Minimal e sostenibile: la pelletteria di Artescarpe

Articolo di Jennifer Riboli

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Uno spazio minuscolo inondato dal profumo del cuoio, alle porte del Carmine, storico quartiere di Brescia: Artescarpe è un piccolo laboratorio di lavorazione del cuoio, dove dalla passione di Stefano - per l’arte prima e per le pelli poi - nascono borse, zaini e sandali fatti a mano con pellami e materiali ecosostenibili. 

Ciao Stefano, ci racconti la tua storia e quella di Artescarpe?

Sono arrivato qui un po’ per caso. Prima ho fatto lavori diversi nel mondo dell’arte.

Dopo un paio di anni vissuti a Milano, per motivi personali ho abbandonato la galleria in cui lavoravo e sono tornato qui a Brescia. In questo negozio - all’epoca si facevano riparazioni di scarpe e chiavi - cercavano un operaio. Ho iniziato così, prima part time, poi con la nascita di mio figlio ho iniziato a lavorare qui a tempo pieno.


Sono stato dipendente per alcuni anni, finché si è aperta la possibilità di rilevare l’attività: ci avevo visto la possibilità di creare qualcosa che mi permettesse di esprimermi anche artisticamente, così nel 2015 ho fatto il passo.


Inizialmente ho tenuto anche le attività proprie della gestione precedente; solo dopo alcuni mesi, dopo essermi fatto un po’ conoscere, ho venduto i macchinari per fare le chiavi e ho investito in una macchina per lavorare la pelle.

Accanto alle riparazioni - che eseguo tutt’ora - ho iniziato a produrre sandali. La prima stagione - nel 2016, otto anni fa - è andata bene, così ho pensato di provare anche a fare anche altro, come borse e zaini

Borsa in pelle di Artescarpe

Come si è evoluto il tuo lavoro in questi anni? 

Sono autodidatta praticamente in tutto, quindi sono partito con cose semplici per poi migliorarmi nel tempo. Negli anni ho realizzato anche elementi di piccola pelletteria, per esempio portafogli, e anche delle scarpe. La mia produzione si è diretta, però, principalmente verso sandali, zaini e borse


Da settembre dello scorso anno, inoltre, ho iniziato a rivisitare modelli e materiali e da qualche mese sto proponendo le nuove versioni: il mio intento è ridurre il numero di modelli rispetto al passato, tenerne pochi, ma ben curati. Ho smontato i vecchi sandali per recuperare i materiali e sono ripartito da ciò che funzionava di più: ad esempio, ho iniziato a fare sandali con suole più alte


Per le borse il lavoro è più complesso: cambiare comporta rifare i cartamodelli, perciò attualmente ho tenuto due soli modelli, una borsa e uno zaino, ma molto rifiniti: ad esempio ho iniziato a fare anche le fodere, ho fatto ricerca sul tipo di cerniera da usare e l’idea è provare a introdurne di nuovi nel tempo. 

Scarpe di Artescarpe

E per quanto riguarda i materiali che usi?

Il materiale principale è la pelle a cui, sempre da settembre, ho aggiunto i tessuti.

Ad esempio, le mie nuove borse realizzate in pelle a concia vegetale e tessuti in cotone leggermente cerati. Inizialmente non facevo molta distinzione sul tipo di pelle che acquistavo per i miei lavori; un’altra delle novità degli ultimi mesi è una maggiore attenzione da questo punto di vista: ho formato un contratto con il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, realtà nata nel Distretto conciario di Santa Croce sull’Arno in Toscana, e sto comprando pelle conciata al vegetale da una conceria che è associata a quest’ultimo.


La concia avviene con metodi naturali, con un processo che utilizza solo tannini provenienti dalle piante, e le pelli provengono dagli scarti dell'Industria alimentare, così si mette in moto anche un'economia circolare. 


Come nasce un tuo lavoro?

Dallo schizzo iniziale, ad esempio di uno zaino, ricavo un modello in base al quale costruisco un pezzo di prova e faccio un prototipo per vedere le misure, se mi piace, se l’idea originaria va rivista.

Da qui realizzo il cartamodello vero e proprio e inizio la realizzazione. Questi passaggi coprono all’incirca un mese di lavoro.

Laboratorio di Artescarpe

Come funziona la tua produzione? Realizzi i tuoi prodotti su commissione?

Avendo un piccolo negozio, per quanto riguarda le borse non produco molti pezzi per volta e tendenzialmente espongo, qui e online, due pezzi per ogni modello, uno color cuoio e uno in nero; venendo in negozio si può ragionare sui colori dei tessuti in abbinamento.

I sandali, in particolare, li realizzo prettamente su ordinazione, mentre tendenzialmente quelli che ho qui cerco di tenerli in esposizione. 


In questo momento stai rivoluzionando le tue creazioni; quali passi vedi nel tuo futuro?

Ci sarebbe l’idea di trovare uno spazio un po' più grande, mi piacerebbe riuscire a separare il laboratorio dal negozio vero e proprio.

E poi, con molta calma, introdurre qualche modello nuovo: attualmente non sto lavorando a nuove proposte perché sono appena uscito con i nuovi pezzi, inoltre anche le riparazioni mi tengono sempre parecchio impegnato. Ma sicuramente sfrutterò il periodo dopo l’estate - il cambio di stagione è di solito un momento più tranquillo - per studiare qualcosa di nuovo.

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