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L'Accademia delle Insegne Antiche valorizza l’identità del territorio mediante delle insegne vintage, conferendo quel valore aggiunto in grado di tratteggiare la particolarità di un localite. Sono lavori artigianali realizzati con un’adeguata cura del dettaglio quasi a sottolineare una specifica peculiarità.
A Insegne Antiche, situata in Via Monte Nero 21 a Colleverde, vicino Roma, costruiscono manufatti modellati in metallo battuto, laccati, decorati a mano e smaltati a leggero rilievo. Il lavoro di realizzare insegne tipiche caratterizza l’attività artigiana oltre che su metallo smaltato anche su altri materiali come legno, rame, vetro e ceramica di ogni stile ed epoca. Possiamo annotare una serie di modelli come le insegne liberty, quelle retrò, floreali, medioevali, gotiche, rinascimentali e romane, solo per citare qualcuna.
Carlo D’Aloisio, artigiano e titolare dell’attività artigiana, racconta le particolarità e le diverse modalità di lavorazione che coinvolgono il processo produttivo, realizzato rigorosamente a mano.
Come e quando nasce l’attività Accademia delle Insegne Antiche?
«L’accademia delle Insegne Antiche nasce da un percorso professionale e personale cominciato nel 1981 quando avevo appena 21 anni. Sin da quel tempo nutrivo una passione per la comunicazione visiva e per la grafica. Nel corso degli anni l’attività si è sviluppata seguendo le tradizionali tecniche di questo mondo. Non voglio tralasciare la mia passione per il collezionismo e per gli oggetti d’epoca, soprattutto per le fotografie di vecchie insegne vintage. Ed è proprio questa passione coniugata all’esperienza che mi ha fatto riflettere, verso la fine degli anni ’90, sull’idea di trasformarla in un lavoro. A piccoli passi ha preso forma il progetto e, credo, d essere riuscito a mettere insieme competenze diverse che provenivano da attività tra loro molto distanti, realizzando questa tecnica artigianale che ci consente di creare insegne in stile antico».
Quali aneddoti può raccontare sulle insegne?
«Con la nostra tecnica artigianale qui all'Accademia delle insegne antiche riusciamo a realizzare manufatti con applicazioni in diversi ambiti. Il settore principale è quello di realizzare insegne in stile antico, ideali per attività commerciali di carattere tipico oppure, per esempio, anche quelle situate in località particolari come borghi e centri storici.
Con la stessa tecnica riusciamo a realizzare anche altre tipologie di prodotto. Creiamo, ad esempio, stemmi istituzionali pubblici e privati fino ad arrivare a quelli araldici. Non solo, anche targhe di arredo per interior design e segnaletica per la toponomastica. Pertanto abbracciamo un vasto campo della comunicazione, specialmente quella culturale, che tende come mission a qualificare gli spazi pubblici con un apporto di materiali coerenti con l’arredo urbano, non antitetici per ciò che riguarda l’impatto ambientale. Ed è in questo ambito che si innesta un aneddoto che mi piace raccontare perché spiega la situazione paradossale delle leggi e della burocrazia dell’Italia.
Qualche anno fa abbiamo avuto un cliente qui all'Accademia delle insegne antiche che ha un’attività commerciale all’interno delle mura del Castello Cinque Torri di Bracciano, a due passi da Roma. Si è rivolto a noi perché voleva un’insegna in stile antico nella convinzione che l’insegna fosse ideale per armonizzare la comunicazione con il rispetto del luogo storico. Purtroppo, dopo averla installata, ha ricevuto una contestazione da parte della polizia locale che gli ha impedito di esporre quella tipologia di insegna antica. Il gestore dell’attività commerciale ha dovuto pagare anche una multa e il comune gli ha imposto, come soluzione alternativa di comunicazione, secondo il regolamento urbano del luogo, un’insegna in plexiglass con lettere realizzate con materiale sintetico. Questa soluzione è in antitesi rispetto a uno spazio prestigioso in un arredo urbano».
C’è un prodotto più richiesto all'Accademia delle insegne antiche?
«Le nostre realizzazioni passano in diversi ambiti e certamente abbiamo tante richieste diverse: negozi, osterie, botteghe storiche e botteghe tipiche. Pertanto sono tutti prodotti diversificati e personalizzati. Possiamo vantare da circa 20 anni di essere fornitori unici delle Istituzioni pubbliche. È un prodotto che realizziamo con maggiore continuità, come lo stemma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Le stesse Istituzioni hanno potuto valutare in questi anni certificando la qualità tecnica ed estetica dei nostri prodotti».
Come si realizza un’insegna in stile antico?
«Il processo tecnico che abbiamo messo a punto consente di realizzare dei manufatti artigianali che evocano i tempi di una volta con una sostanziale differenza: abbiamo aggiunto valori migliorativi in termini di qualità e tecniche in grado di garantire il prodotto anche a lungo (diamo la garanzia commerciale di 10 anni).
Tutto questo perché all'Accademia delle insegne antiche abbiamo messo in filiera il processo metallurgico che viene eseguito come un tempo. Mi spiego meglio: intendo la bombatura, la bordatura e la sagomatura a mano del metallo. Noi, per esempio, usiamo l’alluminio per dare un vantaggio tecnologico superiore rispetto alla modalità ferrosa di una volta, al fine di garantire che le insegne non si potranno mai arrugginire. Subito dopo procediamo con processi tecnici che prevedono la laccatura al forno, la decorazione a mano e una smaltatura finale che conferisce un’estetica brillante e apprezzabile all’oggetto ma, al tempo stesso, garantisce la durevolezza negli anni. A questi si possono aggiungere anche gli effetti di antichizzazione che su determinati prodotti possiamo dare per realizzare quell’effetto realistico ma simulato di un oggetto anticato».
Quali progetti futuri per l'Accademia delle insegne antiche?
«La nostra è una micro attività artigianale, seppure sia concepita in un modello di filiera innovativo e ben organizzato. Infatti è un modello che può essere elaborato per dare un futuro all’artigianato del nostro territorio, diversificandolo dal punto di vista merceologico. Quello che riteniamo importante all'Accademia delle insegne antiche è procedere con l’attività di comunicazione, che vada a sensibilizzare il pubblico sul fatto che queste tipologie di insegne antiche siano ancora realizzabili. Ci accorgiamo spesso che una comunicazione sul web, e quindi sui social, arriva a clienti che non hanno mai pensato alla possibilità di realizzare un’insegna antica e quindi hanno rinunciato, ripiegando con le tecniche tradizionali. Tutto ciò potrebbe avere impoverito una comunicazione valoriale che, invece, può essere veicolata con questa tipologia di insegne».
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