Carpetica tappeti etici in pelle

Articolo di Diletta Taverni

Benvenuto nella nostra WebTV!

Entra nel mondo di Serena e guarda la nostra video intervista a Carpetica sulla nostra WebTV!

Scopri di più

Lo studio di Carpetica si trova in un luminosissimo terrazzo dove realizza i suoi tappeti etici in pelle. Intorno al tavolo di lavoro dove sediamo per questa intervista ci sono ritagli di pelle, scarti di cuoio, scampoli e pezzami di ogni colore e fattezza. Nella stanza c’è anche un camino acceso “per le cene con gli amici”. Basta questa immagine per presentare Serena Ulivieri, uno spirito dotato di un’innata creatività e da un attento sguardo all’attivismo. Serena, oltre che artista, è anche volontaria in numerose realtà locali che la impegnano come creatrice per i coloratissimi carri in cartapesta realizzati in occasione del carnevale. 

È anche impegnata sul fronte del consumo etico con un’associazione che si dedica al riuso di oggetti e capi d’abbigliamento. Il suo progetto, Carpetica, prende ispirazione da tutto questo. Un’attività con un impatto etico oltre che commerciale. Andiamo a conoscerla meglio:

Come nasce il progetto Carpetica?

Questo è un progetto molto personale che unisce le passioni e gli interessi della mia vita. Nasce da un connubio tra la creatività che ho sempre avuto dai tempi della scuola e dalla mia attenzione per il riuso. Trovandomi nella zona del Cuoio di Santa Croce (Pisa), qui ci sono tante concerie. Il ciclo di lavorazione crea moltissimi scarti. Per esempio, pensate ai campioni usati nelle fiere. Questi sample non sono riutilizzabili. Io recupero questo materiale e creo i miei puzzle! Per tanti anni ho lavorato come stilista per le concerie. Facevo i disegni sulla pelle. Ho anche lavorato in una ditta di prodotti chimici per la lavorazione della pelle; quindi, conosco benissimo i processi e i trattamenti di questo materiale. Con questo progetto, Carpetica, posso finalmente mettere insieme tutto quello che conosco e che mi piace fare.

Utensili lavorazione tappeti etici in pelle Carpetica

Il tuo è anche progetto etico, raccontaci delle scelte sostenibili di Carpetica

Ho deciso da poco di unire queste mie esigenze: creatività e riciclo. Mi piace l’idea che da un processo così complicato, come quello della lavorazione della pelle, si riesca a creare un circuito sostenibile. Perché con il recupero di questo materiale di scarto niente va sprecato. Per me questo ha un significato molto importante: gli animali hanno donato la vita per questo materiale. Per questo ho deciso il nome “Carpetica”, tappetici etici, c’è un importante impatto sostenibile in quello che faccio.

Come si lavora un tappeto in pelle?

Ho fatto un corso per la cucitura a mano di pelle in una bottega fiorentina. Non esistono molte realtà di questo tipo. Il lavoro non è facilissimo e soprattutto molto lungo. Praticamente compongo un puzzle. Sicuramente mi ha aiutato aver studiato vetrate artistiche quando frequentavo l’istituto d’arte di Pisa. Se ci pensate bene è lo stesso sistema: si tagliano dei pezzi delle forme che comporranno geometrie o decorazioni naturali. I pezzi si combinano insieme e quel punto si possono tagliare il surplus. Per unire i pezzi si lavora nella parte interna dove si fanno dei buchi nel materiale con un punteruolo e ad uno ad uno si procede a cucire tutto a mano. Mi piace vedere il processo di questa unione. Il risultato finale poi è di grande effetto. Danno personalità agli ambienti. Il lavoro che sto facendo ora, per esempio, rappresenta tutti i colori dei chakra. Adesso sono arrivata al giallo, il terzo di sette colori.

Tappeto etico in pelle di Carpetica

Quali progetti hai per il futuro di Carpetica?

Ho già venduto qualcosa alle concerie che mi avevano donato gli scarti e sono piaciuti molto. Spesso mi metto d’accordo con il cliente riguardo ai colori e al motivo. Tante volte mi lascio guidare dall’istinto e dalla tipologia del materiale stesso con cui mi trovo a lavorare. Dipende molto dal materiale che ho a disposizione, se c’è un motivo a righe o se la pelle è ruvida. Tutto può dare ispirazione. Io spero che quello che faccio piaccia a molti e che arrivino nuove richieste. Sono le benvenute tutte le proposte complicate, stimolanti e particolari. Io ci metterò tutta la mia creatività!


Scopri tutti gli artigiani della Toscana con noi di Italian Bees. Storie che raccontano la magia del Made in Italy.


Arte Orgonica: L’energia del quarzo si trasforma in opere d’artigianato
Articolo di Maria Orlandi