Azienda Vinicola Casanova Vigna e Vino: dove la salsedine accarezza la vite.

Articolo di  Andrea Gonnelli

Le nostre Api sono tornate a Finale Ligure in provincia di Savona, precisamente nelle campagne di  Finalborgo, splendido paese di stampo medievale, circondato da alti picchi di rocce bianche, dove  l'agricoltura e la viticoltura di nicchia, rappresentano un vero e proprio fiore all'occhiello. Oggi andiamo alla scoperta dell'Azienda Vinicola Casanova Vigna e Vino, con le coltivazioni di viti a terrazzamenti che abbelliscono ulteriormente il paesaggio. 

 Ad attenderci troviamo il signor Vincenzo Comelli, che con grande passione, dedizione e  competenza porta avanti quest'attività, legata all'amore per il vino, per il territorio e per le sue  antiche tradizioni. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube: 



Buongiorno signor Vincenzo come nasce la sua attività? 

Buongiorno a tutti sono Vincenzo Comelli, uno dei due soci fondatori dell'Azienda Vinicola  Casanova Vigna e Vino, specializzato in viticoltura ed enologia; nei primi anni Ottanta con  l'enologo Casanova Giacomo abbiamo iniziato quest'attività. 

L'azienda è nata per la nostra grande passione per il vino, per circa quarant'anni siamo stati soli io e  Giacomo, in quest'ultimo periodo, a causa dell'età che avanza, è subentrato un nuovo socio Manuel  Ghezzo. 



Quali vini vengono prodotti in azienda? 

Nel nostro vigneto, quando è partita quest'attività, avevamo centoventi tipologie di uva, in seguito  abbiamo uniformato il nostro lavoro, espiantando tutte le varietà che non erano previste nei  disciplinari e puntando la nostra produzione sul Vermentino, che è il vino tipico della nostra  azienda, insieme alla Lumassina, vino autoctono del finalese e del savonese. Inizialmente la nostra produzione era molto limitata, col mio socio Giacomo, abbiamo deciso di  espanderla, iniziando a produrre vini come il Pigato, il Rossese e la Granaccia, un vino rosso nato a  Quiliano sempre qui nel savonese, un prodotto di alta qualità che sta prendendo sempre più piede  nel campo dell'enologia. 

Come avviene la vostra produzione? 

La nostra filosofia aziendale si basa su produzione di monovitigni. 

 In un primo momento producevamo esclusivamente blend, ovvero miscele di uva ed i nostri vini  erano un buon nostralino bianco, rosso e rosato.  

Negli anni ottanta la Liguria era la Cenerentola del panorama enologico nazionale. Il 1989  rappresenta il vero anno di svolta in quanto è nata la Doc Riviera Ligure di Ponente. Con questa nuova forma di commercializzazione e in base alle nostre competenze abbiamo  sviluppato una produzione di monovitigni soprattutto Vermentino, Rossese e Pigato, che sono  diventati i classici vini della Riviera Ligure di Ponente. 

 In un secondo tempo è avvenuta un' ulteriore certificazione dei vini liguri, indicazione geografica  protetta, per due prodotti molto importanti la Lumassina e la Granaccia. 

La nostra attività lavora nel massimo rispetto dell'ambiente, abbiamo deciso di non usare concimi e  diserbanti. Utilizziamo nelle prime fasi della vigna due o tre trattamenti a base di fitofarmaci, dopo  di che passiamo a trattamenti coprenti con rame e zolfo. 

Il biologico è molto importante ed interessante, ma non è coerente con la nostra impresa, volta a  produrre vini di buona resa e qualità.

Qual'è il vino che vi ha dato più soddisfazione? 

Un vino che ci ha dato molta soddisfazione è il Vermentino, un prodotto ligure di grande vocazione  per i territori di Finale Ligure, Diano Marina e Pietra Ligure.  

Questo vino ha ottenuto diversi premi, per esempio lo scorso anno abbiamo ricevuto la medaglia  d'argento.  

Oggi la nostra azienda punta molto anche su un altro vino il Granaccia, nato da una mia esperienza  nel territorio di Quiliano, paese di origine contadina nell'entroterra savonese, è un rosso di grande  personalità e futuro. Quest'eccellenza nasce dal vitigno Alicante. Il nome Granaccia deriva dal  francese Granache, per indicare questo vitigno di origine spagnola. 

Qual'è il vino che rappresenta al meglio questo territorio? 

Tra i nostri vini, molto importante è la Lumassina Igp, è un bianco esclusivo di questo territorio, è  un prodotto molto valido, ha una buonissima acidità, quando lo si gusta rimane in bocca una  piacevole nota vegetale leggermente acida. 

La Liguria è una regione splendida, ma il suo territorio è complesso pieno di criticità, produrre vino  di qualità per voi rappresenta un' ulteriore gratifica e soddisfazione? 

I vini liguri sono molto apprezzati perché sono estremamente interessanti e particolari, stanno  scalando il mercato dell'enologia, ma produrli in questa regione è molto difficile, vista l'orografia  del territorio, abbiamo il mare, le colline sono immediatamente a ridosso della costa, lo spazio è  veramente poco e ristretto. 

In Liguria abbiamo le cosiddette fasce o terrazze sui versanti delle colline, ovvero appezzamenti di  terreno che giacciono su muretti a secco in pietra.  

In un ambiente così impervio è veramente difficile lavorare con macchine utensili di grandi  dimensioni, quindi il grosso del lavoro è pressoché manuale e la fatica è tanta, ma i produttori di  vino liguri sono spinti da una forte passione e dedizione per questo meraviglioso territorio. 

I vostri vini con quali piatti possono essere abbinati? 

La Liguria nel panorama enologico viene vista come una terra di vini bianchi come il Pigato e il  Vermentino, ottimi vini che possono essere accompagnati ad antipasti, primi e secondi di pesce.  In campo di abbinamenti mi piace citare la Lumassina, un vino rustico che si abbina moltissimo con i fritti, soprattutto con quelli liguri, pensiamo ai caratteristici ripieni di verdure: melanzane,  peperoni, cipolle e zucchine; ma anche con frittate e si sposa perfettamente col fritto di pesce  azzurro. 

A chi si rivolge quest'azienda? 

I nostri clienti sono soprattutto privati che amano venire qui in azienda per degustare il vino ed  acquistarlo. 

Non dobbiamo però dimenticare i ristoranti, i bar, i locali, negli ultimi dieci anni i vini liguri sono  diventati veramente appetibili e molto richiesti dal mondo della ristorazione.



Quali sono i vostri progetti futuri? 

Il futuro è nelle mani dei nuovi soci, in questo caso di Manuel, il nostro giovane socio e di chi verrà, io e Giacomo che siamo i soci fondatori ormai siamo sul viale del tramonto, gli anni avanzano e la  fatica non è più tollerabile.  

Il nostro futuro si basa sulla caratterizzazione dei nostri prodotti, vogliamo effettuare una  vinificazione prodotta da una macerazione di 24/36 ore, potrà essere a bassa temperatura, ma anche  a temperatura ambiente non troppo elevata. 

Noi vogliamo valorizzare i nostri vini tramite un importante tassello della nostra attività, ovvero la  degustazione in vigna; desideriamo che le persone conoscano il nostro ambiente, il nostro territorio  dove abbiamo il mare, la collina e soprattutto la vigna. 

L'Azienda Vinicola Casanova Vigna e Vino rappresenta l'essenza della Liguria: bellezza, semplicità e genuinità. Questa realtà favorisce la conservazione di uno splendido territorio con il suo lavoro  costante e permette alle persone di conoscere unicità paesaggistiche, storiche ed  enogastronomiche.







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