danno fiducia: questa è stata la motivazione primaria che ci ha portato a viaggiare e ad essere ospitati in varie realtà d’Italia. Abbiamo girato davvero molto e conosciuto persone diverse, insegnato tanto e imparato tanto allo stesso tempo, anche se non nascondo che è uno stile di vita impegnativo. Avevamo bisogno di un luogo per ricaricare tutte queste energie e casa nostra non bastava più e avevamo voglia di ingrandirci, creando uno spazio dove fare arte e far nascere nuove idee da poi far veicolare all’esterno. 

Quando avete capito che era il momento giusto per “tornare a casa” e dare vita a questo spazio?

Nel 2021 ho conosciuto Enrico e ci ha legato subito la nostra passione per l’arte. Per quanto mi riguarda il “fare” arte, per quanto lo riguarda lo studiare e collezionare arte. Abbiamo deciso di unire le nostre competenze e creare uno spazio nostro da condividere e da qui è nato Imago Lab, quando quasi per caso ci siamo scontrati con questo negozio  sfitto e abbiamo capito che era il luogo ideale per far nascere il nostro progetto. Un laboratorio d’arte e antiquariato per tutti, inclusivo, economicamente accessibile e aperto proprio a Forlì, la mia città e la città adottiva di Enrico, dove secondo noi uno spazio di questo tipo mancava.

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