Chi è celiaco, o comunque ha delle problematiche legate al consumo di glutine, sa fin troppo bene quanto mangiare fuori casa, a volte, può essere un vero e proprio incubo. Ed è per questo che L’Oasi Celiaca può essere considerato un vero e proprio paradiso e posto felice. Dalla pizza ai dolci, dai primi a secondi, dal pane ai fritti, da varietà salate ai cornetti: ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le esigenze, anche le più specifiche e particolari. L’atmosfera è poi resa ancor più genuina e familiare dalla presenza di un book crossing, Ed ecco che il laboratorio creato da Ileana Federici merita di essere raccontato e spiegato nei minimi dettagli.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Com’è nata l’idea de L’Oasi Celiaca?
Innanzitutto io faccio la cuoca da ben 35 anni. 12 anni fa ho avuto un problema oncologico, che mi ha portato ad avere allergie e intolleranze alimentari molto serie. Tra queste c’era quella al frumento e quindi ho iniziato a prepararmi delle cose da sola. I risultati, dopo le prime difficoltà e tanto studio, sono stati soddisfacenti e così ho deciso di aprire un laboratorio. L’idea era quella di condividere la mia esperienza con chi viveva i miei stessi problemi. Perché, diciamolo, la vita di chi è celiaco può essere molto scomoda. Cose che prima davo per scontate, come entrare in un bar e fare colazione, non potevo più farle. Poi c’erano poche attività gluten free e poche erano davvero sicure nella garanzia della non contaminazione. Per questo motivo ho aperto L’Oasi Celiaca. Faccio un po’ di tutto: pane, pizza, gastronomia calda e fredda, dolci da forno e monoporzione, biscotti, torte di compleanno e molto altro. Ovviamente tutto è fresco e artigianale.
Quanto era difficile, circa dieci anni fa, trovare le materie prime?
Va detto che non basta utilizzare una farina senza glutine, ma bisogna fare attenzione alle contaminazioni. Per fare un esempio, non possono prendere una farina di riso al supermercato, ma devo trovarne una che, oltre a essere buona e adatta a tutte le preparazioni, sia garantita gluten free. Sicuramente tutto questo, qualche anno fa, era più difficile. Con il passare del tempo, molte aziende si però adeguate, proponendo questo tipo di prodotto, ma anche altri, come, per esempio, gli affettati. Poi io ho scelto di fare tutto anche senza lattosio. Questo
porta a restringere il campo delle materie prime, ma per conta molto che siano buone, fresche e genuine.
Qual è il prodotto che ti dà più soddisfazione?
Ammetto di essere molto affezionata al mio pane. Innanzitutto va detto che bisogna studiare per poi riuscire ad arrivare a ottenere un prodotto buono. Ogni tipo di pane, in base alla farina con cui è fatto, ha delle caratteristiche diverse dal punto di vista della morbidezza, della croccantezza e della fragranza. Diciamo che il mio pane è frutto di studio, tempo e tante prove. Ovviamente anche la pizza deve essere appetibile. Mi ricordo che in passato questi prodotti erano immangiabili. Con il passare del tempo, sono riuscita a fare delle cose sempre più diversificate, come il pane casareccio, la ciabattina bianca, delle pagnotte multi cereali. Insomma, il pane mi ha dato molto da fare, ma anche tanta soddisfazione.
Come si è evoluto il tuo lavoro e la tua offerta nel corso degli anni?
Inizialmente pensavo di fare una classica gastronomia calda e fredda, con primi, secondi, panini farciti e cose di questo tipo, prendendo il pane fresco in un laboratorio che me lo fornisse. Stesso discorso per le torte. Insomma, l’idea era quella di avvalermi e di appoggiarmi a laboratori già esistenti. A farmi cambiare idea sono però stati i clienti, perché loro cercavano principalmente pane, pizza e dolci freschi. Quindi ora sono riuscita a diversificare la mia offerta, mantenendo sempre qualche primo, secondo e piatto pronto.
Com’è nato il connubio tra L’Oasi Celiaca e il book crossing? E come si inserisce in questo percorso il tuo libro Il celiaco mannaro?
Mi sono accorta che in questa zona mancava. Così ho deciso di dedicare un mio scaffale allo scambio di libri. Lo trovo un ottimo modo per accogliere i clienti, che magari possono scambiare due chiacchiere. Tutto questo, proprio come l’aver scritto un libro, è comunque un modo per condividere e scambiare delle esperienze, ma anche per raccontare le mie disavventure e le richieste più strampalate e divertenti.
Hai qualche obiettivo per il futuro?
Cerco sempre di trovare nuove idee e fare nuove proposte. Cerco di non fossilizzarmi. Il progetto che sto mettendo a punto è quello di preparare dei biscotti per i nostri amici a quattro zampe, preparati con ingredienti freschi,
genuini e certificati. Perché, non tutti lo sanno, ma anche loro possono avere problemi con il glutine. Il mio cane li ha provati e apprezzati.
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