Scopriamo il magico mondo delle cozze tarantine insieme a Isola Blu

Articolo di Silvia Lago

Oggi le vostre api di Italian Bees si trovano a Taranto, presso la sede di Isola Blu, azienda che fa parte del Centro Ittico Taranto Srl e che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e il consumo della cozza tarantina in tutta Italia e nel mondo. 

A parlarci della storia dell’azienda e delle caratteristiche qualitative del prodotto è Luciano Carriero, il titolare. 

Ciao Luciano, è un piacere essere qui con te. Vuoi spiegare che tipo di lavoro svolgi a Isola Blu?

Certamente. Mi occupo di allevamenti di mitili a Taranto. È un lavoro che la mia famiglia svolge da tre generazioni e che viene tramandato da padre in figlio, infatti adesso anche mio figlio se ne è innamorato. Di solito, quando un padre porta il figlio in barca, questi si innamorerà sicuramente del mare e diventerà pescatore.

La mitilicoltura a Taranto è un lavoro storico. È documentato che gli allevamenti di cozze in questa zona erano presenti nel Novecento, ma si sa che le cozze tarantine venivano allevate già dall’epoca degli antichi romani. Quindi è un settore che esiste da sempre nella nostra città. 

Come vi è venuta l’idea di creare il vostro prodotto di punta, il sugo alla tarantina?

Con l’avvento delle nuove tecnologie abbiamo deciso di puntare sulla trasformazione del prodotto. Così abbiamo creato il sugo alla tarantina, utilizzando le nostre cozze di alta qualità. 

La cozza tarantina è un prodotto stagionale, si trova soltanto nei mesi che vanno da maggio a settembre. Quindi abbiamo preso la decisione di impegnarci a far sì che potessero essere degustate anche in altri periodi dell’anno, sia in Italia che all’estero. 

L’idea in particolare è nata grazie a mia madre: ogni estate, quando le porto le cozze, prepara la pasta con un sugo alla tarantina e così abbiamo deciso di creare una conserva.

Qual è la particolarità della cozza tarantina?

La particolarità della cozza tarantina è che è unica nel suo genere. Cresce in un habitat unico al mondo. 

Ci sono trentadue sorgenti millenarie di acqua dolce nel Mar Piccolo di Taranto: in sostanza, si tratta di fiumi sotterranei che sfociano nel mare. Sono chiamati “citri” e in pratica abbassano la salinità delle acque, dando un sapore particolare alle cozze tarantine. 


Come allevate le cozze tarantine?

Per allevare le cozze tarantine noi utilizziamo delle reti biodegradabili, per eliminare la plastica dai mari che è la piaga degli ultimi anni. Noi abbiamo scelto di cambiare rotta per salvaguardare l’ecosistema marino: nel Mar Piccolo di Taranto ci sono i cavallucci marini, le tartarughe caretta caretta, i delfini ed è nostro compito fare il possibile per tutelarli. 

Siamo gli unici in Italia ad aver intrapreso questa strada, per questo motivo invito tutti i miei colleghi di altre marinerie e città a fare lo stesso, a sperimentare questo sistema per salvaguardare i nostri mari, che sono la nostra fonte di lavoro.

La cozza tarantina è presidio Slow Food?

Non ancora, però sta per diventarlo. Ci si è accorti che i miticoltori di Taranto producono le cozze in una determinata maniera, perciò nelle prossime produzioni vedrete il simbolo di presidio Slow Food sui barattoli delle conserve. 

Le cozze tarantine sono il frutto di una coltivazione antichissima risalente a più di mille anni fa, iniziata probabilmente dagli antichi romani. Da allora fino ad oggi hanno conquistato migliaia di palati, grazie alle loro caratteristiche qualitative, ma non solo: infatti, sono considerate la tipologia di cozze più sicure al mondo, grazie ai controlli previsti dalla normativa italiana. 

Le vostre api di Italian Bees ringraziano Luciano per la disponibilità e si preparano per un altro interessante viaggio, alla scoperta dei produttori e degli artigiani italiani!

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