Viviamo immersi in un ritmo frenetico e facciamo a gara a chi produce di più, dimenticando la vera importanza di un prodotto valido, la vera autenticità del Made in Italy.
Le parole d'ordine sono diventate velocità, quantità e prezzo basso. Ma a quale costo?
Il cuore del problema è assolutamente la sovrapproduzione che contribuisce a creare un’ingente impronta di carbonio e ad aumentare la quantità di rifiuti.
Le risorse naturali vengono sfruttate in modo intensivo, ad esempio, per produrre una sola t-shirt sono necessari migliaia e migliaia di litri d’acqua, per non parlare dei coloranti chimici che sono altamente inquinanti, ma il problema più grande è quello dei lavoratori “invisibili”, poiché le grande industrie del fast fashion sono spesso site in paesi in via di sviluppo e questi lavoratori per soddisfare la richiesta del consumatore lavorano in condizioni pietose, con salari miseri e ambienti pericolosi.
Questa altissima richiesta del fast fashion, porta alla creazione di prodotti effettivamente “usa e getta”, senza anima e significato. Un serio problema non solo ambientale ma anche umano che solo il Made in Italy può contrastare.
Nel 2019 la dottoressa e imprenditrice Luisa Bamonte fonda F.I.S.M.I. la Federazione Italiana Servizi per il Made in Italy, che nasce con lo scopo di valorizzare il brand dei produttori italiani e migliorare il posizionamento di questi ultimi all’interno dei mercati italiani ed esteri.
La Federazione Italiana Servizi per il Made in Italy agisce come catalizzatore di processi, promuovendo dialogo, collaborazione e scambio di servizi tra gli stakeholder.
F.I.S.M.I. nasce dalla consapevolezza che l’eccellenza italiana deve essere sinonimo di responsabilità e punta a creare un contesto fertile che sprigioni il vero potenziale dei territori. Rafforzando così l’identità del Made in Italy in Italia e in tutto il mondo.
F.I.S.M.I. non solo sottolinea l’importanza del Made in Italy ma si pone l’obiettivo di educare il consumatore a riconoscere il valore della qualità e della sostenibilità rispetto al prezzo basso e all’usa e getta.
Luisa Bamonte è la dimostrazione della passione per il Made in Italy che si traduce automaticamente in un impegno concreto per la sostenibilità. La visione dell’imprenditrice Bamonte va oltre la mera estetica e punta alla ricostruzione di un settore basato su principi etici e ambientali.