Lumaca Irpina: dalla crisi al successo, l’estetica slow come filosofia di vita

Articolo di Rosaria Carifano

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Non soltanto un simbolo e un prodotto, ma una vera e propria filosofia di vita. L’azienda agricola Lumaca Irpina, che alleva chiocciole e ne trasforma la bava in pregiate creme di bellezza, si fa ambasciatrice di un valore molto importante: il giusto tempo da dedicare al proprio benessere. Rallentare nel caos della vita frenetica e prendersi un momento per sé oggi è una conquista, quasi un lusso. Ed ecco perché Lumaca Irpina è una valida alleata sia per l’eccellente qualità dei suoi prodotti che per il messaggio di cui si fa portatrice: quando ti dedichi al tuo viso, al tuo corpo, fallo con calma.

È nelle piccole cose che si deve godere del bello della vita, soprattutto durante o dopo momenti poco felici. Con #riscopritialmeglio, l’hashtag lanciato da questa bella realtà di Forino, in provincia di Avellino, si vuole invogliare ad un’estetica slow, da godersi a pieno come una coccola o un premio.

Ed è proprio al suo meglio che si è riscoperto Nicola Urciuolo, il giovane titolare di Lumaca Irpina, che ha deciso di dedicarsi a questa attività dopo un momento di forte crisi lavorativa. Quando parla dei prodotti i suoi occhi brillano come avesse davanti dei figli di cui essere orgoglioso. Eppure è soprattutto di se stesso che deve esserlo. Ma lasciamoci raccontare da lui in persona questa bellissima avventura…

Partiamo dall’inizio. Com’è nata Lumaca Irpina?

«Da un’esigenza. Lavoravo come muratore ma, con l’arrivo della crisi, nel 2010, sono stato licenziato. Una sera, guardavo la tv e mi è capitato di ascoltare un servizio del giornalista Toni Capuozzo dalla Grecia. Parlava di come, nonostante la forte crisi, alcune aziende crescevano invece di chiudere. Erano quelle che si occupavano di allevare lumache e produrre cosmetici, e così mi è venuta l’idea. Ho approfondito, mi sono appassionato, ed è iniziato tutto».

Qual è la prima fase del procedimento produttivo?

«L’allevamento. Vengono creati degli ambienti specifici per le chiocciole. Uno all’interno per l’accoppiamento e uno all’esterno, in campo aperto. Nel primo caso si crea una temperatura adatta alle loro esigenze, così l’accoppiamento può avvenire senza problemi e vengono deposte le uova. Dopo 15 giorni circa di incubazione, le andiamo ad inserire nel campo aperto, che è stato precedentemente fresato e completato con degli ortaggi con i quali le chioccioline potranno cibarsi. Tutte le sere il nostro compito sarà quello di irrigare».

E proprio per l’irrigazione, Lumaca Irpina è stata premiata per un’importante innovazione tecnologica…

«L’impianto di irrigazione del campo aperto è gestito tramite un’app che mi permette di programmare o di azionarlo a distanza, se le condizioni atmosferiche lo richiedono. Ovunque io sia nel mondo, basta un click. Questo sistema mi ha fatto vincere, nel 2018, un Oscar Green Coldiretti nella categoria di impresa “Terra”».

Cosa succede nella seconda fase?

«Vengono inserite nel campo delle pedane di legno verso le quali le chiocciole sono attirate. Da lì, passiamo alla raccolta e poi alla fase di spurgatura. Per due settimane saranno ventilate, operazione che le indurrà al letargo. Per questo motivo si formerà una patina bianca sull’apertura, l’opercolato. A questo punto le chiocciole sono pronte per andare al laboratorio farmaceutico per l’estrazione. Vengono sollecitate e la bava cade su alcuni rulli ad alta temperatura. Viene liofilizzata (così il principio attivo resta compatto), certificata, e inserita nel processo di produzione delle varie creme. Dopo gli ultimi test, possiamo immetterle sul mercato».

Qual è il prodotto di punta di Lumaca Irpina?

«La crema viso anti-età. La base composta da collagene e, ovviamente, bava di lumaca. Ma è formulata con l’aggiunta di principi attivi locali, è davvero studiata sul territorio. L’allevamento è immerso nelle piante di nocciole, che sono tipiche dell’Irpinia. Nella nostra crema quindi c’è l’olio di questo frutto, che è un ottimo sebo-regolatore e quindi rende la crema utile anche a persone più giovani, che vogliano curare i difetti della pelle mista o acneica. Inoltre, essendo la nostra anche una terra famosa per il vino, abbiamo aggiunto l’estratto di vite rossa che dà alla crema una profumazione fruttata e rinfrescante, regalando subito una sensazione piacevole appena la stendiamo sul viso».

Quali sono gli altri prodotti?

«Una crema viso purificante; il siero per il contorno occhi, che va utilizzato per primo nella routine e quindi va bene per tutte le tipologie di pelle; il latte detergente per pelli secche; l’acqua micellare; la crema corpo “Lumilla”, così chiamata perché è profumata alla vaniglia, che sta riscontrando molto successo per la sua efficacia fin dalle prime stesure perché non lascia mai aloni di unto sul corpo. Abbiamo anche la crema mani. Contiene estratti di agrumi, che le danno un aroma fresco, e acido glicolico, che crea una patina protettiva e resistente. Poi c’è la linea di solari, e infine lo shampoo».

Avete anche uomini tra i vostri acquirenti, o sono prodotti che restano dedicati al solo pubblico femminile?

«Tra i nostri clienti ci sono sia donne che uomini. Il mercato sta cambiando: oggi l’uomo si cura molto di più, e io ne sono un esempio concreto! La crema, in fondo, risolve dei problemini che abbiamo tutti, come la mancanza di idratazione o la presenza di pelle acneica. Per questo è assolutamente indifferente il genere degli utilizzatori».

Dove possiamo acquistare le linee di Lumaca Irpina?

«Sul nostro store on-line e in alcuni punti vendita autorizzati, come al centro di Avellino. Ma stiamo crescendo un po’ in tutta Italia e nei nostri progetti c’è quello di espanderci per essere sempre più vicini a tutti i nostri clienti».

Ultima domanda: qual è la storia dietro il logo di Lumaca Irpina?

«Oltre ad essere una chiocciola stilizzata, è un labirinto. Rappresenta la vita, e tutte quelle volte in cui ti sei perso ma poi alla fine sei riuscito a ritrovare la strada». 


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