Manifatture Sonore Di Andrea Stanzione Liutaio

Articolo di Sonia Teti

L’antenata della chitarra è la cetra greca, ma uno strumento simile alla chitarra venne ritrovato addirittura 3500 anni fa nella tomba egizia di Har-Mose Sen-Mut. Sappiamo esserne passati di somiglianti anche dalla Persia, dall’epoca barocca e da quella medievale, fino a che è arrivata la chitarra a 6 corde in Spagna, a Malaga e Siviglia.

Proprio in Spagna, ad Almeria, grazie ai progetti di Antonio de Torres (1817-1892), veniva creato il prototipo della chitarra classica moderna: da allora la tavola armonica diventa più grande, dispone di un ponticello nella parte più larga, con sotto raggi simmetrici, e di catene trasversali sopra e sotto alla buca. Torres inoltre stabilisce le misure del manico e della tastiera.

Andrea Stanzione, in arte Brugola, liutaio professionista di Milano, si ispira proprio alle conoscenze culturali spagnole per realizzare le proprie chitarre classiche artigianali e non fa nessuno sforzo a raccontarci i dettagli dei molteplici materiali possibili e dei metodi costruttivi, di cui ha grande esperienza. Vende in tutto il mondo e anche per questo è richiesto da svariati giornalisti. Ha partecipato a Expo2023 e ad Expo2024, lo si può trovare sul sito Manifatture Sonore di Andrea Stanzione Liutaio e sui corrispondenti canali Youtube, Instagram e Facebook. Nonostante la fama ti apre la porta in modo gentile e tranquillo e dimostra di bilanciare l’ascolto attento del cliente alle proprie esperienze e alle ispirazioni creative. Se qualcuno volesse dare informazioni “fuori dal coro” a proposito di questo Liutaio non ci riuscirebbe. A voi la riprova tramite la lettura di questa intervista, da leggere per intero, tutta d’un fiato, visto il tenore coinvolgente delle sue risposte.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube: 


Elettricista, falegname e, dopo aver seguito per quattro anni la Scuola Civica di Liuteria di Milano, finalmente liutaio. Poi c'era stata la collaborazione dal 2009 con Enrico Bottelli, liutaio famoso nella scena milanese. Ed infine la Bottega in proprio a Villapizzone, dove ti troviamo ancora oggi. Quali sono gli insegnamenti più significativi appresi alla Scuola e quali durante la collaborazione? 

Di significative durante la Scuola Civica di Liuteria ho appreso le basi, le fondamenta della costruzione della chitarra in generale e nello specifico della chitarra classica, dalla quale si inizia  già il primo anno. Come è immaginabile, nella Scuola non ci si dedica a tempo pieno alla costruzione, sia perché non si può stare 8 ore a scuola sia perché ci sono anche altre materie di Liuteria fondamentali, quindi non si può imparare tutto a scuola, però si comincia ad avere confidenza col legno, con le attrezzature e successivamente coi primi progetti costruttivi.

Quando si entra nel mondo del lavoro, si entra a bottega da un altro Liutaio per imparare il suo metodo, che può essere diverso da quello di un altro Liutaio. Da lui si impara altro, si va sempre di più nello specifico, è una seconda scuola, molto importante. Io sono stato a Bottega dal maestro Enrico Bottelli, è stato altamente interessante; da lui ho imparato tanto e la mia strada ha preso forma perché durante gli anni della Scuola si costruiscono sia strumenti classici che antichi, per poter poi scegliere il ramo di competenza all'esterno della Scuola. Enrico Bottelli è un costruttore di chitarre classiche conosciuto in tutto il mondo e grazie alla sua esperienza ho scelto veramente di costruire chitarre classiche, ho iniziato e sono ancora qui a produrle. 



La tua è una vera passione per la scelta dei materiali, tra cui abete rosso, abete italiano, palissandro, mogano, ebano, noce, acero, bois de rose, satin wood, bosso.

Come selezioni i legni? 

La selezione dei legni avviene innanzitutto per via delle caratteristiche tecniche dei vari pezzi della chitarra e per via delle funzioni specifiche delle varie essenze dei materiali.

Le fasce e il fondo sono tendenzialmente di un materiale molto duro e molto resistente perché la parte che si imbraccia va potuta picchiare e sollecitare, non deve vibrare come la parte anteriore generatrice del suono. Per questo scopo si utilizzano il palissandro, lo zircon messicano, l'acero europeo - ed anche italiano - e il noce. Si utilizzano, dunque, sia legni esotici dell'Africa, del Sud America o dell'India, sia autoctoni dell’Italia e dell’Europa come il cipresso, l’acero, il noce e, per la costruzione dei liuti classici, altri legni come quelli da frutto, tra cui ciliegio e pero.

Dicevamo che la cassa è in materiale rigido e resistente, invece la caratteristica fondamentale del manico è che il legno dev’essere abbastanza resistente e rigido ma anche flessibile, in modo che da un lato possa mantenere la trazione delle corde e dall’altro lato possa anche lasciarsi curvare per avere la giusta inclinazione e la giusta curva sulla tastiera, al fine di poter suonare lo strumento. Se la tastiera fosse completamente dritta la chitarra non suonerebbe. 

La tavola armonica è la parte anteriore generatrice del suono quindi sul ponticello, dove sono affrancate le corde, i legni sono solitamente leggeri, per questo si usa l'abete rosso maschio della Val di Fiemme o anche di altre parti d'Europa. La diversa provenienza dell'abete gli dà caratteristiche un po' differenti ma tutte utilizzabili. L'abete ha questa alternanza tra vena estiva e vena invernale, la quale crea leggerezza ed al contempo resistenza alla trazione delle corde. Per la tavola armonica si può utilizzare anche il cedro, non del Libano ma americano, che ha caratteristiche diverse da quelle dell'abete. Si sceglie in base al progetto se utilizzare cedro o abete. Chiaramente bisogna progettare bene. All'interno c'è una struttura composta da catene che aiuta l'abete o il cedro a tenere la trazione delle corde. Si tratta di 30 o 40 kg. 

Costruisci solo chitarre classiche da concerto di svariati modelli? Quali sono le procedure delle costruzioni?

La mia clientela preferisce gli strumenti classici, in primis la chitarra classica. In passato ho avuto esperienze costruttive con chitarre battenti, cioè quelle tradizionali del Sud Italia, impiegate nelle tarantelle, ma è un mercato un po’ strano, di nicchia, con un range basso di prezzo, non può essere il business principale. Le chitarre classiche si vendono di più, sono apprezzate in tutto il mondo, si spediscono dovunque all'estero senza problemi. Ho un amore totale per la chitarra classica. 

L'approccio costruttivo ad una delle mie chitarre classiche è quasi del tutto manuale: uso delle macchine basilari come ad esempio la sega a nastro, le pialle o la calibratrice, che aiuta a dare spessore al legno, ma tutto il resto viene fatto a mano, con pialle, scalpelli... La costruzione della mia chitarra è di tradizione spagnola, con un metodo che si usa tuttora. 

C'è una forma che contiene la chitarra durante la costruzione, si chiama solera, aiuta a mantenere tutto assieme. La chitarra viene costruita con la faccia in giù, la faccia è la tavola armonica - quella col buco -, questa viene messa sdraiata e le viene incollato il manico sulla parte anteriore. Il manico prosegue all'interno della chitarra. Poi vengono messe le fasce e successivamente il fondo a chiudere tutto. A questo punto la chitarra si tira fuori dalla forma e si iniziano a fare le decorazioni. 

Quali strumenti suoni? Corrispondono a quelli più venduti? 

Suono la chitarra classica, Mi è utile a capire il suono della chitarra ultimata.

Al di là dell'oggetto, dell'estetica e del design, è importante il suono, deve essere bello e ricercato. Saperla suonare è utile, alcuni non lo sanno fare, quindi non è fondamentale ma aiuta.Facendo anche riparazioni su tutti gli strumenti a corda ho sempre le chitarre in mano, ma suono per passione anche il contrabbasso col mio gruppo e riparo anche contrabbassi e strumenti ad arco.



Incuriosisce la presenza di una tua chitarra Limited Edition all'EXPO2023.

Ce ne potresti parlare? Altri obiettivi futuri?

La chitarra Limited Edition del Roma Expo2023 è quella che ho portato al mio primo anno di partecipazione a questo evento. L’Expo è molto importante ormai nel panorama internazionale, esiste da tanti anni, è un momento in cui in quel luogo girano i più importanti musicisti e commercianti. Nel 2023 eravamo in tanti ad avere chitarre Limited molto belle. Anche nel 2024 sono state molto belle.

Ad ogni Liutaio che partecipa alla mostra viene chiesto di costruire una Limited Edition, con la quale mette in mostra le proprie capacità. Nel mio metodo costruttivo a volte utilizzo dei legni non convenzionali come il bambù, la mia Limited Edition aveva delle decorazioni in bambù . È stata apprezzata e poi è è stata comprata da un chitarrista in Francia. È un bello stimolo produrre una chitarra Limited. Nella fattispecie si tratta di una chitarra con un legno molto vecchio e molte decorazioni, dal suono molto profondo e molto caldo e dalla cantabilità piuttosto formidabile. L'ho fatta io, è un giudizio personale, ma anche altri hanno apprezzato.

L'obiettivo futuro è far girare il più possibile le mie chitarre nel mondo. Le chitarre si possono spedire ovunque. Mi interessa raggiungere il mercato asiatico - cinese - ed anche quello americano, nel quale non ci sarebbero ancora mie chitarre. Oggi è possibile farsi conoscere tramite i social, ma anche le manifestazioni come il Roma Expo aiutano. Vorrei far girare il nome il più possibile a livello globale.




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Articolo di Sonia Teti