ELIDB: sostenibilità senza tabù

Articolo di Beatrice Amadei

Elisa è un’artigiana di prodotti per il ciclo mestruale, lavabili e riutilizzabili. Una mente creativa e sempre alla ricerca di nuove idee.

La parola chiave sulla quale si basa il suo intero brand è la sostenibilità. Ma le fantasie colorate, degli assorbenti o degli slip, per esempio, racchiudono anche un altro messaggio alla riscoperta delle bellezze e delle particolarità dell’essere donna, senza tabù e senza bisogno di nascondere. 

Ed è proprio così che un oggetto indispensabile, che però non si vede, diventa qualcosa di molto visibile: visibile perché è una scelta a favore dell’ambiente e visibile perché racconta qualcosa di molto più grande.

Abbiamo potuto parlare un po' con lei e, parola dopo parola, ci ha mostrato il suo progetto e la sua filosofia. 


Com’è nato il progetto ELIDB?

“Ho aperto questo brand più o meno un anno fa. 

Io provengo da una realtà simile, ma al tempo stesso diversa: sono modellista di abbigliamento e dopo aver fatto un percorso di studi che mi ha dato questa qualifica ho lavorato per 8 anni facendo cartamodelli per un brand di alta moda: Valentino. Dopo la nascita del mio bambino però ho deciso di licenziarmi. Gli ambienti di lavoro nelle grandi aziende sono spesso pieni di arrivismo, bisogna cercare sempre di superare gli altri, di essere i più bravi e questo non ha mai fatto parte del mio carattere. Mi trovavo stretta in questi panni e avevo bisogno di esprimere la mia creatività. 

Con mio figlio ho iniziato ad utilizzare pannolini lavabili, sono venuta a sapere della loro esistenza e questo è stato il mio primo approccio in questo mondo. Sapendo poi tagliare e cucire ho provato a realizzare i miei primi assorbenti lavabili e ho scoperto che era una cosa che mi stimolava tantissimo, soprattutto per l’idea del cambiamento nelle abitudini che abbiamo. 

Avevo mille pensieri, era un grosso salto lasciare il mio lavoro, ma alla fine mi sono buttata e ne sono molto contenta. Da un anno a questa parte ho aperto il sito: vendo prettamente online e tutti i miei prodotti sono personalizzabili: questa è una cosa che mi piace e che penso dia valore al mio brand.” 

Elisa e l'Assorbente di ELIDB

Come viene realizzato un tuo prodotto?

“I materiali che utilizzo sono tutti certificati e di qualità: dedico molto tempo alla ricerca di prodotti che possano far star bene la pelle. 

La mia idea, sia per quanto riguarda gli assorbenti, sia per quanto riguarda gli slip lavabili, è quella di proporre diversi materiali a contatto con le parti intime e ognuno può fare la sua scelta: dalla spugna di bambù, al cotone, alla canapa, in base alle diverse esigenze. Ci sono sia materiali naturali che materiali sintetici perché anche questi ultimi possono avere dei vantaggi: lasciano la pelle più asciutta e sono più indicati, magari, per una persona che ha delle irritazioni facilmente riscontrabili. 

I materiali sono tutti bianchi perché è bene vedere il colore del proprio sangue, per far valutare eventuali problemi e poi perché il colore chiaro ha meno coloranti e meno trattamenti e quindi, secondo me, è più indicato. 

Un assorbente è composto da vari strati, in base alle dimensioni. I modelli più piccoli sono i salva slip che hanno pochi strati di assorbenza e un interno di pull, un materiale plastico che nasce e viene utilizzato per i pannolini e fa sì che non trapassi il liquido: è traspirante ma al tempo stesso impermeabile. I modelli più grandi, invece, come per esempio gli assorbenti notte plus, all’interno hanno sia la canapa, sia la spugna di bambù.

Per ogni strato faccio tutte le mie prove, ognuno ha la sua assorbenza e cambiano in base al modello. 

Assemblo i pezzi e poi li cucio con la macchina da cucire aggiungendo i bottoncini in metallo che sono senza nickel e quindi anallergici.

Quando spedisco i miei prodotti, infine, dò anche indicazioni sui tempi di lavaggio per tenere il prodotto abbastanza pulito fermo restando che il sangue comunque macchia. 

Il mio consiglio è quello di lavarli tanto la prima volta perché più si lavano più assorbono dato che con il lavaggio le fibre si rompono un pochino.”


E per quanto riguarda le fantasie dei tuoi prodotti?

“Le fantasie sono originali perché le disegno io. In questo campo sono autodidatta: utilizzo una tavoletta grafica, lavoro al computer e stampo i tessuti. 

Un aspetto che mi piace molto delle fantasie che disegno è che non ci sono i classici fiorellini o cose semplici, ma molti disegni sono ironici e parlano del nostro corpo e delle mestruazioni. Quindi sono rappresentate vulve, seni: perché voglio che si possa far vedere anche questa parte femminile del nostro corpo. 

E vedo che molte persone apprezzano.”

Realizzazione degli assorbenti ELIDB

Qual è l’idea di sostenibilità alla base del tuo brand?

“Un mio prodotto, come un assorbente o uno slip, nasce proprio per fare la differenza nella quotidianità e nella vita mestruale di una persona. Un assorbente lavabile può durare anche 5 o 6 anni e avendone una decina, se questi durano per 6 anni, quanti assorbenti usa e getta vengono risparmiati?

Questi prodotti finiranno poi nell’indifferenziata, ma avranno avuto un ciclo di vita così lungo che lo spreco sarà nettamente minore. Questo è principalmente il motivo per cui sono contenta di promuoverli e di invogliare le persone, perché è proprio una scelta sostenibile. Ovviamente però si tratta comunque di un cambiamento e di un impegno e una persona deve essere anche portata. 

Presto molta attenzione anche nei confronti del packaging. Essendo un e-commerce c’è tanto consumo di materiali di imballaggio usa e getta, quindi ho deciso di eliminare tutta la plastica e ultimamente ho introdotto anche due diversi metodi di spedizione: uno classico e l’altro in collaborazione con una start up italiana che si chiama Movopack. Si tratta di un packaging di plastica rigida che quando arriva a casa dell’acquirente se questo lo richiude, espone l’etichetta di spedizione incorporata e lo imbuca, tornerà all’azienda e poi, dopo essere stato sanificato, tornerà di nuovo a me. 

E sempre ultimamente per evitare la busta di carta ho aggiunto anche bustine fatte di cascami dei filati, che le persone possono riutilizzare in casa.”


Che cos’è il Sisters Special Club?

“Il Sisters special club è un progetto esclusivo, a numero limitato, nato insieme al mio sito. Si tratta di una sorta di abbonamento per cui apro le iscrizioni un solo giorno all’anno e l’iscrizione dura fino alla fine dell’anno successivo. Durante questo periodo arriveranno a casa delle box a sorpresa stagionali con all’interno dei miei prodotti nuovi, delle cose pensate appositamente e mi è piaciuto inserire all’interno anche il lavoro di un’altra artigiana. Oltre a queste 4 box aggiungo anche un regalo natalizio e creo un gruppo Telegram dove poterci confrontare, dove raccontare loro cosa sto facendo e se ci sono delle novità. Questo è anche un modo per conoscerci perché solitamente chi ha un e-commerce non può vedere in faccia le persone che acquistano, i miei unici approcci sono le fiere e i market. Ed è bello perché spesso mentre cucio gli ordini mi ritrovo a immaginare le persone e tramite il club, invece, ho un piccolo contatto.”

Magliette di ELIDB

È ancora un tabù parlare di mestruazioni?

“Si, in qualche modo è ancora un tabù e penso continuerà ad esserlo per un po' di tempo, nonostante in questi ultimi anni se ne sente parlare di più: sui social, in televisione e anche i giovani sono più abituati. 

È tabù parlare di sangue, ma lo è anche parlare di perdite di urina. 

Ultimamente ho fatto delle fiere e mi sono ritrovata meno in difficoltà a parlare di mestruazioni che non di perdite. 

Per quanto riguarda i tabù, ho ideato proprio a proposito una piccola linea di abbigliamento dove le fantasie rappresentano tutte messaggi di questo tipo. Vedere indossata una maglietta con i seni disegnati, per esempio, è molto raro e quindi mi piace l’idea che ci siano persone coraggiose che possono rompere il ghiaccio. E questa linea piace, non a tutti, ma piace.”


Quanto è stato difficile buttarsi nel mondo dell’artigianato?

“Per essere artigiani oggi ci vuole coraggio e ci vuole un’idea precisa, ci sono tante spese ma anche tante soddisfazioni. 

Io mi ritrovo ad avere con me stessa un rapporto molto critico ma fa parte del gioco, perché quando si fanno le cose da soli bisogna essere pronti a tutte le evenienze: bisogna essere una persona smart. 

Oggi non siamo più abituati ad aspettare e questo fa sì che quando ti arriva una cosa a casa ne hai subito bisogno di un’altra. Penso che l’artigianato insegni proprio ad aspettare e quando ricevi a casa un prodotto percepisci il valore di un oggetto che ha preso del tempo e ha aiutato a migliorare la vita di una persona che ci ha messo tutto il suo impegno.

Sarebbe bello un mondo con più artigiani.”


Pelle & Cuoio, bottega artigiana del borgo medievale di Capena
Articolo di Francesco Fravolini