Il cestino di pane: creativo, buono da mangiare e plastic free

Articolo di Sonia Bonvini

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Il cammino de Il cestino di pane inizia dal comparto della ristorazione dove due soci, nel lontano 2013, decidono di avviare una start up davvero “Unica” nel suo genere. Principalmente nata dall'esigenza di creare qualcosa di diverso, sia per il settore ristorativo che per quello privato, il focus, poi, si è subito spostato sulla lotta alla plastica e all’inquinamento ambientale.


Da subito l’idea si è rivelata vincente, perfetta sia per il settore HO.RE.CA che per la GDO. La totale assenza di estratti animali e la quasi assenza di sale e lieviti, permette l’utilizzo dei cestini di pane in svariati settori culinari, dal caldo al freddo, dal dolce al salato e, inoltre, sono riscaldabili al microonde.


L’azienda risulta quindi già al passo con le nuove linee guide di responsabilità ambientale e sviluppo sostenibile. Qualità, ecologia, prodotti biodegradabili, nessuno spreco oltre a una piacevole linea estetica e di gusto. Con Unica, il cestino di pane, il pane non è più solo un dettaglio ma si trasforma in idea innovativa, capace di cambiare l’esperienza a tavola. 


La convivialità del pane si rinnova col giusto mix d'innovazione e rispetto per l’ambiente, creando così uno scenografico cestino che ha una fase lavorativa rigorosamente controllata. Piatti, coppette, insalatiere, bicchieri, posate o cannucce totalmente eco friendly e versatili, che costituiscono l’alternativa giusta al devastante problema della plastica. 


Il cestino di pane è un nuovo modo di scoprire e raccontare il cibo con creatività, ma è anche un grande alleato capace d'influire per ridurre l'impatto ambientale dei prodotti monouso. Scopriamo insieme a uno dei due soci, nella sede di Segrate (MI), questo innovativo prodotto alleato della natura.


Come è nata l’idea del cestino di pane?

L’idea di start up nasce nel 2013 da un’idea mia e del mio socio. Insieme avevamo un ristorante, e spesso e volentieri facevamo dei piatti di pesce sotto cui mettevamo una pasta di pane. Alla fine i clienti la mangiavano e noi ci siamo detti ma perché non utilizzare dei piatti di pane così, in modo tale da andare incontro al gusto dei clienti ma anche alla sostenibilità ambientale? Ci abbiamo messo un paio d’anni per far nascere questo progetto e alla fine ci siamo riusciti. Sono nati così una serie di prodotti che vanno a eliminare il concetto dei piatti, bicchieri, posate e tutto ciò che è plastica utilizzata nel settore Horeca.


Oggi abbiamo disponibili quattro modelli di cestini di pane, utilizzabili come contenitori per insalate, aperitivi, antipasti oppure anche il gelato, la cioccolata calda ma anche primi piatti o secondi piatti caldi.


I nostri cestini di pane si possono riscaldare in forno a microonde e così abbiamo creato un vero e proprio sostituto del piatto o contenitore di ceramica o plastica che distribuiamo nel settore della ristorazione. 


Questo diciamo è stato il progetto iniziale, poi a questo abbiamo associato altri prodotti monouso, perché ci sentivamo quasi in obbligo di andare a combattere il problema della plastica, come la linea per antipasti, la linea bicchieri per caffè, le posate, la linea finger food sino ad arrivare alle cannucce commestibili che si possono mangiare, disponibili in sette gusti. Prodotti senza plastica che possono essere smaltiti nell’umido, questo è il fattore più importante.


Posate e basi per finger food in pane


La vostra è un'impresa sostenibile in grado di produrre valore per la collettività, ci spiega perché?

Diciamo che con i nostri prodotti abbiamo superato il discorso non solo dell’utilizzo della plastica, ma anche del compostabile. Infatti il compostabile non si sa dove smaltirlo, nella plastica non va bene, nell’umido nemmeno, quindi ci vorrebbe una ricicleria apposita per il compostabile ma nessuno la fa, e allora va superato il problema.


Noi siamo l’unica azienda in Europa ad avere tutta la gamma prodotti monouso e commestibile, e nel nostro processo stiamo cercando di coinvolgere quanti più ristoratori possibile. Con l’arrivo dell’estate e il coinvolgimento degli stabilimenti balneari, siamo davvero ben accetti perché andiamo a sostituire cannucce, bicchieri e posate in plastica favorendo il processo di sostenibilità e plastic free in prossimità del mare.


Il prodotto piace ai consumatori, che riscontro avete avuto in termini di utilizzo? 

Il nostro è un prodotto che piace un po’ a tutti, sono prodotti creativi, gradevoli, sostenibili ed esteticamente belli; poi c’è chi da subito accetta l’idea di sostituire i contenitori per gli alimenti in plastica e chi invece, per un discorso economico, magari ci pensa un po’ di più prima di acquistarli. 


Il nostro non è un prodotto estremamente caro, ma ovviamente non lo si può paragonare al costo di un piatto di plastica: è scenografico, adatto quindi a situazioni particolari come eventi, matrimoni ma soprattutto sostenibile, ecologico e si può mangiare tutto, senza gettare nulla volendo.


Qual è il prodotto di punta dell’azienda e come viene utilizzato?

La gamma sono i cestini di pane, il prodotto principale su cui si basa la maggior parte della nostra produzione. È un prodotto che va bene per tutti, naturale e classificato ḥalāl, quindi multietnico e privo di grassi di origine animale: può essere utilizzato da tutti, come da Vegetariani, Vegani e persone intolleranti al latte e all’uovo. 


Il Cestino di Pane è un prodotto completamente artigianale, composto in gran parte da farina di frumento e poi sottoposto varie fasi di cottura per garantirne la giusta resistenza. Viene veramente utilizzato in tanti modi, dai piatti freddi a quelli caldi, quindi viene acquistato in ogni stagione. Va anche ad eliminare il discorso del pane, è un prodotto molto pulito, senza enzimi particolari.


Il Cestino di Pane in vari gusti


Signor Cocuzza ci racconta qualcosa sulle materie prime utilizzate e il processo di produzione?

Il cestino di pan nasce da una base di farina e acqua, è il nostro processo di lavorazione che è segreto, perché una cialda così sottile per poter contenere un piatto anche bollente come una zuppa o una cioccolata calda, deve avere un processo di lavorazione particolare. 


Ed è una tecnica che abbiamo creato in aggiunta alla forma, ossia una serie di angolature che mantengono il prodotto più stabile. In questo modo se nel cestino di pane vogliamo mettere una zuppa calda, passano almeno 40 minuti prima che si ammorbidisca la base e si presume che in questo arco di tempo una persona abbia già mangiato.


Quali sono le fasi di lavorazione del prodotto?

Nella sede di Unica di Segrate avviene solo la trasformazione della cialda in cestino, la cialda base vera e propria la facciamo in un altro laboratorio, perché il processo d'impasto e creazione necessita di macchinari grandi ma soprattutto lunghi, quindi per una questione di spazi non possiamo effettuare tutta la fase di lavorazione in una unica struttura. 


Per esempio, per fare i prodotti di pane come le posate, per dare una consistenza e certa resistenza a un cucchiaio commestibile, in modo tale che si possa usare anche con un piatto caldo, abbiamo bisogna di farine particolari, ossia farine antiche come la biada, il solgo, che noi poi lavoriamo fino a ottenere un disco di pasta di varie dimensioni e misure a cui noi, in seguito, diamo una doppia cottura. 


Nella prima fase di cottura diamo consistenza e forma al prodotto. Poi, una volta sfornato, viene messo in una zona di raffreddamento dove viene canalizzata l’aria dall’esterno e il prodotto si raffredda a temperatura ambiente. In seguito, il prodotto raffreddato viene infornato nuovamente per dargli la doratura e l’essiccazione giusta. È un processo molto lungo e artigianale, che viene fatto esclusivamente a mano senza l’utilizzo di macchinari o robot perché altrimenti, si rischierebbe di rompere la cialda. Il risultato finale è un prodotto molto malleabile. 


I 5 gusti del cestino di pane


Qual è la struttura di distribuzione prodotti, avete anche la vendita online?

Attualmente stiamo completando la struttura di distribuzione italiana, perché appena nati siamo stati assorbiti come lavoro di produzione da McDonald's per alcuni anni, per cui non abbiamo potuto sviluppare in toto la rete vendita. Poi con McDonald's, per motivi di logistica, abbiamo iniziato a diminuire il lavoro e adesso stiamo sviluppando la distribuzione in Italia. Tuttavia abbiamo anche molte richieste dall’estero, dalla Germania, dalla Francia, dalla Croazia, ci stanno contattando in molti dall’Europa.


Abbiamo la vendita online anche su Marketplace Internazionale, come Alibaba e siamo presenti su Amazon, ma è possibile acquistare anche sul nostro sito. L’acquisto lo possono fare sia le aziende che i privati e abbiamo prodotti anche nella grande distribuzione che contengono un minimo di cialde perfette anche per l’utilizzo a casa e in eventi privati. Il cestino di pane è un prodotto disidratato dall’acqua quindi può essere facilmente trasportato, anche a meno 20° o 30°. 


Nuovi prodotti nati nella linea?

Ultima novità è la cannuccia commestibile biodegradabile e gluten free. Come azienda siamo sempre in prima linea nella lotta alla plastica. In pochi anni, oltre alla creazione di prodotti compostabili/biodegradabili al 100%, abbiamo stretto accordi con gruppi in linea con le nostre stesse politiche eco sostenibili e a basso impatto ambientale.


La cannuccia è a base di zucchero, acqua, amido di mais e aromi naturali, non rilascia gusto sulle labbra e non altera il sapore di un drink ma soprattutto aiuta il nostro Mare!

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