Le api di Italian Bees sono tornate al Sassello, antico borgo adagiato su un altopiano fra i rilievi appenninici a cavallo fra il Piemonte e la Liguria. Qui sono presenti diverse storiche attività da far conoscere, come l'antico mulino del Sassello, fondato nel 1830, dove da centonovantatré anni produce farine di qualità, di generazione in generazione.
Appena arrivati al mulino si ha la sensazione di fare un viaggio nel tempo, la ruota ad acqua ancora perfettamente funzionante è la custode dell'autenticità del luogo e la principale forza motrice del mulino.
Oggi conosciamo Diego, titolare e ultimo mugnaio della famiglia.
Ciao Diego, raccontaci un po' la tua storia
Il mulino è del 1830, in un primo momento era a gestione comunale, gestito interamente dal comune di Sassello, poi è subentrata la mia famiglia e da ben cinque generazioni portiamo avanti questa attività.
Questo luogo è quasi unico nel suo genere: la forza motrice è quasi esclusivamente ad acqua e la macina è ancora a pietra. La produzione avviene grazie ad un gruppo di macine una sovrapposta all'altra che girano, facendo passare al proprio interno i cereali che vengono triturati creando così la farina.
É stato difficile mantenere in piedi quest'attività così antica, con l'avvento della modernità e della globalizzazione?
Il mulino negli anni settanta e ottanta perse appetibilità a causa dell'industrializzazione di massa e della richiesta di farine bianche più raffinate, prodotte utilizzando una produzione a cilindro e non a pietra, perdendo però l'autenticità e la genuinità tramandata di generazione in generazione.
In questi ultimi anni è ritornata la scoperta di sapori antichi e gustosi, come le farine artigianali macinate a pietra.
Diego, qual è la vostra linea di prodotti?
Un tempo, macinavamo molto per terzi, oggi un po' meno. Attualmente il grosso della produzione è la vendita al dettaglio.
Le farine da noi prodotte sono: farina di grano tenero, farine di farro, segale e mais. Le materie prime da noi usate sono tutte a km 0, infatti i nostri cereali sono in prevalenza coltivati al Sassello e nelle aree limitrofe. La nostra clientela ci conosce per questo. I nostri clienti sono le massaie, le famiglie, ci conoscono da generazioni. Abbiamo una clientela anche di forni e ristoranti di classe che vogliono utilizzare prodotti genuini di qualità e tradizione.
Producete anche i distillati?
Sì, da qualche anno abbiamo intrapreso la produzione di distillati. Il tutto nasce quasi come un'idea, una sorta di hobby, poi intorno al 2012 ho trasformato quello che era un passatempo in un lavoro. Ho studiato molto all'estero in Sud Africa, Irlanda e negli Stati Uniti d'America, apprendendo le tecniche più complesse per produrre bevande alcoliche di pregio.
Il nostro distillato nasce dai grani locali, dalla nostra farina, dalla nostra terra: si chiama Moonshine, uscito puro direttamente dall'alambicco è un New Make. Questo prodotto se conservato in botti, fra due anni e mezzo potrà essere chiamato whisky. E' anche molto versatile, può essere consumato singolarmente o miscelato con altri drink.
Diego, hai progetti per il futuro?
La cosa fondamentale per il futuro è mantenere alto il livello, l'asticella della qualità deve essere sempre al top. In riferimento al Moonshine è un prodotto in divenire, è previsto un affinamento al Chinotto di Savona e alla birra del Sassello.