Tesori di Levante: primizie ed eccellenze alle porte della città

Articolo di Andrea Gonnelli

Le nostre Api sono andate alla scoperta di quella parte di Genova insolita e contadina che ha una forte anima agreste, costituita da orti e campagna di prossimità, dove basta fare qualche chilometro e trovarsi in un mondo antico, formato da muretti a secco, antiche case di contadini e talvolta come nel nostro caso, aziende agricole di pregio: Tesori di Levante, dove il proprietario Mattia si occupa ogni giorno di tenere vivo e produttivo l'antico podere di Montesignano.

Buongiorno Mattia, come nasce la tua attività?

Buongiorno a tutti, mi chiamo Mattia Di Tullio, la mia azienda nasce sulle alture di Sestri Levante in Val Gromolo, un po' per caso, un po' per gioco; col tempo la realtà è cresciuta, è aumentata la nostra presenza nelle campagne di Genova e provincia. 

La nostra impresa è orticola, ortofrutticola ed olivicola. Per quanto riguarda l'orticoltura, abbiamo una coltivazione di nicchia, incentrata sugli antichi  ortaggi del Tigullio.

Stiamo seguendo come soggetto capofila un progetto PSR di ricerca e selezione di queste antiche primizie.

Principalmente la produzione avviene qui, nello storico podere di Montesignano a Genova, in questo splendido ettaro urbano agricolo che stiamo riqualificando con olivi secolari, è un luogo con una storia importante.

Abbiamo scelto questo indirizzo  perché credo molto nella qualità dell'alimento, nel prodotto stagionale e nella vendita diretta, cerchiamo di aprire i cancelli alle persone, per valorizzare il più possibile il nostro lavoro.



Quali sono le vostre produzioni?

In azienda si coltivano diversi tipi di ortaggi come il Pomodoro Poursemin, che è un costoluto, molto riccio, è squisito; la melanzanina genovese, ideale da cucinare ripiena; il cavolo Navone a forma di  rapa quasi sconosciuto, è veramente particolare, può essere utilizzato in tanti modi in cucina. Il cavolo Gaggetta tipico della Val Graveglia, possiamo prepararlo come involtino o ripieno.

Qui in Liguria, abbiamo il cavolo nero riccio genovese, i più conosceranno il cavolo nero toscano, ma abbiamo anche la nostra variante locale; la cipolla rossa genovese che coltiviamo in un nostro bellissimo podere che abbiamo a Giostre in Val Graveglia; inoltre un po' di orticoltura nazionale, insalate, cicorie, cetrioli e quanto altro per soddisfare tutti i gusti delle persone.

Quanto è importante per voi la stagionalità?

Per noi la stagionalità è importante, è un requisito fondamentale perché l'azienda è in pieno campo, stagionalità è per noi sinonimo di qualità.

Le verdure, la frutta, secondo il ritmo delle stagioni, assumono un sapore che non ha paragoni. La nostra frutta coltivata seguendo le stagioni ha una gusto unico.

Qual'é la coltivazione più particolare?

Una delle nostre coltivazioni più particolari è senza dubbio quella del cavolo Navone o Ravacoi, questo ortaggio è della famiglia dei cavoli, ha una rava molto grande che si sviluppa nel terreno.

Questo prodotto ha moltissimi pregi. In primo luogo il gusto, perché ne ha uno proprio, versatilità in cucina veramente strepitosa, può essere considerato come le patate , può essere bollito, fritto, cotto al forno, crudo è buonissimo in insalata e poi si possono fare gli gnocchi, che prendono il classico sapore del cavolo Navone. 

Dal punto di vista strettamente agricolo è un prodotto eccezionale, per quanto riguarda il campo biologico è facilmente coltivabile, non ha quasi bisogno di trattamenti. Dopo la raccolta, bisogna stare leggermente attenti nella lavorazione.

Il lavoro dell'agricoltore è un lavoro duro, ed in Liguria, vista la particolarità del territorio lo è ancora di più?

Questo lavoro dà molte soddisfazioni, ma è duro, in questa terra lo è ancora di più per le problematiche e le specificità del territorio, come culture in terrazzamento e quindi di conseguenza muri a secco da gestire, fauna selvatica che è in soprannumero ed è sempre più complesso contenerla.

Inoltre i cambiamenti climatici ci mettono ancora di più alla prova, rendendoci ancora più resilienti di quello che dovremmo essere, ma con tanta passione si va avanti.

A chi si rivolge Tesori di Levante?

La nostra clientela è privata, l'acquisto dei prodotti avviene direttamente qui in azienda su prenotazione. La raccolta e la vendita avvengono in tempi brevissimi, dal campo alla tavola. Inoltre fra i nostri clienti annoveriamo anche la ristorazione di qualità che parte dall'ingrediente come punto di forza. 



Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente vorrei diventare non solo un'esclusiva azienda di produzione, ma una realtà che possa proporre attività connesse: in primis degustazioni di prodotti. Abbiamo una serie di contatti con associazioni culturali che mettono in connessione cibo, territorio, arte e musica. Ci sono tante componenti, tanti valori, che si connettono fra di loro. Questo territorio è storico, ci piacerebbe unire tutte queste belle opportunità creando attività interconnesse.




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