Cappelli artigianali: Concepción Cappelli tra storia e artigianato

Articolo di Diletta Taverni

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<< Io prendo la stoffa e da lì ci estraggo una forma, come diceva Aristotele >> ride Maria citando il filosofo, ma a ben vedere, i cappelli artigianali sono davvero una filosofia. Hanno avuto tantissimi significati nella storia e adesso, oltre a essere un accessorio urban, sta tornando ad avere la sua iniziale funzione: quella di proteggersi da un sole sempre più aggressivo. Come ci confessa Maria, il senso della protezione che dà un cappello è il sentimento che anima la sua passione per i copricapi. È anche un importante recupero di un mestiere che è andato a svilupparsi industrialmente causando gradualmente la perdita della lavorazione. Maria ha tantissime forme in legno (una è una forma per modellare cappelli in feltro che risale agli anni Venti del Novecento). Sono forme uniche che non si trovano in commercio. Facendo un copricapo a mano, invece, si realizza ogni volta un oggetto diverso. Il cappello celebra le differenze. Ogni materiale si adatterà a copricapo diversamente donando un aspetto unico a chi lo indosserà.

Come nasce il progetto di cappelli artigianali Concepción Cappelli?

Concepciòn Cappelli nasce nel 2021 durante il periodo del Covid quando non era possibile fare i mercati. Ma se dovessi dire da quando faccio i cappelli artigianali...da sempre! Quando studiavo sceneggiatura e andavo in treno alle lezioni portavo con me l’uncinetto e facevo i miei primissimi cappelli artigianali. Poi ho fatto per tanti anni i mercati e regolarmente alla fiera dell’artigianato a Firenze. Adesso sto mettendo base in questo negozio.

I cappelli artigianali di Maria Concepciòn Cappelli

Il tuo è anche progetto artistico, raccontaci di un modello in particolare

Uno dei modelli di cappelli artigianali ai quali sono più affezionata è il “trullo” un disegno che ho ideato io e che ho anche brevettato. Ha due dimensioni una più grande e una più piccola. Lo trovo comodissimo e si presta soprattutto per l’inverno perché copre le orecchie, oltre a essere facile da trasportare in viaggio perché si piega facilmente in valigia senza perdere la sua forma.

Come si lavorano i cappelli artigianali?

Inutile dire che si parte sempre dal prendere le misure. Con alcuni oggetti si potrà sempre

modificare il risultato, ma mai a restringere, purtroppo. Una volta creata una forma un cappello può solo essere allargato, mai restrinto. Tanto dipende anche dalla tipologia del tessuto. Io prediligo materiali di provenienza naturale per creare i miei cappelli artigianali, per esempio, mi viene in mente la canapa, è importante accertarsi della sostenibilità della filiera. Per un buon risultato dipende tutto dal materiale. Io faccio cappelli di tutti i tipi: stoffa, feltro, paglia, cotone, velluto. Quindi posso dire di avere tutto l’anno coperto, letteralmente.

Forma in legno di Concepciòn Cappelli

Quali progetti hai per il futuro della tua attività?

Voglio continuare a esplorare antichi modelli, recuperare delle forme e soprattutto sperimentare nuovi materiali. L’ultimo con cui mi sono cimentata è la paglia che mi impegnerà per la prossima stagione estiva. Il mio progetto più importante però è quello di non prendersi mai sul serio perché i cappelli mi hanno insegnato a sdrammatizzare tutte le facce con un semplice tocco.

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