Pane artigianale da preparare seguendo la tradizione, con ingredienti semplici e naturali, senza dimenticare di accendere la fantasia per realizzare prelibati dolci di ogni genere. È motivato e determinato lo staff del Forno Artigianale La Macina, a Poggio Mirteto, nel cuore della Sabina, a due passi da Roma. C’è la consapevolezza che la gastronomia eccellente richiede tempo, dedizione, cura nei particolari. Per questo motivo è rigorosamente rispettato quel giusto tempo poiché la lievitazione deve maturare lentamente. Non passa in secondo piano l’utilizzo di materie prime certificate e selezionate.
Il Forno Artigianale La Macina porta ogni giorno sulle tavole delle persone non solo pane ad alta digeribilità e gustoso ma anche focacce, pizza al taglio e pizzette che si affiancano alla panetteria tradizionale, offrendo prodotti innovativi per ogni richiesta. Il pane artigianale permette di assaporare i gusti prelibati delle ricette utilizzate per la lavorazione della gastronomia.
Ad accoglierci nella bottega artigianale c’è Halyna Polokhach, proprietaria e titolare del negozio La Macina, che racconta la sua passione per la lavorazione artigianale.
Quando nasce il Forno Artigianale La Macina?
«La bottega nasce a ottobre del 2008. Ho deciso di intraprendere questa esperienza professionale perché mi è sempre piaciuto lavorare con il pane e con i dolci, sin da quando ero bambina. A casa mi divertivo a preparare torte per matrimoni insieme a mia zia che mi insegnava diverse ricette.
A Roma ho continuato a coltivare la mia passione lavorando prima in via dei Serpenti presso una pizzeria e, subito dopo, con un pasticcere siciliano. Ed è proprio mediante queste realtà commerciali che ho avuto la possibilità di imparare e di conoscere diversi segreti della gastronomia.
Un giorno passai per caso davanti a questa bottega e vidi che vendevano l’attività economica. A quel punto decisi di provare a vivere questa nuova esperienza lavorativa e acquistai il locale. Molti amici non mi incoraggiavano a iniziare l’attività economica. A quel punto presi una decisione e fui determinata a rischiare. Oggi posso affermare senza dubbio di essere contenta perché è un’esperienza bellissima che mi diverte ogni giorno».
Che tipo di lavorazione occorre per il pane artigianale?
«Il pane realizzato in maniera artigianale richiede un lavoro particolare. Prima si impasta a mano aiutandosi leggermente con le macchine ma seguendo la lavorazione rigorosamente a mano. Ciascun filoncino si lavora con le mani e si ripone nel forno sempre con le mani. È facile comprendere che tutto il processo produttivo è realizzato grazie alla mano dell’artigiano. Noi preferiamo cuocere con il forno a legna, come si usava un tempo, perché il pane ha un altro sapore quando si mangia».
Quali altri prodotti realizzate artigianalmente?
«Recentemente abbiamo aumentato la produzione artigianale dei dolci: crostate, mignon, bignè, torte per occasioni particolari, crostate, biscotti da tè, frappe, bignè di San Giuseppe, bignè al forno. Questa varietà della nostra produzione artigianale aumenta l’offerta da proporre alle persone».
Qual è il prodotto più richiesto?
«Negli ultimi anni abbiamo realizzato diverse tipologie di pane artigianale: pane con i cereali, integrale, integrale senza lievito. Il pane più richiesto, però, è quello cotto a legna perché la gente preferisce assaporare quel gusto particolare che deriva proprio dalla cottura a legna».