Adelaide 1931 non è solo un atelier, ma il compimento di un sogno coltivato con amore, passione e tanta determinazione.
A dare vita a questo spazio sartoriale unico, nel cuore di Udine, è Ambra Tilatti: una ragazza solare, appassionata di moda, ma soprattutto di legami autentici.
Come nasce il progetto?

L’atelier è un luogo dove prendono forma capi originali, ecosostenibili e carichi di significato. Ogni creazione racconta una storia, cattura un’emozione e dà voce all’identità di chi la indosserà. Come ama dire Ambra, “Ogni capo è dedicato a tutte le Adelaiders del mondo: donne forti, libere, uniche”.
Il nome scelto, Adelaide 1931, è un omaggio doppio: ad Adelaide Ristori, attrice originaria di Cividale del Friuli – la stessa città natale di Ambra – e alla nonna, nata nel 1931, che le ha trasmesso la passione per ago, filo e bellezza fatta a mano. È proprio grazie a lei che Ambra ha iniziato a coltivare l’amore per l’artigianato.
E poi c’è il sogno nato in Islanda. È a Reykjavik, durante un viaggio che si è trasformato in svolta esistenziale, che l’idea dell’atelier ha preso forma. Lì Ambra ha avuto il tempo di ascoltarsi e immaginare un progetto che racchiudesse tutto ciò che l’ha sempre fatta emozionare: creatività, tessuti, relazioni. Tornata in Italia, si è iscritta a un corso di sartoria e, dopo diverse esperienze nel settore moda, ha scelto di avviare la propria attività.
Com’è organizzato il laboratorio?
Il laboratorio è il cuore pulsante di Adelaide 1931. Ogni stanza è pensata per accogliere e valorizzare una fase del processo creativo.
Nella sala di cucito convivono fili, tessuti e macchine da cucire. C’è una macchina lineare per le attività di base, una taglia e cuci, e altre due lineari trasformate in bordatori, strumenti preziosi e scelti con cura – alcuni anche vintage, perché, come Ambra stessa sottolinea, “Mi piacciono le cose che hanno una storia da raccontare”.
La seconda stanza è quella dedicata ai tessuti e ai cartamodelli. È qui che Ambra seleziona le stoffe più adatte in base al capo da realizzare e alla stagione. La sua scelta ricade sempre su materiali naturali e di qualità: niente fibre sintetiche, ma solo tessuti che rispettano la pelle e l’ambiente.
Infine, c’è lo spazio espositivo, dove i capi pronti vengono provati e, se amati, acquistati. Quando necessario, Ambra realizza capi su misura, ascoltando i desideri e le esigenze delle sue clienti. Talvolta lascia addirittura che siano loro a scegliere il tessuto di partenza: “In questo modo il capo diventa davvero unico, irripetibile, un’estensione della personalità di chi lo indossa”.
Cosa rende i capi ecosostenibili?

La sostenibilità è uno dei pilastri del progetto Adelaide 1931. Ambra seleziona personalmente le stoffe, prediligendo fibre naturali stagionali – come la lana per l’inverno o il cotone per l’estate.
Ma c’è di più: per ridurre al minimo gli sprechi, si rifornisce presso una casa di produzione veneta che fornisce tessuti anche ai grandi brand. L’obiettivo è dare nuova vita a materiali di alta qualità che, altrimenti, verrebbero scartati.
Quali sono i capi iconici dell’Atelier?
Il pezzo simbolo della collezione è il pantalone Laguna Ghiacciata: una creazione dal taglio originale, con una punta di tessuto che sporge e richiama gli iceberg della laguna glaciale di Jokulsarlon, in Islanda. È proprio da quel paesaggio sospeso tra ghiaccio e silenzio che Ambra ha tratto ispirazione.
Tra le giacche spicca il modello Austir – dal termine islandese che significa “oriente” – un capo che unisce linee e influenze provenienti da mondi lontani. Ambra ama mescolare culture, estetiche, suggestioni: nelle sue creazioni convivono armoniosamente Oriente e Occidente.
Chi sono le clienti?
Il pubblico di Adelaide 1931 è ampio e variegato, e questa è una delle cose che l’artista ama di più. Le sue clienti hanno età comprese tra i 25 e i 70 anni, e arrivano con corpi, gusti e personalità molto diversi tra loro. È proprio questo che rende ogni incontro speciale: “Ogni capo è unico, come la donna che lo indossa”, afferma Ambra con orgoglio.
Il rapporto che instaura con le sue Adelaiders è personale, diretto, fatto di ascolto e condivisione. È un filo invisibile che lega cliente e artigiana, progetto e identità.
La storia di Adelaide 1931 è un inno alla bellezza autentica, quella che nasce dalle mani e dal cuore. Ogni capo racconta una storia irripetibile, fatta di passione, legami e cura per il dettaglio.
Ancora una volta, in un mondo che corre veloce, l’artigianato italiano ci ricorda il valore del tempo, dell’identità e, perché no, anche dei sogni cuciti su misura.