MatheriaLab: il sogno di un bambino che desiderava costruire orologi

Articolo di  Floriana Vitiello

Chi non ha mai avuto un sogno da bambino? Cosa c’è di più emozionante di riuscire a realizzarlo? Questo è  quello che è accaduto a Pietro, l’artigiano del legno di Caluso che ha iniziato la sua attività per diletto, salvo  poi scoprire che la sua “vena artistica” riscuoteva un grande successo, così da decidere di trasformarla in  un’attività. 

Sin da piccolo Pietro disegnava orologi, ma non avrebbe mai immaginato di riuscire a realizzarne uno con le  sue mani, partendo da un materiale naturale come il legno.  

Tutto inizia dalla raccolta della materia prima, che avviene nei boschi dei Piemonte e della Vale d’Aosta, e  prosegue nel suo laboratorio, dopo un’attenta progettazione. 

Anche se gli orologi sono il suo più grande orgoglio, non sono l’unico articolo della bottega. Oggi, infatti, sono in tanti a rivolgersi a lui anche per la realizzazione di complementi d’arredo: scale da interno,  lampadari, svuota tasche, lanterne, orologi da parete, etc. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Da dove nasce la sua passione per il legno e quando ha capito che poteva diventare più di un hobby? 

Matherialab nasce per gioco, dalla passione per il legno, soprattutto perché amo andare alla ricerca di  questi pezzi di legno che sono in natura. Così ho scoperto legni come la radica o il ciliegio, tutti prodotti  “offerti” dalla natura e da lì ho iniziato a scolpirli e lavorarli per realizzare oggetti di diverso tipo. 

I primi clienti sono arrivati da soli, non li ho cercati. Dal momento in cui realizzavo, per gioco, queste prime  opere, le persone che le vedevano mi chiedevano di replicarle anche per loro. Possiamo dire che sono state  proprio le richieste delle persone a creare MatheriaLab.  

Mi chiedevano di realizzare lampadari o ciotole da mettere all’ingresso e da lì è iniziata l’attività. Tutto ciò  mi ha portato a conoscere sempre più persone amanti dei manufatti in legno e a cooperare con loro  nell’arredamento delle case.



Quali sono le fasi principali del suo lavoro? 

Il lavoro non si svolge sempre nella stessa maniera, perché dipende dal tipo di oggetto che devo realizzare.  Diciamo che spesso e volentieri parte tutto la dalla raccolta del legno secco, magari anche in montagna  dove si trovano legni più pregiati. Dopo la raccolta c’è la lavorazione del vero e proprio oggetto di legno.  

Spesso e volentieri, visto che ho sempre lavorato in ambito edilizio, mi vengono richiesti anche progetti più  particolari come scale su misura, mobili, etc. Per questo topo di lavorazioni è necessario partire da un  progetto e, in quel caso, per garantire uno standard alto ai clienti, non è possibile trovare il legno in natura  e allora è necessario acquistarlo dai grossisti, per avere legno da costruzione.  

L’orgoglio per aver realizzato il sogno da bambino: gli orologi in legno 

La cosa che mi rende più orgoglioso del mio lavoro è essere riuscito a creare un’attività che mi permette di  stare a casa in compagnia dei miei animaletti (ride). Ma soprattutto aver realizzato il mio sogno nel  cassetto: creare orologi da polso in legno.  

Da bambino avevo questo sogno di costruire orologi da polso, tant’è che lo disegnavo spesso e volentieri,  anche su carta millimetrata. Mi è capitato di far vedere i mei disegni a persone appassionate di orologi, ma  ho sempre trovato il limite nel costruirlo, perché tutti mi dicevano che era difficile, che il settore era già  conosciuto e saturo. 

Invece con la scoperta del legno, un giorno, mi è venuto in mente di provare, per la prima volta, a fare uno  di questi orologi che disegnavo e ho scopeto che potevo farlo anche con questo materiale. Anche per la  realizzazione degli orologi parto sempre dalla radica raccolta in natura.



Cosa si augura per il futuro della sua attività? 

Per il futuro spero di continuare con lo studio e cercare di mantenere l’attività sempre più ecosostenibile.  Quest’anno, infatti, ho seguito un corso di energia alternativa: il laboratorio utilizza già l’energia del sole.  Quindi spero di riuscire a renderla sempre più sostenibile. E, ovviamente, mi auguro di continuare ad  arredare case, come sto già facendo, e di rendere le persone contente.




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