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Nadia Bonamici è la fondatrice e ideatrice del brand Nuno Milano che si trova in zona Bovisa, a Milano.
Nadia nel suo showroom-laboratorio plasma con le sue stesse mani il nunofeltro che poi utilizza per creare pezzi di abbigliamento e accessori moda unici nel loro genere.
Una storia di lana, seta e fibre naturali, che insieme all’acqua e al sapone diventano stoffe dalle quali nascono opere d’arte e poesie da indossare. Unici, meravigliosi, naturali e soprattutto riciclabili.
Sono tessuti che raccontano storie, emozioni, colori e desideri di chi poi li indosserà.
I tessuti di Nuno Milano, nascono dall’unione della seta e della lana infeltrita plasmati insieme tramite una tecnica che permette di lavorare sulla stabilità e trasparenza del tessuto stesso, perché il prodotto rimane più compatto. I capi Nuno Milano sono il risultato di un processo creativo molto raffinato e studiato, concepito per comunicare un’idea, un pensiero, un concetto, un messaggio.
Ogni tessuto rappresenta un cerchio che si chiude. Dalla scintilla creativa, attraverso la manipolazione delle fibre, si arriva alla creazione del capo finito, in un ciclo continuo e costante che inizia e finisce con la stilista stessa.
Come nasce Nuno Milano?
La mia è una storia all’insegna della creatività, prima come grafica pubblicitaria, nel frenetico mondo delle agenzie di comunicazione fra Torino e Milano, e poi come artigiana del tessuto.
I miei tessuti nascono per essere toccati prima che guardati e indossati.
Sono materici, tattili. Sono contemporaneamente lisci e ruvidi, sottili e pesanti, pieni e vuoti. Le stesse fibre possono avere la leggerezza di un respiro o la consistenza di un abbraccio. Sarà la vostra pelle a scegliere.
Mescolo la lana, la seta, la viscosa con acqua e sapone e creo tessuti in "nunofeltro”, utilizzando i colori ed i disegni desiderati per poi trasformarli in una maglia, un cappotto, una giacca, una blusa leggera, una stola.
"Textile you want to touch" è il mio leit motiv.
Qual è la tecnica di lavorazione che utilizzi?
Parto dalla lavorazione della lana, che viene fusa, o per meglio dire “matchata”, con la seta. Grazie al solo utilizzo di acqua e sapone si uniscono e si trasformano in un tessuto completamente nuovo, molto stabile e compatto. Inoltre, questo particolare tipo di tessuto permette di giocare sulla trasparenza, cioè sul pieno e sul vuoto: dove c’è la lana, il tessuto può essere molto pieno, mentre negli altri punti è più trasparente, dando una percezione di leggerezza. In questo modo nasce Nuno Feltro.
Quali tipi di prodotti vendi?
Il mio settore è quello dell’abbigliamento, soprattutto femminile perché mi è più affine. Ho però anche accessori, quali sciarpe, stole e bijoux, e anche il tessile, come cuscini e quadri. Questo mi permette, in futuro, di espandermi eventualmente anche nell’home design. La particolarità dei miei prodotti è che ogni tessuto è unico e irripetibile: per questo spesso tengo i ritagli e poi quando trovo la combinazione perfetta con cui realizzo un quadro.
Ogni prodotto che vendo è unico nel suo genere e mi considero una creativa, un’artista che non segue mai le mode. Non mi piace pensare a un capo che poi, una volta finita la stagione, viene chiuso in un armadio perché fuori moda. Io voglio che mi portino indietro i capi, perché ho un progetto che si chiama “Tre in uno: risparmia, ricicla e rinnova”: quando un capo è esausto e consumato, mi viene restituito così che io lo trasformo e restituisco alla cliente uno sconto del 20% su un prossimo acquisto.
Qual è il tuo prodotto di punta sul mercato italiano?
Sicuramente i cappotti, soprattutto quelli che sono in semplice panno o cashmere, ma si differenziano poi con un dettaglio come le tasche. Anche le maglie tre pezzi in jersey punto Milano, con le tasche di organza trasparente, sono molto gettonate e vengono richieste molto soprattutto in primavera. In estate magari i prodotti vanno un po’ di meno perché, anche se la seta è un tessuto molto leggero, trattiene il calore più di altri: sicuramente la stagione ideale è quella autunnale-invernale per i vestiti. Gli accessori, invece, o le maglie in cotone, si adattano bene anche alle altre stagioni.
Esporti all’estero?
Al momento ho un e-commerce per l’Italia, ma il progetto è quello di aprirne uno anche per l’estero, che è un mercato molto appetibile, perché il Made in Italy è molto apprezzato e ci riconoscono come talenti. Tra l’altro, ho messo in vendita alcuni prodotti in una boutique irlandese: dei caftani di lana unici nel loro genere, che sono delle vere e proprie opere d’arte indossabili.
Hai dei progetti per il futuro? Quali?
Oltre all’apertura di un e-commerce per l’estero, ogni giorno mi vengono nuove idee per i miei prodotti. Sperimento e metto insieme gli elementi per creare sempre qualcosa di nuovo e unico.