Azienda Grimaldi Nocciole & Co: l’eccellenza della nocciola di Giffoni

Articolo di Daniela Attanasio

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In un piccolo paesino di cinquemila abitanti nell’entroterra salernitano viene coltivato uno dei prodotti di eccellenza del territorio nazionale. Stiamo parlando della nocciola di Giffoni I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Ideale da gustare sia cruda che all’interno di prodotti dolciari, la nocciola di Giffoni si presta a molteplici usi.

E proprio a Giffoni Sei Casali, accanto alla più conosciuta Giffoni Valle Piana del Festival del cinema, nasce un’azienda che partendo dall’amore viscerale per la nocciola ha unito tradizione, qualità e innovazione. 

In azienda ci accoglie il Sig. Adolfo Grimaldi, proprietario dell’azienda, il quale con estrema gentilezza e disponibilità è pronto a raccontare come nascono i suoi prodotti.

Come nasce la sua attività?

L’azienda Grimaldi Nocciole & Co è un’azienda attiva da tre generazioni. L’idea di trasformare il prodotto è venuta da papà Giovanni che nel 1975 ha iniziato ad acquistare i primi macchinari per poter trasformare la nocciola, perché fino ad allora la nostra famiglia era soltanto produttrice di nocciola tonda di Giffoni e di noce qualità Sorrento. Dal 1975 abbiamo iniziato la trasformazione e poi è passato in mano nostra, mia e di mia moglie, che dal 2011 portiamo avanti l’attività e abbiamo fatto delle piccole innovazioni.

Come viene raccolta la nocciola, che è la materia prima da cui parte tutto il processo di produzione, e quale metodo viene usato per la sua essiccazione?

La nostra è una produzione assolutamente naturale ed è una scelta aziendale che ci è stata tramandata già dai nostri genitori. Quindi, non utilizziamo anticrittogamici, erbicida, concimi chimici. Raccogliamo le nostre nocciole e le noci sulle reti, un po’ come si fa con le olive, messe a un’altezza di 70 cm da terra, in modo tale che il prodotto non tocchi il suolo e non prenda umidità, perché la noce e la nocciola temono l’umidità. Per evitare ciò, noi raccogliamo sulle reti, essicchiamo i prodotti rigorosamente al sole per quindici giorni, e poi li portiamo all’interno dei nostri depositi, dove in maniera naturale continua la lenta fase di essiccazione, fino a quando dopo 45 giorni i prodotti sono pronti per essere lavorati all’interno del nostro laboratorio. 

Una volta essiccata, come viene lavorata la nocciola?

Dopo la fase di essiccazione, le nocciole e le noci iniziano la prima e vera fase di lavorazione. Quindi, vengono calibrate e divise per grandezza. Dopo la calibratura vengono sgusciate e selezionate manualmente una a una, perché solo attraverso una selezione manuale riusciamo a togliere non solo tutte le impurità, ma soprattutto tutte le nocciole che presentano dei difetti visivi e che non rappresentano la nostra prima scelta. 

Dopo la selezione manuale, le nocciole vengono tostate. Noi utilizziamo una tostatura tradizionale utilizzando forni degli anni Venti e degli anni Trenta, con camera in ghisa dove un ciclo di tostatura dura almeno due ore e mezza, tre ore, in modo tale che la nocciola venga tostata uniformemente non solo in superficie, ma fino al cuore della nocciola. Dopodiché, viene di nuovo selezionata manualmente e lì possono essere intraprese varie strade: viene confezionata oppure si passa nelle ulteriori fasi di lavorazione, che è quella della realizzazione della granella di nocciola, farina di nocciola, pasta pura e le creme spalmabili, che abbiamo realizzato da due anni utilizzando solo ed esclusivamente ingredienti puri e genuini senza addizionare grassi e oli.


Chi è il consumatore ideale dell’azienda? La sua azienda esporta anche all’estero?

Il nostro consumatore ideale è colui il quale è attento all’alta qualità del prodotto naturale, salubre e, soprattutto, curato. Quindi, noi vendiamo in gran parte nel territorio nazionale, in negozi di gourmet, alta ristorazione, hotellerie. E ormai già da una decina di anni ci siamo affacciati ai mercati internazionali. Quindi, vendiamo in Giappone, Francia, Germania, Inghilterra e da qualche mese abbiamo iniziato una collaborazione con gli Stati Uniti. 

C’è qualche progetto in cantiere per il futuro?

Il nostro progetto per il futuro è quello di unire alla nocciola e alla noce il cioccolato. Da sempre noi utilizziamo solo ed esclusivamente cioccolato Valrhona e da quest’anno abbiamo messo a punto delle praline realizzate interamente in cioccolato Valrhona 70% con all’interno il ripieno delle nostre Gioie, le creme spalmabili alla nocciola, e abbiamo realizzato delle tavolette in finissimo cioccolato al 70% con l’unione di nocciola, noce e soprattutto polvere di peperoncino naturale, quindi, è un mix di peperone dolce, peperone crusco e peperoncino piccante. Per il futuro vogliamo ampliare la gamma dei nostri prodotti unendo alla nostra nocciola e alla nostra noce ingredienti di altissima e primissima qualità.


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