Alla scoperta del laboratorio di ceramica Mac

Articolo di Valentina Guerra

Benvenuto nella nostra WebTV!

Entra nel mondo di Marina e guarda la nostra video intervista a Ceramica MAC sulla nostra WebTV!

Scopri di più

Nel cuore del centro storico di Napoli, c’è il laboratorio di ceramica “Mac” in cui Marina e Antimo creano manufatti coloratissimi, lavorano il tornio e collaborano con altri artigiani per tenere vivi gli aspetti più antichi di questa professione. 

Ciao Marina, quali sono stati gli inizi del laboratorio “Mac”?

Ciao sono Marina e insieme a mio marito Antimo siamo titolari del laboratorio di ceramica “Mac”. Ho iniziato a fare ceramica 25 anni fa, perché ero iscritta alla facoltà di giurisprudenza infelicemente e cercavo un'alternativa. A Napoli all'epoca tantissimi laboratori proponevano dei corsi ai privati e io, un pomeriggio, sono andata in uno di questi laboratori, ho toccato l'argilla, ho fatto un vasetto, la notte non ho dormito dall’ emozione! 

Poi ho incontrato Antimo che era in bottega da quando aveva 14 anni. A 18-19 anni aveva già un laboratorio suo e nel tempo abbiamo iniziato a lavorare insieme fino ad aprire questa realtà.

Siamo in pieno centro antico e da qualche anno abbiamo anche un negozietto su strada, nel quale proponiamo le nostre creazioni. E’ stata un’ attività estremamente in evoluzione, ma il cuore dell'artigianato è la capacità di essere flessibili e anche di raccogliere le spinte emotive e creative che senti dentro di te. 

Quindi ci sono tanti periodi di lavoro. In questo momento siamo molto focalizzati nel realizzare delle nostre linee di ceramica e nel proporle alla gente e riscontriamo anche un grande entusiasmo e quindi questo rafforza la nostra voglia e le nostre emozioni.

Fari del laboratorio di ceramica Mac

Quali sono la caratteristiche della vostra lavorazione?

Quello che caratterizza in maniera particolare la produzione delle nostre ceramiche, ed è la cosa a cui teniamo di più, è che facciamo tutto integralmente noi. Quindi partiamo dall'argilla, spesso ci prepariamo anche negli impasti, fino ad arrivare al prodotto finito.

E’ una cosa che ormai non fanno tutti. Soprattutto ci piace tanto la lavorazione al tornio e a Napoli forse siamo gli unici a proporla. E’ una cosa antica, è una cosa lenta ma il tornio ha un fascino incredibile. Ormai abbiamo sviluppato delle linee che sono nostre però è sempre un grande desiderio poter arrivare anche a realizzare la richiesta delle persone.

Quindi questo è possibile soltanto non utilizzando delle forme, degli stampi già pronti, ma ascoltando le richieste e consigliandosi anche col cliente in maniera tale da arrivare a un prodotto che sia anche la sintesi della tua estetica e delle necessità di chi ti cerca.


Il centro storico è ricco di artigiani e voi siete sul territorio da tanto. Com’è il rapporto con gli altri professionisti della zona?

Noi abbiamo questo laboratorio che si trova nel cortile di un palazzo in pieno centro storico a Napoli ed è un territorio ricco di grande fermento. Siamo circondati da altri artigiani con i quali ci piace collaborare e ci piace anche averli vicino perché soltanto così ci si rafforza a vicenda. 

Noi non crediamo mai che la vicinanza con altri ceramisti o altri artigiani sia un conflitto, ma sia sempre una collaborazione. Per esempio, per tutti i lavori che io non posso fare cerco sempre di non abbandonare il cliente e di far trovare un ceramista, un decoratore che possa accontentarlo nella sua richiesta.

Inoltre da qualche anno a Napoli c’è anche un grande fermento per i turisti che arrivano in città. 

Raccontare anche questo a chi viene da fuori è molto interessante e molto divertente, alla fine tutti i lavori che amiamo sono sempre un raccontare i propri segreti, le parti nascoste che non possono subito scoprire e quindi spesso noi li portiamo nel nostro “dietro le quinte”, a visitare il nostro laboratorio ma anche i laboratori degli altri.

Bottega del laboratorio di ceramiche Mac

Come si evolverà il laboratorio?

Tanti progetti futuri! In realtà quello che mi viene in mente è che ho sempre tantissimi progetti che non riesco a realizzare, perché la ceramica è lenta da fare e il nostro pensiero è sempre più veloce!

Per il momento il futuro è relativo soprattutto alle nuove tecniche che ho intenzione di proporre. Abbiamo acquistato tanto gres e tanta porcellana perché pensiamo che il vasellame fatto con “l'alta temperatura”, come si dice nell'ambito tecnico, quindi con queste argille che sono più dure e più resistenti adatte al vasellame, porta a una qualità superiore e vogliamo proporre tazze e servizi di piatti fatti con questi materiali.

questo porta a una strada completamente nuova, con un’estetica diversa, sicuramente interessante. Forse si allontana un po' dalla ceramica mediterranea e colorata che abbiamo in mente, forse va verso una semplicità delle linee, ma la difficoltà tecnica è una sfida che ci piace molto.


Sicilia e società nelle opere di Salvatore Ingala
Articolo di Roberto Pelos