A Livorno, quando si parla di cappelli artigianali di alta qualità, il nome che da quasi un secolo domina la scena è quello della Modisteria Rinaldelli. Fondata nel 1930 da Teresa Ferrini Rinaldelli, questa storica attività è diventata un punto di riferimento per chi cerca eleganza, stile e tradizione.
Oggi la modisteria è guidata con passione da Alessandra Talozzi, erede di una lunga tradizione familiare che, di madre in figlia, ha attraversato tre generazioni. Dalla storica sede di via Ricasoli all’attuale showroom in Corso Amedeo, la Modisteria Rinaldelli continua a distinguersi nella realizzazione di cappelli e acconciature su misura per donna, combinando tecniche sartoriali tramandate nel tempo con un gusto contemporaneo.
La qualità delle creazioni Rinaldelli ha varcato da tempo i confini cittadini, conquistando clienti in tutta la Toscana e oltre. Ogni cappello è un pezzo unico, espressione autentica del saper fare italiano, sinonimo di eccellenza nel panorama del Made in Italy.
Che si tratti di un evento speciale, di una cerimonia o di un accessorio che esprima personalità e stile, la Modisteria Rinaldelli rappresenta la scelta perfetta per chi cerca un cappello artigianale esclusivo a Livorno.
Qual è la storia di Modisteria Rinaldelli?
“L’attività di modisteria è stata avviata da mia nonna nel 1930 e, da lei, è passata poi a mia madre. Io sono entrata in negozio giovanissima, subito dopo il liceo. Si può dire che sono cresciuta all’interno dell’atelier e questa, di conseguenza, è l’attività della mia vita.
È un mestiere affascinante che non tutti conoscono. Lo stesso significato del termine ‘modisteria’, talvolta, non è ben chiaro: con questo, ricordo, ci riferiamo al cappello fatto a mano, e quindi completamente artigianale, per la signora”.

Quali sono i prodotti che realizza e quali materiali utilizza?
“In atelier realizzo soprattutto cappelli da indossare per eventi eleganti, come i matrimoni, o sportivi, come ad esempio quelli legati alle corse dei cavalli negli ippodromi. Mi sono specializzata ormai da anni nella creazione di fascinator, oggetti indicati per questo tipo di eventi, che realizzo nei colori desiderati dal cliente.
Si parte dalla lavorazione capillare del materiale grezzo, come, nel caso dei fascinator, il sisal, fino a riuscire, con alcuni ‘piccoli’ accorgimenti, appresi nell’arco di una vita di lavoro, ad arrivare al prodotto finito. Questo vale soprattutto per gli eventi estivi. Per ciò che concerne eventi invernali, invece, si utilizzano materiali diversi, come sete e feltri, che hanno bisogno di lavorazioni di altro tipo”.
Ci svela una chicca che possiamo trovare all’interno della sua attività riguardo la realizzazione di cappelli artigianali?
“Una chicca del mio mestiere, alla quale tengo in maniera particolare all’interno della mia modisteria, credo sia la realizzazione di fiori in seta pura. Partendo dal tessuto e dalla sua tinteggiatura, attraverso la stiratura e dei piccoli martelletti ereditati da mia nonna, riesco a crearli passo dopo passo rispondendo alle richieste del cliente.
Le dimensioni possono essere diverse e, nella realizzazione, è necessario rispettare diversi accorgimenti. In negozio si trovano poi tanti cappelli di varie tipologie realizzati con paglie o feltri, tutti rispondenti alle esigenze di un artigianato sostenibile”.
Quali sono le tecniche di lavorazione che utilizza? E quanto è importante il rapporto con il cliente?
“Le tecniche di lavorazione sono importantissime in questo lavoro, da queste dipende la buona realizzazione di un cappello artigianale. Possono consistere in una apprettatura dei materiali, nella stiratura con il vapore o nell’utilizzo delle vecchie e classiche forme di legno, ma il fulcro del mio mestiere è il rapporto capillare con la persona a cui viene dedicato l’oggetto.
Non devo limitarmi solamente all’estetica, ma anche alla sensibilità della persona che ho davanti. È ad esempio inutile insistere su un oggetto troppo estroso se capisco che poi quell’individuo non lo indosserebbe. La difficoltà è quella di riuscire a essere unici e avere questo tipo di sensibilità non solo nelle mani, ma anche in termini di approccio con la personalità del cliente”.
Quali sono i tempi di realizzazione di un prodotto e, più nello specifico, di un cappello artigianale?
“I tempi di realizzazione, per dirla con una battuta, possono andare da cinque minuti ad un mese. Questo mestiere ha infatti bisogno di tempo e, in un mondo come questo dove tutto va ormai di corsa e si cerca sempre di trovare cose già pronte all’uso, bisogna ritagliarsi un attimo per rapportarsi e confrontarsi con il cliente così da scegliere i materiali e le tecniche giuste da utilizzare.
Fortunatamente riesco a rispondere ad ogni esigenza in tempo breve, ma, ripeto, questa attività ha bisogno di lentezza: questo è ciò che, a mio modo di vedere, salverà l’artigianato. Questo, però, deve essere capito anche da parte del cliente”.
Ha qualche progetto per il futuro? Tra qualche anno dove si vede?
“Dove mi vedo tra qualche anno, sinceramente, non lo so. Io il mio mestiere lo amo tantissimo e, quando ho scelto questo fondo per svolgere la mia attività, che è diverso da quello utilizzato da mia nonna e da mia madre, l’ho fatto anche valutando gli spazi e gli ambienti a disposizione. Mi piacerebbe infatti insegnare questo mestiere alle future generazioni, anche se, va detto, in questo tipo di lavoro non si smette mai di imparare: io i miei segreti li ho imparati in sessant’anni di vita. Non si può quindi insegnare tutto, ma sarei felice se qualcuno proseguisse l’attività di modisteria realizzando cappelli a mano, magari con lo stesso amore e la stessa dedizione che ci metto io. Mi piacerebbe poi, come ho già fatto in passato, lavorare per le attrezzerie di teatro dando così il mio contributo nella realizzazione di spettacoli”.
Ad Alessandra, mentre pronuncia queste parole, brillano gli occhi. Perché il suo, più che un lavoro, è una vera e propria passione, un’arte ereditata dalla nonna e dalla madre e che, fin da giovanissima, è riuscita a rendere personale. Proprio come i cappelli prodotti all’interno della Modisteria Rinaldelli. In fondo, il segreto dell’artigianato Made in Italy che raccontiamo su Italian Bees è proprio questo: dare vita a nuovi prodotti in grado di raccontare anche l’anima di chi li ha prima pensati e poi realizzati.