Mosaici da sgranocchiare e sogni da realizzare

Articolo di Maria Bernadette Melis

Benvenuto nella nostra WebTV!

Entra nel mondo di Lorenzo e Jacopo e guarda la nostra video intervista a Biscotti Bizantini sulla nostra WebTV!

Scopri di più

Questa è una storia che ha il sapore di uvetta, arancia candita e semi di zucca. Una storia che ci sprona a credere in noi stessi, nei nostri sogni e nel futuro. Una storia che ben si addice al periodo natalizio. È l’avventura di due ragazzi che, un po’ per gioco e un po’ per necessità, hanno ripreso in mano una vecchia ricetta di biscotti della nonna e l’hanno trasformata in qualcosa di più grande. 

In un momento difficile come quello del Covid, tra un’infornata e l’altra, con l’appoggio delle loro famiglie, hanno portato fuori dalle mura di casa i loro biscotti, che tanto ricordano le tessere dei bellissimi mosaici bizantini, creando in poco tempo e con ottimi risultati la loro azienda dolciaria: Biscotti Bizantini. 

Loro sono Lorenzo e Jacopo, due giovani e caparbi ravennati, con la loro terra nel cuore e una magica ricetta di famiglia in tasca, fatta di ingredienti genuini, amore, impegno e dedizione, grazie alla quale si stanno facendo conoscere in tutta Italia. 

Biscotti Bizantini

Ciao Lorenzo, ci racconti com’è nata questa bellissima avventura?

Io sono Lorenzo, il cofondatore di Biscotti Bizantini, un progetto che nasce circa due anni fa durante il Covid dall’idea di tre amici: io, Jacopo e Alessandro. 

Tutto ha inizio negli anni ’70 quando per caso, dentro un libro di cucina ebraica, i nonni di Jacopo scoprono la ricetta di questi biscotti. La nonna Franca da quel momento in poi iniziò a preparare queste piccole tessere con l’uvetta a parenti ed amici, che apprezzarono a tal punto da non smettere più di chiedergliele. La ricetta passa, così, di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. 

Un po’ per gioco, anche noi ci siamo cimentati nella preparazione di queste tessere dolci e abbiamo poi deciso di farle assaggiare a persone del settore dolciario per capire se la nostra idea potesse trasformarsi in qualcosa di più di un gioco. Così ha preso forma la nostra idea: un modo per raccontare le nostre origini e la città di Ravenna. 

I primi a cui abbiamo fatto assaggiare i nostri biscotti sono stati i titolari del negozio di dolciumi Leonardi, sito a Ravenna. Il loro parere è stato molto positivo e grazie a loro ci siamo sentiti spronati ad andare avanti con la nostra avventura. 

Una volta partiti dalla nostra città, Ravenna, ci siamo fatti conoscere prima in ambito provinciale, per poi espanderci in Romagna, fino a raggiungere la diffusione in ambito regionale e ora possiamo dire di esserci inseriti anche a livello nazionale. 

Perché i vostri biscotti sono così speciali? E come sono realizzati?

I nostri biscotti, oltre a racchiudere il legame di una famiglia, vogliono raccontare la storia della nostra città. I biscotti, infatti, con la loro forma squadrata e regolare ricordano tanto le tessere dei bellissimi mosaici bizantini, grazie ai quali la città di Ravenna è conosciuta e ammirata in tutto il mondo.

Sono realizzati con prodotti semplici per mantenere la loro artigianalità. Sono tessere a base di olio d’oliva e non contengono ingredienti di origine animale. La ricetta originale, quella della nonna Franca, prevede l’uso dell’uvetta sultanina. Noi, oltre ad aver riprodotto la versione con l’uvetta, abbiamo poi sviluppato due varianti: una dolce con l’arancia candita e una versione salata con i semi di zucca. Per quest’ultima ci siamo ispirati alle “brustoline”, uno snack a base di semi di zucca tostati, diffuso a livello locale.

Un’altra caratteristica fondamentale dei biscotti bizantini è la loro sottigliezza; una peculiarità prevista dalla ricetta originale che li rende croccanti e saporiti. Tale aspetto si ottiene solo attraverso l’uso di una tecnica artigianale con la quale l’impasto viene spianato. Abbiamo cercato di mantenere tale lavorazione inalterata anche con il forno con cui collaboriamo, un laboratorio di pasticceria artigianale presente a Ravenna: Laboratorio Pasticceria Mazzoni. Fin dall’inizio della nostra collaborazione il forno Mazzoni ci ha appoggiati e ha visto nel nostro progetto una storia interessante. 

Le tessere dei Biscotti Bizantini

Progetti futuri? 

Per il futuro prevediamo di implementare i gusti dei nostri biscotti, mantenendo sempre le nostre peculiarità: forma e sottigliezza, caratteristiche che rendono unici i Biscotti Bizantini. 

Vorremmo sviluppare altri gusti, sempre un po’ particolari e ci piacerebbe consolidarci nel mercato nazionale e, perché no, raggiungere anche il mercato internazionale. Del resto in questi anni, in cui abbiamo partecipato a diverse fiere, anche a livello internazionale, i giudizi sono sempre stati molto positivi e questo ci permette di fantasticare sulla possibilità di vedere questi biscotti, per noi così speciali, anche fuori dall’Italia. 

Alla scoperta del Montèbore, il formaggio piemontese che piaceva a Leonardo Da Vinci
Articolo di Lucia Ginocchio Serafini