Distilleria Sangallo Cinque Terre: amaro Camatti, il migliore al mondo per il 2023

Articolo di Andrea Gonnelli

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Oggi le Api sono volate in Val Fontanabuona, operosa valle della Liguria, un tempo area agricola e zona dedita all'estrazione e alla lavorazione dell'ardesia, materiale calcareo utilizzato in tanti settori.

Attualmente la Val Fontabuona è un'area ricca di attività commerciali e produttive di pregio come la Distilleria San Gallo Cinque Terre, di San Colombano Certenoli. Oggi andiamo a scoprire proprio questa realtà e qui incontriamo Stefano, che ci parla della sua attività.

Ciao Stefano, come nasce questa attività?

La Distilleria San Gallo nacque nel 1964 per volontà di mio padre Enzo che rilevò una piccola impresa che produceva grappe e distillati. Con il tempo la produzione aumentò e vennero create eccellenze come l'Arancino, il Mandarino, il Limoncino, tutti realizzati con frutti delle Cinque Terre. Oltre a liquori agli agrumi, la nostra impresa iniziò a produrre liquori al basilico e con l'Erba Luisa. Il punto di svolta si ha nel 1994 quando viene acquisito il Marchio Camatti e a quell'epoca l'amaro veniva prodotto a San Salvatore di Cogorno. Dal 2017 abbiamo trasferito la produzione qui a San Colombano Certenoli nel nuovo stabilimento e abbiamo introdotto nuovi distillati, come il Gin delle Cinque Terre, una nostra nuova creazione.

Per realizzare i vostri gustosi prodotti utilizzate solo materie prime regionali?

I nostri prodotti sono realizzati con materie prime di qualità provenienti esclusivamente dalla Liguria e in particolar modo dalle Cinque Terre. Gli agrumi vengono raccolti la mattina presto, ancora bagnati di rugiada, per poi venire lavorati appena raccolti. La nostra impresa utilizza sia colture biologiche sia colture non biologiche, tutte di prima qualità, coltivate senza l'utilizzo di sostanze nocive per l'organismo. Non utilizziamo materie prime di alto livello solo per gli agrumi, ma anche per il basilico e l'Erba Luisa, prodotti buoni e naturali provenienti dalla Liguria.

Scatola regalo amaro camatti

L'amaro Camatti è diventato per voi un prodotto molto importante?

La nostra azienda produce prodotti tipici del territorio e ultimamente il nostro prodotto più importante è l'Amaro Camatti, nato per volontà di un farmacista livornese Umberto Briganti che si era trasferito a Recco per motivi di salute e volle dare all'amaro il cognome della moglie Camatti. Il prossimo anno questo gustoso prodotto compirà cento anni!

Quest'anno abbiamo partecipato al concorso World Liqueur Awards nel 2023 ed abbiamo ottenuto tre premi molto importanti: Migliore Liquore alle Erbe d'Italia, Migliore Amaro Italiano del Mondo e la medaglia d'oro tra gli amari italiani. La sua forza è quella di avere una bassa gradazione alcolica, un gusto molto fresco e molto beverino. Questo comporta che venga apprezzato da un ampio ventaglio di pubblico che va dalle persone più giovani a quelle più mature.

Già dall'anno scorso abbiamo iniziato una collaborazione col biscottificio Grondona per realizzare un pandolce genovese a base di amaro Camatti. A Natale 2023 verrà commercializzato un prodotto molto particolare, ovvero praline di cioccolato create dalla cioccolateria Romanengo, la più antica d'Europa, unite all'Amaro Camatti.

Stanno nascendo altre collaborazioni con imprese che verranno formalizzate in futuro.

L'Amaro Camatti come hai detto prima, può essere utilizzato come base per creare gustosi cocktail. Ne avete ideato uno con richiami al porto di Genova?

Sì, è nata una collaborazione con l'amico Francesco ed il suo Gin Ginuensis. Queste due eccellenze hanno dato vita ad un cocktail chiamato Camallo (termine genovese di origine araba per indicare gli scaricatori di porto), che è una fusione perfetta fra il nostro amaro ed il suo gin, il tutto impreziosito da un pochino di acqua tonica al pompelmo rosa. In questo modo si crea un mix molto gustoso che è stato bevuto ed apprezzato in tanti locali della nostra regione.

Amaro Camatti

Avendo molti scarti di scorze d'agrumi, avete un modo per riutilizzarli?

Certo, per realizzare i liquori agli agrumi, che provengono dalle Cinque Terre, utilizziamo solo le bucce. Abbiamo da sempre il problema di riutilizzare la polpa dei frutti, così abbiamo deciso di acquistare un monoblocco, costituito da cucitore e pastorizzatore, dove produrre delle marmellate naturali senza l'uso di conservanti come la pectina.

La vostra impresa produce anche un liquore al basilico?

Sì, tra i nostri prodotti è presente anche il liquore al basilico realizzato con piccole foglioline di basilico di Prà, il più famoso di tutti. Questo è un infuso, le foglioline vengono messe in infusione a 96 gradi, l'alcool viene filtrato e viene aggiunta una base di acqua e zucchero. Può essere bevuto fresco o ghiacciato, abbinato al gelato o come buon digestivo a fine pasto.

La vostra impresa è legata molto alla Liguria, ma guarda anche al di fuori dei confini regionali?

La Sangallo Distilleria Cinque Terre è un 'azienda molto legata al territorio. Nonostante questo, stiamo ampliando i nostri orizzonti: abbiamo iniziato ad esportare prima nelle altre regioni italiane e poi all'estero. Esportiamo alcuni prodotti negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e abbiamo aperto nuovi canali di vendita in Belgio, Svezia e Svizzera.


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Articolo di Andrea Gonnelli