Vini Vaccaro: Un Filo di Famiglia e Passione nella Sicilia Rinata

Articolo di Vassily Sortino

Il vino è il filo che unisce una famiglia. Questo è ciò che accade da Vini Vaccaro, azienda di Salaparuta, in provincia di Trapani. Tutto ha inizio negli anni Settanta, quando Giacomo Vaccaro e sua moglie Caterina acquistano un piccolo podere a Salaparuta, in un'area della Sicilia sudoccidentale devastata dal terremoto del 1968.

 Qui scelgono di costruire il loro futuro con un'attività strettamente legata all'amore per quella terra stupenda e ferita, dedicandosi alla coltivazione della vite.

Nel 1999, il progetto si consolida e diventa impresa: nasce l'Azienda Vaccaro, una cantina moderna, fortemente legata allo spirito appassionato dei suoi fondatori. La stessa passione e attenzione sono oggi perpetuate dai figli di Giacomo, Catia e Carmelo, che condividono con lui l'attività. 

Presto saranno parte attiva nelle scelte della famiglia anche i nipoti Luigi e Caterina. Catia, laureata in economia e dotata di un buon talento artistico, si occupa con competenza, carattere e sensibilità del marketing e dell'immagine aziendale

Carmelo, conseguiti gli studi enologici e forte del profondo legame con la realtà vitivinicola che lo circonda, segue il completo processo produttivo: dal monitoraggio del vigneto, alla selezione delle uve, fino alla vinificazione e all'imbottigliamento del prodotto finito.

Catia Vaccaro, lei cura l'immagine e il marketing di Vini Vaccaro. Qual è la storia che sta dietro al successo dell'azienda e alla sua visione familiare?

"L'azienda Vini Vaccaro nasce agli inizi del 1970, all'indomani del terribile terremoto del 1968 che colpì la Valle del Belìce e, in particolare, rase al suolo Salaparuta, il paese dove ci troviamo e dove abitiamo.

Fu proprio dopo quel sisma del 1968 che i miei genitori decisero di dedicarsi alla coltivazione della vite, cercando di ricominciare da quella stessa terra che in una notte aveva tolto loro tutto. Da lì iniziò un percorso di crescita con l'acquisto di un primo podere e, successivamente, di altri appezzamenti di terreno.

Soprattutto, iniziò la costruzione di un sogno che vide il suo primo passo di realizzazione nel 1999 e, nello specifico, con l'inaugurazione della prima vendemmia nell'agosto del 2000.

Con la costruzione della nostra struttura e della nostra cantina, oggi l'azienda si estende su circa 4.000 metri quadri, totalmente immersa nel verde della Valle del Belìce, circondata dai nostri 90 ettari di terreno

Questi ettari sono interamente coltivati in biologico fin dal 2000. La nostra è un'azienda che nasce con un forte spirito familiare, e questo è uno dei primi pilastri della nostra filosofia aziendale. A oggi, tutti i membri della famiglia ne fanno parte e collaborano per continuare a raggiungere e perseguire l'obiettivo di crescita, portando un buon vino siciliano sulle tavole degli italiani e nel mondo."

Quali sono le principali linee di vino che Vini Vaccaro produce attualmente?

"Noi produciamo vini provenienti prevalentemente da uve coltivate nei nostri terreni. Le linee principali di produzione sono tre.

La prima è la nostra linea “Luna”, costituita da ben nove tipologie di vino. È una linea piuttosto vasta, nella quale trovano espressione non soltanto vitigni autoctoni, come il Grillo e il Nero d'Avola che la fanno da padrone, ma anche vitigni internazionali come lo Chardonnay e il Pinot Grigio.

Abbiamo poi un'altra linea alla quale siamo particolarmente affezionati, chiamata Terrabedda. È costituita da cinque vini biologici che provengono interamente dai terreni che circondano la nostra azienda, nel cuore della Valle del Belìce

Ad ognuna di queste etichette abbiamo dato cinque nomi siciliani per rappresentare alcuni degli elementi fondamentali del nostro territorio. La linea include un Catarratto, un blend tra Catarratto e Merlot, un Nero D’Avola, un blend tra Nero D’Avola e Merlot e un rosato.

Successivamente, abbiamo una linea che abbiamo chiamato “Top Line”, costituita da quattro vitigni – due bianchi e due rossi – che fanno affinamento in legno nella nostra bottaia situata nel seminterrato della nostra cantina. Si tratta di un Grillo, un blend tra Catarratto e Chardonnay, un Nero d’Avola e un blend tra Nero D’Avola e Merlot.

C'è poi una linea che esce fuori dagli schemi, chiamata “Esclamativo!”. Si tratta di un bianco frizzante e di un rosso da uve leggermente appassite, con un'etichetta insolita. In essa abbiamo racchiuso alcuni dei meme più importanti, proprio per utilizzare un modo comunicativo moderno e contemporaneo per parlare alle nuove generazioni e educarle al bere consapevole e responsabile.

Infine, concludiamo le nostre linee con delle selezioni. Una si chiama “Grappoli”, ed è uno Zibibbo di vendemmia tardiva. L'altra è il “Giacomo”, un Nero D’Avola Riserva 2013, che è un omaggio sia a mio padre che a mio nipote".

Qual è la bottiglia che rappresenta l'orgoglio della famiglia Vaccaro e qual è la storia dietro questa etichetta?

"Il “Li Venti” è un blend tra Catarratto e Zibibbo, ed è una delle bottiglie più vendute, in grado di conquistare i palati non soltanto nazionali ma anche internazionali.

Questo successo è dovuto al fatto che lo Zibibbo ha sempre il suo fascino: grazie alla sua aromaticità, permette di inebriare i sensi e di offrire al consumatore un'esperienza unica e sensazionale. 

Da questo punto di vista, il Catarratto gli fa da ottimo supporto, conferendo struttura al vino. All’assaggio, è un viaggio tra i sapori e i sentori della nostra Sicilia".

Come si svolge la giornata di lavoro qui in azienda?

"Una tipica giornata in cantina inizia al mattino. Mio padre accoglie le prime squadre di operai che, con dedizione, si dedicano alla coltivazione della vite. È così che ha inizio la cura per i nostri vigneti.

Subito dopo, invece, arriva la nostra squadra di operatori che ci aiuta nello sviluppo delle attività quotidiane all'interno della cantina. Contemporaneamente, dunque, ci sono coloro che coccolano i vigneti all’esterno e, all'interno della cantina, chi si prende cura dei vini.

Al piano superiore, in ufficio, ci occupiamo delle scartoffie e delle vendite affinché il vino arrivi sulle tavole dei consumatori nel mondo. Ad oggi, esportiamo in 14 paesi, tra cui il Kazakistan, Israele, Giappone, ma anche Germania e Belgio".

Quali sono gli obiettivi futuri dell'azienda?

"Anzitutto, Vini Vaccaro persegue giornalmente come obiettivo preminente il rispetto dell'ambiente. Oltre agli investimenti già effettuati in termini di sostenibilità, pensiamo di essere sempre più sostenibili al fine di poter lasciare a chi, come noi, seguirà le nostre orme un mondo migliore

Dal punto di vista strettamente aziendale, gli obiettivi futuri sono rivolti innanzitutto ad aumentare la quota di mercato nazionale, poiché finora ci siamo concentrati prevalentemente sull'export e sulle vendite estere

Un altro degli obiettivi che abbiamo iniziato a perseguire è quello di aprire le porte della nostra azienda all'ospitalità: vogliamo accogliere i consumatori finali direttamente in azienda, affinché possano scoprire come effettivamente dall'uva alla tavola si produce una bottiglia di vino

L'obiettivo preminente è proprio quello di rivolgerci all'ospitalità e all'accoglienza degli enoturisti in azienda.

Ed è proprio un gruppo di enoturisti che arriva a bussare alle porte di Vini Vaccaro subito dopo l’intervista. Arrivano dagli Stati Uniti e sono partiti da Palermo. Inizia per loro il giro dell’intera azienda, senza mancare il passaggio nella splendida bottaia".

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Vassily Sortino 3 dicembre 2025


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