Lui, ragazzo del Duemila e amante della natura più sana, ha da sempre combattuto per il suo paese, Baucina, che rischia di diventare uno di quei “comuni fantasma”, disabitati o quasi. Oggi ci sono meno di duemila abitanti, all’inizio di questo secolo più di duemila; tra gli anni Quaranta e Cinquanta, almeno il doppio.
Un crollo di densità – provocato dalla povertà, dalla ricerca del lavoro e dalle poche nascite – a cui Salvatore Realmuto ha deciso di opporsi, unendo la storia del mondo dell’artigianato alimentare di Baucina con la contemporaneità della Rete Internet.
Con questo obiettivo ha preso il nome del suo paese, Baucina, e ha fondato Baucina.net, ovvero un portale dove si riuniscono aziende del territorio che vogliono valorizzare i prodotti artigianali alimentari e tipici più autentici.
Nel sito stesso si legge: “Ci impegniamo ogni giorno per mantenere vive le tradizioni baucinesi attraverso il cibo e ci prendiamo cura con le nostre mani dei campi e del bestiame, per assicurarti prodotti sempre freschi e di alta qualità. Produciamo le materie prime che utilizziamo, rispettiamo i cicli della natura e crediamo in un approccio etico all'allevamento. È solo così che nascono prodotti gustosi, genuini e sostenibili”.
Insomma, un manifesto vero e proprio per salvare Baucina, partendo da quel che più attrae, dal siciliano al turista dall’estero: il cibo che non puoi trovare lì dove già vivi. Una operazione in piena fase di allargamento a cui hanno aderito quattro attività: l’azienda agricola Basile specializzata in formaggi, il biscottificio e panificio Santa Fortunata che produce biscotti artigianali tipici, l’azienda agricola Fratelli Realmuto con le sue carni e soprattutto la sua salsiccia tipica locale, l’azienda agricola Tantillo con le sue mandorle e il suo olio.
Uno spartiacque, volendo, tra passato e presente, quello creato da Salvatore Realmuto con Baucina.net, che punta ad avvicinare i turisti da tutto il mondo, non fare svuotare il paese e, promuovendone l’economia, farlo ripopolare.
Salvatore Realmuto, quando e come le è venuto in testa di fondare Baucina.net?
«Baucina.net e la società Baucina Genuina che lo rappresenta nascono nell’estate del 2024, con l'obiettivo di raggruppare più aziende o fornitori che producono appunto prodotti artigianali provenienti dal Comune di Baucina e sviluppare così un paniere di prodotti tipici locali da far conoscere in tutto il mondo e da vendere, per rilanciare l’artigianato locale e proteggerlo dalla globalizzazione.
L’obiettivo principale è far sviluppare le nostre produzioni artigianali, vendendo tramite commercio elettronico online.
In questo modo noi vogliamo valorizzare il nostro territorio e fare in modo che i giovani, invece di andare via, restino e addirittura abbiano la voglia di fare impresa e trasferirsi a Baucina».
La situazione di spopolamenti di Baucina è davvero così drammatica?

«È facile capirlo con qualche numero. Alla fine della seconda Guerra Mondiale qui vivevano più di 4 mila persone. All’inizio degli anni duemila il dato si è dimezzato a duemila persone. Oggi sono rimasti 1800 abitanti. Il destino ci vuole un paese fantasma e io questo non lo posso accettare.
Così ho aperto questa operazione online, che deve coinvolgere imprenditori e comuni dei dintorni, ma anche nuovi imprenditori, ad aprire aziende agricole in questo territorio che è stato a lungo abbandonato e che è economicamente vergine e florido».
Cosa producono le aziende che a oggi si sono legate a lei e che vendono commercialmente tramite il sito e che si può allenare con voi?
«A oggi con noi ci sono quattro aziende, che in neanche un anno di vita del sito Baucina.net non sono poche. Sono tutte aziende legate al campo agricolo e agroalimentare, che producono a chilometro zero e una di queste in biologico.
Sono loro l’esempio che mettiamo a disposizione da seguire per altri imprenditori che vogliono credere nel nostro progetto.
Qui il territorio è diviso in tanti piccoli appezzamenti, divisi per famiglie, che sono spesso all’oscuro della potenza economica che potrebbero avere. Il sito Baucina.net vuole essere la loro vetrina luminosa nel mondo.
Queste realtà includono l’Azienda Agricola Basile che, col suo caseificio, produce ottimi formaggi di qualità con annesso allevamento, e l’Azienda Agricola Fratelli Realmuto che fornisce carne da bovini, ovini e suini.
A completare il gruppo c'è il Biscottificio Santa Fortunata, che crea prodotti da forno tipici della zona, e l’Azienda Agricola Tantillo che produce mandorle e olio".
Tra quelli di queste aziende, quale è il cibo tipico di Baucina?
«I Sussameli, caratteristici del territorio, sono preparati con farina di semola, zucchero e mandorle. Poi c’è il nostro canestrato o pecorino. T
ra le carni abbiamo la salciccia Pasqualora, chiamata così perché la si produce nel periodo di Pasqua e caratterizza il territorio con la sua ricetta».
È impegnativo occuparsi quotidianamente del sito?

«Per fortuna non implica tanto tempo. Il lavoro principale è la gestione e la promozione degli ordini, con lo smistamento dei prodotti tra i consumatori, che abbiamo scoperto essere in gran parte cittadini di Baucina sparsi nel mondo che vogliono tornare ad assaporare i prodotti della loro terra e che ora hanno un luogo di riferimento dove acquistare tutto ciò che è made in Baucina».


