Paralumi L.A.R., lavorazione artigianale per l’arredamento

Articolo di Francesco Fravolini

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Paralumi L.A.R. è un laboratorio artigianale storico situato nel cuore di Roma, a due passi da piazza di Spagna, in via del Leoncino 29, sin dal 1938. La bottega accoglie romani e turisti di passaggio quando visitano la capitale durante il soggiorno di vacanza. L’alta qualità del lavoro realizzato rigorosamente a mano, senza dimenticare l’esclusività dei prodotti, rappresentano quel valore aggiunto apprezzato negli anni da diverse personalità.

Non passa in secondo piano la presenza storica di paralumi realizzati nella bottega: alcuni prodotti arredano i più importanti palazzi romani. Gli artigiani Antonello e Fabrizio realizzano paralumi adottando ogni tipo di lavorazione, dagli antichi paralumi in pergamena cucita, ai plissè, passando per i classici foderati in stoffa. Sono oggetti unici e decisamente originali perché completano l’arredamento di un’abitazione, conferendo all’ambiente quella particolare personalità.

Ad accoglierci nella bottega c’è Antonello Gualdani mentre il cugino Fabrizio Gualdani è impegnato nel laboratorio, al primo piano del negozio. Ed è proprio con Antonello che vogliamo conoscere il mondo dei paralumi, per comprendere il valore artigianale della lavorazione a beneficio dell’arredamento.

Quando nasce il laboratorio artigianale?

La bottega nasce nel 1938 su iniziativa di nostro nonno e, insieme al fratello, all’epoca avevano un’altra bottega di un altro genere: facevano gli astucci per i gioielli. La leggenda racconta che realizzavano questi astucci per i gioiellieri più famosi della zona. Quando quel mercato si abbassò in termine di numeri decisero di cambiare attività scegliendo di realizzare i paralumi. Questa nuova attività iniziò a via Belsiana, sempre a Roma, in un piccolo laboratorio che poi lasciarono nel 1959. A quel punto si trasferirono in questa bottega di via del Leoncino 29 dove siamo attualmente e iniziarono a realizzare paralumi in questo laboratorio che è il più antico di Roma. Sulla nostra licenza è ancora scritto “astucciari”, proprio a ricordo dell’origine della manualità.

Che lavorazione adottate per realizzare i paralumi?

Facciamo i telai, costruiamo le barre di ferro, realizziamo le strutture, cuciamo, incolliamo, usiamo ancora la pergamena. Questa lavorazione ci conduce a lavorare sulle forme e sui materiali. I prodotti della bottega sono paralumi e post in pergamena dove disegniamo sul materiale e, in un secondo momento, andiamo ad aggiuntare al fine di realizzare il telaio.

Quando invece dobbiamo cucire la lavorazione è opposta: realizziamo prima il telaio, la base della forma che può essere tonda oppure quadrata (attualmente si scelgono anche le forme mischiate), e subito dopo si procede con il tessuto e, a seconda del tessuto, viene cucita.

C’è un prodotto più richiesto?

Dipende un po’ dalle mode del momento. Negli anni ’60 i miei genitori realizzavano un certo tipo di paralume e questa tipologia di paralume durò fino agli anni ’70. Quando siamo arrivati noi, io e mio cugino, nei primi anni ’80 ed eravamo ancora ragazzi abbiamo seguito anche noi il trend dell’arredamento di quell’epoca. In questo momento storico sono richiesti i paralumi cilindrici, alcuni periodi i paralumi piccoli, in altri momenti quelli più grandi. In realtà un particolare prodotto più richiesto non c’è perché tutto cambia a seconda della moda del momento.

Qual è il valore aggiunto di un paralume nell’arredamento?

La risposta a questa domanda sarebbe stata più precisa se avessi studiato architettura. Perché architettura? Perché in quella facoltà insegnano che la luce artificiale all’interno di un appartamento è il 30% del valore della stessa abitazione. Il paralume, secondo me, in particolare le luci basse al contrario delle luci moderne che sono attualmente di moda, conferiscono molto più calore, personalità, specialmente quelli come i nostri realizzati interamente a mano oppure altri prodotti come i divani: garantiscono un risultato molto più piacevole all’arredamento di un appartamento.

Qualche aneddoto sulla bottega?

Nel Dopoguerra mio nonno con i figli cominciavano a lavorare per il cinema con Visconti, mentre negli anni ’60 con il teatro come il Sistina e anche con la televisione. Che all’epoca, quelle che oggi chiamiamo fiction, erano i famosi teleromanzi e avevano un arredamento molto curato e molto attento fin nei minimi particolari sia sui mobili, sia sulle lampade.

Proseguendo nel tempo abbiamo realizzato molti oggetti per i palazzi romani, quelli nobiliari, quelli istituzionali come recentemente Palazzo Chigi e qualche anno fa il Quirinale e il Senato. Tanti anni fa abbiamo prodotto oggetti anche per il Vaticano. Siamo stati anche fortunati a servire queste realtà prestigiose che comunque hanno mostrato fiducia nel nostro lavoro artigianale, aumentando il bagaglio culturale della bottega.


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