I cappelli come si facevano una volta, da Copricapo Madera a Sarzana

Articolo di Silvia Lago

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Negli ultimi due anni, il Covid19 ha fermato il mondo, bloccando ripetutamente attività e persone anche in Italia. Nonostante questo, c’è chi è riuscito a sfruttare questo periodo difficile per scoprire nuove passioni e trasformarle in un vero e proprio lavoro. Tra questi c’è Sebastiàn Madera, di professione tatuatore, che agli inizi della pandemia ha scoperto per caso l’arte della creazione di cappelli artigianali, a cui si è subito appassionato. Nel giro di due anni ha imparato da autodidatta il mestiere ed è riuscito ad aprire un negozio in centro a Sarzana, in provincia di La Spezia.


Ciao Sebastiàn, grazie per l’ospitalità. Vuoi raccontarci com’è nata la tua attività?

Il mio è un progetto nato per puro caso nel 2020, durante la pandemia. Non si sapeva cosa fare in quel periodo: io sono un tatuatore, quindi il mio negozio era chiuso e non avevo idea di quando avrei riaperto. Stando a casa ho iniziato a guardare dei video su youtube per passare il tempo, e mi sono ritrovato a osservare il video di un ragazzo-artigiano svedese che creava cappelli.


Nello specifico si trattava di cappelli a vapore, con le teste di legno. Io possiedo tanti cappelli di mio, mi sono sempre piaciuti, e questo video mi ha aperto un mondo che non conoscevo. Da lì ho cominciato a vedere video su video, controllavo che attrezzatura veniva utilizzata, i materiali e ogni singolo aspetto, per potermeli appuntare su un pezzo di carta e poter fare ricerca, in particolare sugli utensili. 


Da lì ho compreso che si trattava di un mondo ormai scomparso, perché non riuscivo a trovare nulla di tutto ciò che serviva! Questo mi ha ricordato un po’ i miei primi tempi da tatuatore, vent’anni fa. All’epoca era un settore molto chiuso, nessuno ti aiutava. Ne dovevi fare davvero parte per iniziare a capire qualcosa. Questo aspetto mi ha incuriosito talmente tanto che mi ci sono tuffato dentro. Così ho finalmente iniziato a trovare i primi pezzi. In un periodo in cui nessuno investiva un euro, io ho iniziato a comprare attrezzatura e teste di legno che non sapevo nemmeno se fossero adatte! Una volta ottenuti gli strumenti, mi sono detto che era il momento di imparare ad usarli, ed è stato un bel problema.

Negozio di Copricapo Madera

Come mai?

In quel periodo abitavo con la mia compagna Valentina in una casetta a Forte dei Marmi, dove avevo una piccola dependance, che non era altro che un piccolo garage. Qui ho iniziato a sistemare e usare gli strumenti che avevo comprato. Ho anche acquistato una vaporella, un ferro da stiro e dei feltri per iniziare a fare delle prove. 

Ho trascorso praticamente così l’estate, e ad agosto avevo creato i primi cappelli, più o meno decenti.


Valentina ha capito che avevo trovato un lavoro che mi appassionava, allora mi ha spronato a promuovere la mia nuova attività, con una nuova pagina su Instagram e la gente si è innamorata dei cappelli artigianali. Anche in questo caso mi si è aperto un mondo, non pensavo ci fossero così tante persone appassionate di cappelli! 


Quindi possiamo dire che, considerato l’apprezzamento dei clienti, hai ricevuto un grande sprone a continuare su questa strada.

Sì, questo mi ha fatto capire che era la direzione giusta da prendere e che dovevo impegnarmi sempre di più! 

Sono trascorsi così due anni, e sono riuscito ad aprire questo piccolo locale. È una bottega completamente artigianale, nel senso che l’ho proprio costruita da solo. Così è nato “Copricapo Madera” che adesso è aperto al pubblico. Ora i miei cappelli sono di qualità molto più alta rispetto agli inizi, ma continuo sempre a fare ricerca per migliorarmi ancora di più. 


Vuoi dirci cos’è lo strano strumento tondo bianco che si trova appeso nel tuo laboratorio?

Tutti mi chiedono sempre cosa sia, visto che somiglia a un gigantesco cupcake. Quell’oggetto è la prima testa di legno che ho provato a creare da solo agli inizi, visto che non se ne trovavano in giro. Insieme alla mia compagna, durante l’estate, mi sono messo a tagliare legna circolare per cercare di crearla, per poi scoprire però che doveva essere ovale. Ovviamente questa prima testa non era utilizzabile, ma ho scelto di tenerla come ricordo. 


In un momento storico in cui il mondo è rimasto bloccato a causa del Covid19, Sebastiàn Madera ha scoperto una nuova passione: l’arte di creare cappelli artigianali. Questa passione che l’ha aiutato a rinascere, si è presto trasformata in una vera e propria attività. Oggi, a Sarzana, si può visitare il suo negozio “Copricapi Madera”, che è anche il laboratorio in cui crea e sperimenta.

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