Il piccolo mondo di TiMarmo gioielli

Articolo di Beatrice Amadei

Il legame tra il marmo e Carrara è qualcosa di riconosciuto e di apprezzato in tutto il mondo e TiMarmo gioielli lo sa bene. Un legame che, nel corso dei secoli, ha dato vita a celebri opere d’arte e d’architettura continuando ad essere ricercato come simbolo di qualità. L’artigiana che siamo andati a conoscere oggi l’ha trasformato in un gioiello da indossare. 

E nelle sue creazioni, Tiziana, cerca di dare valore ad ogni venatura, lasciandosi conquistare dalla forma, proprio come ci ha insegnato Michelangelo. La sua collezione comprende anelli, braccialetti, orecchini, collane, portachiavi e ogni pezzo è un piccolo capolavoro: il risultato di tanto lavoro e di tanta pazienza.

Piccole lavorazioni in marmo di TiMarmo gioielli

Come nasce TiMarmo Gioielli?

“Io sono autodidatta in tutto e il marmo è stato qualcosa che ho sempre lavorato come hobby. Durante il lockdown, però, rimanendo chiusi in casa, mi sono detta che era arrivato il momento di provarci per davvero. Così a marzo 2021 ho aperto TiMarmo Gioielli.

Mi sono dedicata al negozio online perché mi permetteva di avviare l’attività senza grossi investimenti iniziali, come può avere invece un negozio fisico. Quindi lavoro, progetto, realizzo e poi vendo direttamente dall’e-commerce. 

Questo mio progetto nasce con l’idea dell’economia circolare: andare a recuperare qualcosa che per gli altri è ritenuto ormai da gettare e dargli una nuova vita; un futuro. Questo perché secondo me il marmo deve essere valorizzato anche nel più piccolo granello: non c’è niente da buttare. Ad esempio anche la polvere di lavorazione e le minuscole scaglie residue le tengo da parte e le chiudo in bolle di vetro soffiato per andare a formare, anche in questo caso, un gioiello.

Il progetto dell’economia circolare l’ho perseguito anche nelle confezioni che sono completamente in carta, riciclabili e provenienti da fonti FSC certificate.”

Come viene realizzato un gioiello? 

“Normalmente non faccio una progettazione vera e propria: mi piace guardare il frammento che mi trovo davanti e poi, in base alle caratteristiche che ha, cerco di individuare qualcosa da realizzare. Alcuni prodotti, come per esempio i fiorellini, riesco a farli in modo abbastanza standardizzato e a volte li preparo già per averli a disposizione quando mi viene in mente di inserirli per creare un nuovo prodotto. Non avere un progetto però significa non avere un riferimento, quindi scatto molte foto nel caso in cui devo riprodurlo ma ogni pezzo non sarà mai uguale ad un altro: sono tutti unici.

Anche le perle, per esempio: uso la levigatrice per definire la rotondità ma non lavoro mai le palline fini a sé stesse. Parto da quella forma per andare a realizzare altro, per decorarle e scolpirle in modo che si capisca che sono state realizzate a mano; che non sono il prodotto di una macchina.

Io lavoro prettamente marmi di Carrara, marmi locali, che vanno dallo statuario, al bianco Carrara di vario tipo, al nero Colonnata, calacatta e paonazzo. Sono marmi un po' differenti tra di loro che mi permettono di giocare con le colorazioni. Adoro poi il calacatta e il paonazzo per le loro colorazioni e venature molto visibili. 

In sintesi vado quindi a scegliere il pezzo, penso all’idea, lo scolpisco, lo levigo e quando rischia di scaldarsi, durante questa fase o durante la lucidatura, lo devo tenere freddo e lo metto a bagno nell’acqua. Quest’acqua alla mattina la filtro e riutilizzo così quella del giorno precedente, in modo che la parte sul fondo, la così detta marmattola, che si solidifica, non la butto via con l’acqua perché, ambientalmente parlando, non andrebbe bene.

I tempi di lavorazione dipendono dalla grandezza e dal tipo di lavorazione, variano dai 40 minuti per ogni singolo pezzo, fino a qualche ora.”

Lavorazione marmo di TiMarmo

Oltre ai gioielli realizzi anche altro qui a TiMarmo gioielli?

“Una linea particolare che ho individuato è il settore delle miniature per le case delle bambole. Con il marmo realizzo quindi tavolini, vasi, mortai, contenitori di ogni genere, in proporzione di 1 a 12 rispetto alle dimensioni dello stesso prodotto reale. Questi pezzi sono soprattutto per le collezioni e per le case delle bambole, ma me li richiedono anche per i presepi.”

Qual è il gioiello più apprezzato?

“La cosa più apprezzata qui a TiMarmo gioielli sono gli orecchini a fiore, perché faccio anche misure piccole per le bambine. Sono molto richiesti poi anche i portachiavi, specialmente quelli a forma di lettera che possono essere personalizzati. 

Oltre alle mie creazioni infatti lavoro anche su commissione e per conto di terzi: soprattutto mi contattano quando hanno bisogno di qualcuno che faccia una lavorazione su dimensioni molto piccole. Per esempio, ho realizzato per un bottonificio dei bottoni con l’interno in marmo che doveva essere di 1 cm di diametro e 3 mm di spessore.”

Pacco regalo TiMarmo gioielli

Cosa caratterizza il tuo stile?

“A me piacciono le forme tondeggianti: cerco sempre di fare delle onde e degli intagli che diano valore al pezzo dimostrando il lavoro che c’è dietro. Non mi piacciono le cose squadrate. Quello che cerco è di lavorare ogni blocco come se fosse una scultura, anche se si tratta di un pezzo piccolissimo. E lavorato così, nonostante il marmo sia un materiale pesante, non lo risulta affatto.

Ho fatto tantissimi tipi di lavori manuali, sempre riguardo ai gioielli, ma sono sempre andata a lavorare sul piccolo e questa è la mia caratteristica. Per esempio anche la lavorazione del macramè nel mio caso era micro macramè.”

Come descriveresti il legame di TiMarmo Gioielli con Carrara?

“Io sono nata a Marina di Carrara, verso il mare, ma mi sono legata molto a quello che è questa città, soprattutto negli ultimi anni. 

Il filo conduttore è sempre stato il marmo in ogni sua piccola sfumatura, e poi mi piace proprio l’idea di Carrara come città storica che vorrei fosse vista sempre in questo suo legame che ha con il marmo ma dal punto di vista artistico. 

Carrara è piena di artisti ad ogni angolo e questa bellezza penso che debba essere valorizzata.”

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