Borse Miatto: opere d’arte artigianali a pochi passi da Venezia

Articolo di Alberto Sanavia

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Da quasi cinquant’anni anni Francesco Miatto e la moglie Marilena Potente producono e vendono borse uniche in materiali pregiati. Ogni borsa nasce da un’idea originale, realizzata in esemplari unici, firmati e numerati. Questi sono garantiti per l’originalità, la qualità dei materiali e la lavorazione esclusivamente artigianale. I materiali pregiati sono da sempre il segno distintivo delle creazioni Miatto: pitone, coccodrillo, struzzo, lucertola e galuchat che, uniti a pregiate fodere, vanno a formare un prodotto esclusivo. Altri materiali come il vitello, il cervo, la capra, il camoscio e il cavallino, sono spesso resi unici da stampe personalizzate. 

Francesco e Marilena sono coppia nella vita e nel lavoro, reso unico da una passione sempre più rara per il proprio mestiere. In un’epoca in cui tutto si può trovare in serie e sul web, la famiglia Miatto vende i propri prodotti esclusivamente nel negozio di via Carducci a Mestre. 

Mentre Francesco crea le sue opere in laboratorio, Marilena si occupa della clientela, che trova in questo esercizio commerciale un punto di riferimento e – soprattutto – l’aria di casa. Per chi visita Venezia, un passaggio nella boutique di Mestre è d’obbligo. 


Marilena, quando e come nasce la vostra attività? 

Mio marito iniziò a soli 14 anni a creare prodotti in pelle. Per un periodo lavorò come dipendente e nel 1976 si mise in proprio. Io abbandonai la mia occupazione e cominciammo a produrre insieme da casa. Dal 1982 partecipammo a sfilate organizzate dal Casinò del Lido di Venezia in occasione del premio internazionale “Visione Moda Costume”. Nel 1983 facemmo il grande passo, aprendo il nostro negozio inizialmente in via Cappuccina a Mestre. Nel 1984 raggiungemmo il jet-set della costa francese e Cannes diventò un altro trampolino di lancio. 




Cosa accadde da quel momento? 

Iniziammo le nostre relazioni col Giappone, cominciando ad esportare le creazioni e trovando sempre maggiore interesse da parte dei clienti nipponici. Nel 1997 Francesco fu premiato dall’associazione artigiani di Mestre, aprimmo il nuovo negozio nella centrale via Carducci e partecipammo alla fiera dell’artigianato italiano nei grandi magazzini Takashimaya a Tokyo e Yokohama in Giappone. Sono molte le fiere internazionali a cui abbiamo partecipato e nel 1998 Francesco ricevette il premio “Una vita – un lavoro” da parte del Rotary Club di Venezia-Mestre come riconoscimento per l’attività professionale, artistica e commerciale. 


Come nasce una borsa e quali sono i punti di forza? 

Disegniamo lo schizzo e alla realizzazione dello stampo, che servirà per capire proporzioni e forme definitive, oltre che per tagliare un primo campione in pelle. Da lì mettiamo a punto la forma, scegliamo il materiale, le fodere e la minuteria metallica. Se il primo pezzo non è perfetto, non entra in produzione. Questo perché un modello Miatto non deve essere solo fashion, ma deve durare oltre la moda e i trends del momento. Tutte le fasi di lavoro sono esclusivamente realizzate a mano e garantiamo un servizio di assistenza post-vendita che è un ulteriore punto di forza. Questo ci ha consentito di fidelizzare la clientela negli anni. 




Qual è la vostra più grande soddisfazione? 

Essere un punto di riferimento, vedere la felicità dei clienti nell’acquisto di una vera e propria opera d’arte che diventa tale perché si tratta di un pezzo unico, che si distingue da tutti gli altri. Siamo partiti da una gavetta durissima, attraversando gli anni e lavorando giorno per giorno. 


Se dovesse dare un consiglio ai giovani, quale darebbe loro? 

Lavorare sempre con umiltà, mettersi in gioco e non accontentarsi mai. I propri limiti possono essere superati, ma serve tanta passione, predisposizione e pazienza. L’artigianato italiano è unico al mondo e sarebbe bello che i giovani portassero avanti questa tradizione.

OGM? Sì, grazie!!
Articolo di Patrizia Zanetti