La clinica della scarpa: Scarpe fatte a mano dal 1918

Articolo di Silvia Vignati

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La Clinica della scarpa, situata a Legnano,  è gestita dal calzolaio Angelo Bocchieri che ha dedicato a questo mestiere la sua vita. La passione per la lavorazione della pelle e del cuoio è ancora forte in Angelo e traspare nelle sue scarpe artigianali uniche.


Chi è Angelo Bocchieri de La Clinica della scarpa?

“Buongiorno a tutti, mi chiamo Angelo Bocchieri de La Clinica della Scarpa, sono un calzolaio, ho 55 anni, gestisco questo mestiere dal 1997. Faccio parte di una famiglia di calzolai: mio nonno era un calzolaio, mio papà era un calzolaio e mia mamma era un’orlatrice. Mi sono appassionato a questo lavoro fin da quando ero ragazzo. Ho fatto una scuola di tecnico calzaturiero di tre anni e ho fatto la mia esperienza in vari calzaturifici e presso vari maestri calzolai. Cosa posso dire? E’ il mio lavoro, mi piace farlo e ci metto l’anima e il cuore”.

Laboratorio de La clinica della scarpa

Cosa vuol dire realizzare una scarpa fatta a mano?

“Vuol dire realizzare un pezzo unico, di grande pregio, vuol dire disegnare la scarpa, tagliarla, realizzare il modello, montarla e fare un finissaggio al meglio delle possibilità. Questa, per esempio, è una scarpa con la lavorazione Goodyear, che ha partecipato a un concorso in Germania nel 2023, in cui ho preso una medaglia d’oro e un “Trofeo per l’eccellenza artigiana italiana”. La lavorazione Goodyear è una lavorazione particolare, che comprende la cucitura della tomaia, col guardolo e la soletta, è una lavorazione molto pregiata e viene impiegata nelle scarpe di lusso. Questa invece è una lavorazione Blake, sempre una lavorazione ottima ma meno pregiata della Goodyear. Realizzo diversi tipo di scarpe qui a La Clinica della Scarpa, dai sandali ai mocassini, con intarsi in coccodrillo, realizziamo anche polacchini, mocassini tubolari, scarpe molto flessibili tutte cucite a mano. Faccio anche delle ballerine, da donna, queste sono in vero tartan scozzese con le puntine di vernice, realizzo anche sandali”.


Ci mostra un momento del suo lavoro qui a La Clinica della Scarpa?

“In questo momento stiamo tagliando la tomaia di una ballerina. Per prima cosa viene tagliato il pezzo di pelle, con il modello. Questo intervento servirà poi all’orlatrice, per mettere insieme i pezzi della tomaia. In questo caso deve essere molto preciso il taglio, senza imperfezioni”.


Lei ama misurarsi con colleghi calzolai di tutto il mondo

“Ho partecipato a diverse competizioni internazionali, sia di riparazione calzature, sia di creazione calzature su misura nuove. Ad esempio questo è un paio di scarpe realizzate da mio papà 50 anni fa: la scarpa destra è l’originale, la sinistra è quella riparata. Ho vinto la medaglia d’oro, in una competizione dedicata alle riparazioni, svoltasi in Olanda nel 2020. Il polacchino lavorazione Goodyear, tutto cucito a mano, che mi è valso la medaglia d’oro a Wiesbaden (Germania) e anche il “Trofeo eccellenza artigiana italiana” nel 2023. Faccio queste competizioni anche per confrontarmi con altri calzolai che mi aiutano a crescere nella mia attività qui a La Clinica della Scarpa. Questa è una scarpa pezzo unico realizzato a mano in vitello tamponato a mano con intarsi in patchwork di coccodrillo, lavorazione Goodyear e anche in questo caso ho vinto una medaglia d’oro in Olanda nel 2020. Questo è un polacchino particolare, sempre lavorazione Goodyear, nato da un’idea “fantastica”, realizzato con puntine e diversi riporti in coccodrillo, una suola carrarmato, tutto cucito a mano. Con quelle ho vinto una medaglia d’oro in Olanda nel gennaio 2024. Queste competizioni mi aiutano a crescere professionalmente, a confrontarmi con altre persone”.

Angelo Bocchieri

Quando parla del suo lavoro, lei usa talvolta il noi, forse perché si sente parte di una storia che è proseguita di padre in figlio, di generazione in generazione e che vuole tramandare, non è così?

“In questa bottega La Clinica della Scarpa noi portiamo avanti la tradizione calzaturiera di famiglia. Questo, come potete vedere, è mio nonno, è una fotografia del 1958. Mio nonno ha iniziato l’attività nel 1918 in Sicilia e ha continuato fino ai primi Anni Settanta. Era una grande maestro calzolaio, e abbiamo ereditato le sue arti. Questo è mio padre, anche lui maestro calzolaio, fino a qualche anno fa esercitava l’attività di scarpe su misura e adesso ci sono io che porto avanti questa tradizione, questa arte. I miei progetti per il futuro sono ampliare la mia rete di vendita, magari anche con l’e-commerce, ma il mio progetto più importante, quello che vorrei realizzare, è trovare qualcuno a cui trasmettere la mia grande passione”.


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