C’è una storia che profuma di tradizione e di mare ed è quella nata agli inizi del Novecento all’interno della Sartoria Peluso. Qui, le mani sapienti della nonna del maestro Pino Peluso, hanno trasformato cotoni leggeri in camicie e grembiuli ricercati dalle signore della borghesia napoletana. Un’arte tramandata di generazione in generazione, arricchita dal padre Francesco e dalla madre Jennifer, che seppero trasformare ogni tessuto in eleganza quotidiana.
Nei primi anni 2000, Pino raccoglie l’eredità dell’azienda e fonda il laboratorio Peluso, dove ogni capo nasce ritagliato su misura, modellato sul carattere e sullo stile del cliente. Oggi la Sartoria Peluso è un punto di riferimento per chi cerca l’autentico Made in Italy sartoriale a Napoli: stoffe pregiate, passione e cura artigianale che si intrecciano con l’eleganza senza tempo del Golfo partenopeo.
La sartoria Peluso vanta origini antiche, come si è tramandata questa arte manuale nel tempo?
“La Sartoria Peluso nasce molti anni fa grazie ai miei nonni, prima, e a mio padre, poi. Tutti insieme iniziarono a lavorare in ambito sartoriale. Io ho avuto la fortuna di prendere le redini di quegli insegnamenti artistici, proseguendo in maniera sincera ma umile la strada tracciata dai miei familiari.
Sono impegnato in quest' ambito da oltre quarant'anni, ci sono praticamente nato, sperando che le future generazioni si possono appassionare a quest'arte molto antica e suggestiva”.

Quale è la filosofia artigianale che contraddistingue il laboratorio?
“In sartoria bisogna saper far tutto, questo fa parte di chi vuole iniziare questo mestiere. Bisogna arrivare a conseguire nel tempo grande esperienza e capacità sia lavorative che organizzative.
Noi abbiamo un compito: rendere felici e soddisfatti i nostri clienti. Per un sarto è importante dare valore alla persona: questa deve essere la filosofia. La sartoria ha il compito di creare dei pezzi unici: non conta quale sia il soggetto o il capo di abbigliamento”.
Quali sono i processi e le tecniche nella fase di realizzazione di un capo?
“Posso dire che prendendo in considerazione l'intera arte sartoriale, il lavoro inizia già dal primo contatto telefonico. La fase conoscitiva è fondamentale per capire anche il modello o i gusti del cliente, poi ci adoperiamo nella scelta dei tessuti e delle misurazioni.
Un ottimo maestro sarto deve essere sempre in grado di capire ogni difetto ed esaltare l’anima dell’abito pensato per il cliente”.
Come avviene la fase della scelta delle stoffe?
“La scelta delle stoffe è un momento delicato perché è una fase sia tecnica che artistica. Dal soggetto che abbiamo di fronte dobbiamo essere in grado di capire i materiali da utilizzare per realizzare quel capo.
Per la fase artistica, ci affidiamo alla creatività nella scelta dei colori migliori, rispettando e contestualizzando anche i modelli proposti, non uguali per ogni persona; cercando di esaltare l'abito sotto l'aspetto sociale e quotidiano del nostro cliente”.

Quali sono i progetti che intendete realizzare nel prossimo futuro?
“Per il futuro abbiamo tanti progetti da realizzare, tutti però con una base organizzativa da cogliere al momento opportuno. Nel futuro prossimo c'è il desiderio di insegnare l'arte sartoriale a nuove figure che vogliono avvicinarsi a questa arte.
Nel frattempo, ci godiamo alcuni riconoscimenti ottenuti. Tra quelli che ricordo con più soddisfazione, il premio “M.A.M”, maestro di arte e mestiere. E sono orgoglioso di ricoprire le cariche di delegato campano per l'Accademia Nazionale dei Sartori e Presidente Moda della Confartigianato Napoli”.


