A Samugheo, un paese del centro Sardegna in provincia di Oristano, si trova il laboratorio artigianale Sartapp, che è il diretto discendente del “Laboratorio tessile di Basilio Sanna”. Basilio, padre di Stefania, Carlo e Fabrizio, dal 1988 ha saputo unire la produzione alla vendita diretta, inaugurando il primo punto vendita a Baja Sardinia, fino all’apertura, nel 1997, di altri due showroom in Costa Smeralda, a Olbia e San Teodoro.
L’azienda è fortemente radicata nel territorio di Samugheo, porta avanti la rinomata tradizione manifatturiera dei tappeti. Incontriamo uno dei tre fratelli, Fabrizio, che ci accoglie tra i telai e i tessuti sardi, spiegando a Italianbees che Sartapp è stato creato con la chiara intenzione di unire il passato al futuro.
Ciao Fabrizio, ci puoi raccontare la storia di Sartapp?
Ciao, sono Fabrizio e sono uno dei tre fratelli titolari della Sartapp. L'azienda è stata fondata da nostro padre nella seconda metà degli anni ‘70 col nome di “Laboratorio tessile Basilio Sanna”: quando è andato in pensione ci ha donato l'azienda. che dal 2005 gestisco assieme ai miei fratelli Carlo e Stefania. Siamo molto contenti perché dal 2016 abbiamo creato il nostro marchio Sartapp che sta funzionando davvero molto bene.
Qual è il vostro settore di appartenenza e qual è il vostro prodotto di punta?
Il nostro settore di appartenenza è l’arredamento tessile, produciamo tutto quello che concerne i complementi d’arredo domestico: dalle tende, ai tappeti, ai divani, agli asciugamani ed anche arazzi. Posso per certo dire che il nostro prodotto di punta è il tappeto, dato che negli ultimi anni è diventato conosciutissimo in tutta Italia e sta diventando famoso anche nel mondo. Noi qui da Sartapp lavoriamo con architetti e designer e, a buona ragione, posso affermare che siamo all'avanguardia nell’ambito del Made in Italy per la produzione e la vendita del tappeto italiano.
Fabrizio, mi potresti spiegare che tipo di tecniche utilizzate nei vostri laboratori Sartapp?
In Sartapp produciamo creazioni originali che uniscono l’antica tradizione tessile di Samugheo all’estro dei nostri artisti. I nostri manufatti si ispirano ai pattern dei tessuti sardi, rivisitando i motivi che fanno parte della nostra antichissima tradizione. Analogamente, anche i materiali che utilizziamo sono strettamente connessi al territorio: lana di pecora sarda, lino, cotone, tessuti raffinati lavorati nei telai tradizionali e prodotti con l’antica tecnica “a pipiones”.
Questa consiste nel mettere il filo nel telaio, e poi, con un ago in ferro, si crea il “pippiolino” attorcigliando il filo sull’ago di ferro. Quando viene chiusa la cosiddetta “passata”, come la chiamiamo noi in gergo, si toglie l’ago facendo rimanere il pippiolino in piedi. Siamo riusciti anche a innovare le nostre metodologie produttive, brevettando la tecnica dei “Pipiones a Morse”, con la quale produciamo tappeti bidimensionali straordinariamente vivaci e ricchi di dettagli.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Negli ultimi anni abbiamo visto che il prodotto tessile sardo è un articolo che sta vendendo moltissimo perché, pur essendo un manufatto millenario, è anche molto innovativo. La lavorazione tessile fa parte della cultura del nostro paese, tant'è che molte donne samughesi imparano fin da piccole a lavorare sui telai con la tecnica “pipiones”. Noi di Sartapp abbiamo intessuto moltissime collaborazioni con architetti sia italiani che internazionali, creando prodotti nuovi e innovativi, tenendo alti la qualità e il nome del Made in Italy. Sarà intrigante affrontare le nuove sfide globali affiancando le moderne idee dei designer alla nostra antica arte tessile.
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