Decores: donne, tecnica e innovazione

Articolo di Paolo Priapo

Le api di Italian Bees si sono posate su una realtà tutta al femminile a Ugento, provincia di Lecce. Siamo stati ospitati da Solidea Congedi, titolare dell’azienda Decores Embroidery che si occupa di soluzioni applicate ai ricami in ogni loro sfaccettatura.

Ciao Solidea, come nasce Decores?

Sono nata a San Gallo, in Svizzera. Mia madre lavorava nell’azienda San Gallo che si occupava di ricami. Lei era una migrante e quando è tornata in Italia io ero molto piccola. Una volta a casa ha cominciato a lavorare nell’ambito della biancheria casalinga, lavorando con i telai tovaglie e lenzuola. Subito dopo ha cominciato, in autonomia, a ricamare a mano

Negli anni ’70 ha comprato le prime macchine, senza elettronica all’epoca, e ha “obbligato” (dice scherzando) le sue due figlie, io e mia sorella, a imparare l’arte del ricamo. Facevamo tovaglie, lenzuola, asciugamani. Poi aziende limitrofe hanno cominciato a commissionarci dei ricami: ricordo ancora la prima, delle farfalline ricamate con del tulle applicato, era il ’78 e ne facemmo cinquanta/sessantamila. 

Come nasce l’azienda?

Così nasce il mio legame col mondo della moda e dei ricami in particolare. Col tempo mi sono specializzata sempre di più, adesso lavoriamo per le aziende del lusso, da Gucci a DiorArmaniScervinoMissoni, ma ci occupiamo anche di tendaggio ecc. Abbiamo ampliato enormemente la nostra offerta e abbiamo la possibilità di lavorare in ogni ambito del decoro, da qui, appunto, il nome Decores. Decoriamo tutto ciò che può essere decorato, sia a mano sia con macchine altamente industrializzate, alcune delle quali sono le uniche in Italia. 

Un’azienda 4.0, sempre connessa, centralizzata e altamente tecnologica: ora stiamo lavorando per inglobare anche la parte magazzino e filato nella digitalizzazione. Oltre al digitale, abbiamo molto a cuore la lavorazione a mano, per questo cerchiamo di coinvolgere sempre più giovani ragazze a questo tipo di lavorazione ossia uncinetto, macramè, perché crediamo fortemente che non debba andare perduta con il passare del tempo. Posso affermare che con noi collaborano donne e ragazze davvero talentuose. 


Qual è il vostro prodotto di punta?

Oltre al mondo del ricamo, che ovviamente è il core business della nostra azienda, ci occupiamo anche nel lato tecnico/artistico. Significa che abbiamo gli uffici stile nei quali si fa ricerca e i marchi possono venire a prendere spunto.

Abbiamo cinquemila ricami negli archivi storici. Per ricami si intende il disegno vero e proprio e questa grande disponibilità di idee permette alle aziende di moda di avere sempre nuove idee su cui lavorare. Allo stesso modo le aziende di moda possono chiederci un fiocco, ad esempio, e noi abbiamo la possibilità di proporne cinquanta versioni, tra le quali ne verrà scelta una. Questa è la fase creativa che facciamo negli uffici di ricerca. Abbiamo un know-how davvero ampio e il lato creativo è ciò che più ci contraddistingue e rende orgogliosi. Quel “qualcosa in più” che ci permette di essere scelti dalle più grandi case di moda del mondo.

Quali sono i metodi di lavorazione?

Possediamo dodici macchine da ricamo, tutte elettroniche. Ogni macchina è 4.0 e ognuna è specializzata in un tipo di lavoro: spaziamo dal ricamo a filo alle paillettes, dai cordoni al taglio laser ecc…, per poi integrarle con la lavorazione a mano, che può essere con pietre Swarovski, macramè, punti a mano particolari, uncinetto, crochet, il chiacchierino e il tombolo. Ci impegniamo a fare delle proposte originali e difficilmente replicabili.

Di solito il ciclo di produzione parte da una richiesta, che passa prima dall’ufficio grafico che realizza un disegno, questo disegno viene tradotto in linguaggio macchina, perché queste devono essere istruite. Una volta che si hanno i campioni facciamo le prime prove: filati, grandezze, spessori, tessuti. Una volta decisi viene fuori un prototipo che sarà poi industrializzato. Possiamo arrivare a produrre venti/trentamila pezzi una volta che il prototipo soddisfa le nostre aspettative.


Avete progetti per il futuro?

Un grande desiderio è quello di istituire una scuola di ricamo. Come già detto in precedenza quest’arte sta, via via, scomparendo, insieme alle donne che la conoscono. Uno dei maggiori punti di forza di Decores è avere un team completamente al femminile che si occupa di realizzare manualmente tutto ciò che riguarda la parte artigianale del prodotto. Circa 300 ricamatrici si impegnano per noi a trasformare i ricami in vere e proprie opere d'arte con l'utilizzo di filati pregiati, cristalli e pietre naturali.

La maggioranza di queste sono però adulte. Necessitiamo di un ricambio generazionale, di un passaggio di consegne. Sono convinta che bisogna instillare nelle giovani ragazze la poesia del ricamo, che nasce dalla preservazione delle tradizioni e soprattutto dall’orgoglio nel vedere le proprie creazioni in giro per il mondo, sugli abiti o accessori delle più grandi aziende di moda del globo. Ci tengo molto e spero presto di riuscirci. 

GinGina, il gin di nonna Gina
Articolo di Paolo Priapo