Ritorno al passato in Val d’Aveto: la riscoperta del leggendario amaro Fabbrizii e l’evoluzione del Liquorificio

Articolo di Silvia Lago

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Oggi le vostre api di Italian Bees si trovano in una valle speciale della Liguria: la Val d’Aveto, un territorio ricco delle migliori erbe per distillati. All’interno di questa valle si trova Rezzoaglio, piccolo paese in cui abbiamo incontrato la famiglia Fabbrizii, discendente del celebre caffettiere e liquorista Giovanni Fabbrizii, che a inizio Novecento riuscì a inventare un amaro apprezzato addirittura dai Duchi di Savoia. 


In particolare, abbiamo parlato con Laura, una dei sei soci, che ci ha accolto calorosamente e permesso di visitare il liquorificio di famiglia. Attraverso questa intervista, ci racconta la storia della famiglia e del Liquorificio, oltre al particolare ritrovamento che ha permesso di ricreare il leggendario “liquore tonico digestivo”. 


Buongiorno Laura, grazie per la calorosa accoglienza. Vuoi raccontare com’è nato il Liquorificio Fabbrizii?

Certamente, grazie a voi per essere qui. L’avventura del liquorificio è nata appena un anno fa. Siamo una realtà giovane e piena di idee, che è riuscita a ridare vita a un ricettario di famiglia, nello specifico la famiglia di mio padre, che ha dato il nome al liquorificio. Fabbrizii è una famiglia di Sestri Ponente e deve il nome a Giovanni Fabbrizii, famoso liquorista che fino al 1942 ha prodotto un amaro che portava il suo nome: Amaro Fabbrizii. Noi siamo riusciti a ritrovare l’antico ricettario e abbiamo provato a riprodurre la ricetta. Siamo stati molto fortunati! 


La produzione di liquori è stata interrotta successivamente al ’42, è corretto?

Sì, negli ultimi ottant’anni la ricetta era stata data per persa, e la mia famiglia non aveva continuato con la produzione di liquori perché erano tempi difficili. Grazie a questo ritrovamento, io con la mia nuova famiglia e due carissimi amici ho avuto la possibilità di riprendere la tradizione di famiglia. 


Noi abbiamo lavorato all’estero per molti anni come ingegneri e non vedevamo l’ora di avere l’occasione per tornare in Italia, così abbiamo colto la palla al balzo e scelto di ridare vita alla nostra tradizione famigliare e di portarla in un territorio legato alla famiglia di mio marito, la val d’Aveto. Abbiamo scelto questa zona della Liguria perché è una terra meravigliosa, dove speriamo di riuscire a raccogliere le erbe per l’amaro, così da tornare a produrre liquori come si faceva una volta. 

Amaro Fabbrizii

Vuoi raccontare ai nostri lettori qualcosa di più della vostra punta di diamante, l’Amaro Fabbrizii?

L’Amaro Fabbrizii è un amaro che si discosta molto dalle mode attuali. È un amaro del 1880, composto da sette ingredienti: sono tutti naturali e originari degli Appennini, a parte uno che dà un tocco esotico. Si tratta della Cascarilla, un’erba che si trova solo alle Bahamas e alle Antille. La prima volta che ho assaggiato l’Amaro Fabbrizii mi ha subito colpito perché grazie alla presenza di quest’erba è un pochino pepato, quindi possiamo dire che la Cascarilla è sicuramente l’ingrediente che lo caratterizza. 


Noto che l’etichetta dell’amaro è molto particolare…

Sì, per l’etichetta dell’Amaro Fabbrizii abbiamo avuto l’idea di rappresentare Giovanni, giovane ed elegante nel suo locale, mentre tiene in mano la bottiglia originale del suo amaro. 

Siccome il suo amaro è stato molto apprezzato all’epoca e addirittura insignito di diverse medaglie, abbiamo scelto di inserirle nell’etichetta. Oltre al ricettario, infatti, abbiamo trovato anche delle lettere della famiglia reale, del Duca di Savoia, perché Giovanni donava il suo amaro ai re e ai duchi. Per fortuna, queste lettere di apprezzamento sono state custodite gelosamente da mia nonna. 


L’Amaro Fabbrizii ha anche vinto una medaglia d’oro all’esposizione internazionale del 1901. Inoltre abbiamo una bellissima lettera del Maragliano, noto professore della clinica San Martino di Genova, che dopo aver assaggiato il liquore ne era rimasto sorpreso non solo per il gusto, ma anche per il suo efficace potere digestivo. 


Ho notato che avete anche una versione dell’amaro riserva… Vuoi dirci qualcosa di più?

Sì, per questa versione di amaro abbiamo selezionato sei barrique di legni diversi, tutti reperibili nella nostra valle. Si tratta di legni pregiati, come rovere, castagno, frassino, ciliegio, che conferiscono piacevoli note all’amaro, ognuna con un proprio carattere. 


Abbiamo così fatto invecchiare Amaro Fabbrizii per sei mesi, dopodiché abbiamo creato non solo delle fiaschette da 100 ml per ogni barrique, ma anche fatto un mix di amaro riserva, che è composto dalla somma di tutte le diverse aromatizzazioni. Ha una gradazione alcolica superiore in quanto arriva a 38 gradi, ed è davvero eccezionale. 


Oltre all’amaro, Giovanni aveva qualche altro prodotto di sua invenzione?

Sì, nel ricettario di Giovanni abbiamo trovato anche la ricetta di un altro prodotto, l’Aperitivo Fabbrizii. Nasce dall’infuso dell’amaro, che viene raccolto abbastanza giovane, e viene diluito con un’aranciata, anche questa d’invenzione di Giovanni: la famosa Aranciata Fabbrizii. 

L’Aperitivo Fabbrizii è un ottimo cocktail pronto ed è anche un buon ingrediente per tutte le miscelazioni. Basta aggiungerci un po’ di prosecco, champagne o gazosa per ottenere un cocktail fresco ed estivo, veramente versatile. 


Poi abbiamo una serie di altri prodotti di nostra invenzione, sempre però in parte ispirati al ricettario di Giovanni. In particolare, abbiamo creato una bottiglia di Gin Rusagni, che è il nome in dialetto di Rezzoaglio, contenente dell’oro edibile. Abbiamo voluto creare un prodotto speciale, perché ci è stato richiesto da un ristorante di Portofino: questa richiesta ha anche accelerato i nostri programmi di produzione, infatti non doveva essere ancora sul mercato. Il Gin Rusagni è legato anche a delle notizie storiche, secondo cui nell’alveo del fiume Aveto, in passato, sarebbe stato trovato dell’oro. Per questo motivo, qualche settimana fa abbiamo fatto venire appositamente in valle i cercatori d’oro di Biella e in effetti abbiamo trovato qualche pagliuzza d’oro. 


Un’ultima domanda: è vero che avete creato anche un profumo?

Sì, è vero. Da una collaborazione con Euthalia, azienda produttrice di profumi di Genova, è nata l’idea di creare un profumo con gli aromi dell’Amaro Fabbrizii. Attraverso uno studio fatto da un famoso naso di Grasse che collabora con l’azienda, il nostro amaro è risultato essere molto portato per diventare un profumo per ambienti e per la persona. Quando si sente il profumo che abbiamo creato, si capisce subito che è parente del nostro amaro!

Profumo per ambienti Fabbrizii in collaborazione con Euthalia

A Rezzoaglio, un piccolo paese della Val d’Aveto in provincia di Genova, i discendenti del liquorista Giovanni Fabbrizii hanno aperto un liquorificio che attira appassionati e curiosi da tutta la Penisola. Ad attrarli è sicuramente il prodotto di punta, il celebre Amaro Fabbrizii, ma non solo. La famiglia Fabbrizii è riuscita a creare tanti altri prodotti di alta qualità, aperitivi e digestivi, grazie a un’attenta e scrupolosa ricerca, unita alle materie prime che fornisce la valle. 

Il viaggio delle vostre api di Italian Bees continua… Continuate a seguirci per scoprire tante altre realtà italiane!

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