InJeans: storia, moda e creatività a Genova

Articolo di Andrea Gonnelli

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Oggi le vostre Api di Italian Bees sono volate all'ombra della Lanterna a Genova, precisamente in via Garibaldi, salotto buono del capoluogo ligure, famoso per i suoi celebri palazzi seicenteschi, dimore delle più importanti famiglie genovesi dell'epoca, alcuni diventati musei come Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, oppure sede del Comune di Genova o di importanti banche. 

Camminare per via Garibaldi vuol dire perdersi nella storia dell'antica repubblica marinara, ammirando questi palazzi che trasudano opulenza e prestigio.

Le attività commerciali di questa via sono molto particolari e di pregio: vanno dall'antiquario, al caffè di design, alla bottega sartoriale che produce vestiti, foulard e idee particolari per l'arredamento.

Oggi andiamo a visitare InJeans, dove troviamo il titolare Simon Claviére che ci ospita nel suo emporio. 

Buongiorno Simon, come nasce la tua attività?

Buongiorno a voi. Sono Simon Claviére, lavoro per una struttura creata con i miei soci genovesi che si chiama InJeans.

Il termine “jean” corrisponderebbe a una storpiatura derivata dall'antico termine “Jeane” o “Jannes” utilizzato per nominare la città di Genova e dalla conseguente pronuncia inglesizzata del più recente termine francese “Genes”; la forma plurale “jeans” viene standardizzata nel XX secolo entrando nel linguaggio comune.

Il nome della nostra attività è proprio InJeans fatto a Genova. Il nostro scopo è proprio quello di produrre la tela di una volta realizzata con lino, cotone e indaco, un tessuto molto morbido per creare dei capi d'abbigliamento.

Il nostro prodotto è molto diverso da quelli americani realizzati col Denim moderno, perché è una stoffa molto morbida. Questo ci ha permesso di creare abiti su misura, sia per uomo sia per donna. Abbiamo creato molto con questo tessuto, perfino abiti da sposa. 

A questa lavorazione, abbiamo aggiunto la seta, perché è stato un tessuto molto usato dai genovesi, prima importato, poi prodotto localmente e importante a livello storico.

Il nostro scopo è quello di raccontare la storia di Genova tramite la seta, visto che i miei soci sono dei grandi amanti della storia della loro città.

Abbiamo deciso di sviluppare attività di ricerca storica della seta e della stoffa, sviluppando prodotti di design giovani e moderni, sia come capi d'abbigliamento, sia come capi d'arredamento con riferimenti alla storia, visto che nei salotti genovesi di un tempo utilizzavano le stoffe per creare abiti ed arredare. 

Tele InJeans

Ogni tua creazione è unica, raccontaci qualcosa più nel particolare.

Certi pezzi sono unici, creiamo delle piccole edizioni partendo da queste unicità. Per esempio abbiamo creato un quadro chiamato JeansWar (“la guerra dei jeans”) riferito alla ''guerra'' fra Genova e Nimes in merito all'origine dei jeans. Questa tela raffigura lo scontro fra il grifone simbolo di Genova ed il coccodrillo simbolo di Nimes. Le due città rappresentate allegoricamente combattono per sapere chi sia il padre dei jeans.

Questa creazione è stata ricamata a mano da mio nipote Thèophile che è molto bravo ed è stata commissionata per una mostra di Palazzo Bianco, splendido museo nelle vicinanze. La base delle nostre creazioni è molto esclusiva: abbiamo collaborazioni con musei ed enti pubblici ma anche privati, un cliente può commissionare un'opera e questo è bello perché è una collaborazione attiva.

Molto spesso le persone vengono da noi, non con un'idea, ma con un'atmosfera in testa, che diventa più concreta con il nostro aiuto. Le nostre idee si fondono con quelle del cliente facendolo diventare un partner.

Gli input per realizzare una creazione vengono sia da me, sia dal cliente. Per esempio, è accaduto che diversi lavori pensati da alcuni clienti siano stati visti ed acquistati da altre persone.

La partenza di un lavoro è sempre esclusiva e, se piace, possono essere create delle altre edizioni.

Questo è accaduto per JeansWar, che è stato riprodotto con altri materiali come la seta, seta e cotone e realizzato con altri colori come il blu e l'arancione.

Le nostre creazioni sono di nicchia, ma sono apprezzate anche da clienti stranieri: questo è accaduto per JeansWar. E’ importante nel nostro mestiere utilizzare il modo giusto per raccontare la storia che rappresentiamo sulle nostre opere.

Che tipologia di clientela frequenta il vostro emporio? 

Abbiamo una clientela mista perché essendo il nostro emporio in via Garibaldi, nel cuore di Genova, a pochi passi dai Palazzi dei Rolli come Palazzo Bianco, Palazzo Rosso, abbiamo molti turisti, viaggiatori stranieri che ammirando le bellezze di Genova e  curiosando per la via, si soffermano sulle nostre creazioni.

I nostri clienti possono farsi realizzare un abito su misura e farselo spedire nel loro paese o acquistare un nostro foulard come souvenir per se stessi o come regalo. Tra l'altro per i turisti è molto pratico, perché possono tranquillamente inserirlo in valigia. 

Oltre alla clientela internazionale, abbiamo una clientela locale, composta da persone del quartiere. Genovesi, liguri,  persone che amano la storia del proprio territorio, della propria città, della propria regione. Alcuni di loro commissionano dei vestiti, abbinandoli a qualche foulard di loro gradimento. 

Diciamo che un cinquanta per cento è una clientela straniera, e un altro cinquanta per cento è locale.

Simon Claviére

Genova è una continua fonte d'ispirazione per le tue creazioni. Qual è il tuo rapporto con la città? 

Il rapporto con Genova è fondamentale, perché usiamo dei materiali che sono legati alla storia  come jeans e seta, che sono il dna di questa bottega. 

Rappresentiamo importanti particolari della città sui foulard, come la leggenda della Superba, antica repubblica marinara, la bellezza dei Rolli, ma anche piccoli fatti che accadono tra i vicoli, le strade, i quartieri, come la curiosa invasione dei cinghiali.

I nostri foulard sono il cuore della narrazione della città: sia quella nobile, sia quella semplice popolare, ma viva e ricca di spunti. 

Genova per me è una continua ispirazione. Partendo dal suo porto che mi ha stimolato molto, infatti ho realizzato un foulard con i container, fino ad arrivare alla bellezza mai banale dei Rolli. 

E’ una continua fucina di idee, con i carruggi e le botteghe storiche, i palazzi nobiliari, la vita quotidiana scandita ancora da ritmi a misura d'uomo. Io vengo da Parigi e per me è importante vedere le persone che prima di andare al lavoro si fermano per bere un caffè nel loro bar di fiducia.

Genova è a cavallo fra la storia millenaria e il futuro, questo crea per me una doppia ispirazione. Devo ringraziare questa città per darmi tutto questo.

Simon quali sono i vostri progetti per il futuro?

Questa attività è genovese, racconta Genova in tutte le sue forme; per quanto riguarda il futuro abbiamo il progetto di creare un evento a Parigi, la mia città, per far conoscere i nostri prodotti, aprendo un Temporary Store. Vogliamo un po' capire la situazione, se il nostro lavoro può essere   apprezzato al di fuori di Genova. 

Il primo step è quello di provare ad allargarci geograficamente, facendo conoscere i nostri capi ad altre persone; il secondo invece è quello di sviluppare il web, con due siti: uno solo per i jeans, uno solo per i foulard con la possibilità di poterli consultare in più lingue. Intorno a Natale abbiamo intenzione di immettere sul mercato più prodotti,  pubblicizzandoli sul web in maniera più mirata. 

La nostra idea è quella di raccontare Genova in tutte le sue sfumature, attraverso un concept che permetta di far conoscere i nostri lavori sia come capi d'abbigliamento che di arredamento al di là delle mura della città.

Il 23 settembre 2023 nel pittoresco borgo di Boccadasse organizzeremo una presentazione scenografica della collezione di foulard legati all'omonimo borgo ed alla città.

La nostra idea è quella di avere Genova ed il suo passato come fulcro delle nostre attività, con una propensione importante verso il futuro, ma sempre con le dovute proporzioni, dato che la nostra è  un'impresa di ridotte dimensioni e vogliamo mantenere costante la nostra artigianalità ed originalità.


Piccoli ritagli e grande creatività da Medusa bottega del cuoio
Articolo di Patrizia Zanetti