Laboratorio Artistico Vittorio Polverino: scultura in argilla e tradizione partenopea

Articolo di Sergio Cimmino

La città di Napoli,  da oltre duemila anni, è un autentico scrigno di arte, cultura e umanità. Una storia millenaria, racchiusa tra vicoli, palazzi, e monumenti dal fascino immortale. In questo meraviglioso contesto, il laboratorio artistico di Vittorio Polverino si distingue come uno spazio creativo vivo e pulsante, dove arte e immagine si fondono con la materia prima per antonomasia: l’argilla.

Nel cuore del quartiere Chiaia, le mani del maestro Polverino portano avanti un percorso ricco di passione e dedizione, figlio di importanti esperienze artistiche in campo internazionale. Le sue opere uniscono l’alta manualità artigianale ad un profondo e intenso concetto contemporaneo. Una factory dell’arte partenopea, dove si incontrano disegno, pittura e scultura.


Come ha inizio la storia del suo laboratorio artistico?

“La storia di questo laboratorio che si trova in Via Santa Maria di Cappella Vecchia, comincia dai Quartieri spagnoli, di dove sono nativo. Qui mi occupo di sculture, restauro e scenografia. 

In precedenza ho studiato disegno alla Comix e lavorato in  bottega da un importante maestro che mi ha trasmesso l’amore per l'argilla. Da quel  momento, non ho mai smesso, utilizzando il disegno come visione mentale dei miei  lavori”. 

Quali opere vengono realizzate nel suo laboratorio?

“Realizzo opere su commissione, solitamente per utenti privati, che mi illustrano le loro idee, cercando di raggiungere un compromesso tra richiesta e lavoro artistico. 

In secondo luogo, do ampio spazio alla mia creatività. Le mie opere si dividono tra classicismo, come il  celebre San Michele Arcangelo, o opere “interrotte”, entrambe pensate per far riflettere”.

Che materiali utilizza per le sue sculture?

L'argilla, come materiale artistico, si presta molto bene alla lavorazione manuale. È molto duttile, elastica, ma soprattutto viva. La sua costituzione organica gli permette  di essere predisposta per una vitalità innata, è armoniosa e di facile elaborazione. 

Le  tecniche di lavorazione sono molto semplici, in generale ci si confronta con il tasso  di umidità del corpo. I materiali argillosi, sono come una spugna, si nutrono di acqua e le loro sottili strutture lamellari, hanno la capacità di trattenere il liquido  all'interno, rendendola morbida prima della cottura dell’argilla nel forno”. 

Qual è il target della sua clientela?

“Il rapporto con i privati e la clientela con cui mi interfaccio, è ovviamente molto  variegato. Ci unisce però, l'amore per l'arte, un magico mondo che ti coinvolge. 

Questo coccia sicuramente con il discorso  economico, ma ciò che conta è anche l'aspetto umano. L’importante è regalare alla clientela un'opera che rispecchi la sua richiesta  artistica”.

Che progetti ha in cantiere per il futuro?

“Nel futuro prossimo mi auguro di continuare a modellare l’argilla. La speranza è di continuare ad avere le mani in  pasta. La mia esperienza da neo papà, mi ha fatto scoprire la tenerezza dei bambini, soprattutto dal punto di vista conoscitivo e di apprendimento. Da insegnante di  laboratorio, e maestro d'arte per i più piccoli, mi emoziona molto trasmettere le  tecniche di lavorazione dell'argilla”.

Oltre ad essere uno spazio produttivo, il laboratorio artistico di Vittorio Polverino, è anche un luogo dove si condividono cultura e insegnamento con corsi di modellatura per adulti e bambini. Un luogo dove si intersecano emozioni, manualità ed esperienze.  

Un artista sempre in evoluzione che con la sua arte tenta di plasmare mente e materia allo stesso tempo, ponendo in primo piano il valore per le radici e l’identità partenopea. Attraverso l’argilla, e il talento artigianale, queste caratteristiche vengono esaltate nelle sue opere, che raccontano di un mondo di serenità e inclusione.


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Sergio Cimmino 11 settembre 2025


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