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Entra nel mondo di Stefano e guarda la nostra video intervista a Voilà Boutique sulla nostra WebTV!
Le api di Italian Bees ronzano vicino ai fiori e questa volta ci siamo posati sulle patate coltivate dalla Voilà Boutique di Stefano Adamo, ad Alliste in Puglia. Voilà è l’anagramma di oliva, infatti, Stefano è produttore di olio, patate, gin e persino vodka. Un simpatico, quanto deciso, imprenditore che coniuga marketing e produzione artigianale. Come fa? Ora lo scopriremo.
Ciao Stefano, come nasce la Voilà Boutique?
L’azienda Voilà Boutique è quella di famiglia. Si sono susseguite già tre generazioni. Coltiviamo patate e produciamo olio. Ci occupiamo della raccolta, macinatura e imbottigliamento delle olive, per quanto riguarda l’olio; semina, raccolta e commercializzazione, per quello che concerne le patate. Mio nonno prima, mio padre dopo e oggi io e mio fratello ci occupiamo della produzione agricola e della commercializzazione delle nostre produzioni. Mio nonno migrò in Belgio e una volta tornato a casa, con i proventi del suo lavoro in miniera comprò un frantoio ad Alliste, e iniziò a lavorare l’olio. Contemporaneamente si dedica anche alla coltivazione delle patate e alla loro commercializzazione.
Quali prodotti vendete?
Mio padre continua la tradizione, operando con la macinatura tradizionale delle olive. Tuttavia, questa fase dura solo tre o quattro mesi, per questo il resto dell’anno si occupava della raccolta, semina e vendita delle patate. Commerciava anche la produzione conto terzi dei tuberi. Commerciavamo molto all’estero, specie in Germania, in quanto molto ghiotti della nostra tipica patata Seclinda di Galatina, una patata a pasta gialla piantata in terra rossa con una buccia molto sottile; un tubero che non si presta bene alla conservazione, come, ad esempio, la patata francese, ma che ha un gusto inconfondibile, del quale i tedeschi erano innamorati.
Oltre a questo, noi di Voilà Boutique siamo stati i pionieri dell’olio di qualità. Non per una scelta tecnica ma puramente dettata dal caso e dalla necessità: sotto gli alberi di ulivo dovevamo piantare le patate, per questo avevamo l’obbligo di raccogliere quanto prima le olive dagli alberi. Questa commistione di circostanze ci ha permesso di produrre già negli anni ’70 olio extravergine di oliva, contrariamente a quanto avveniva nei paesi limitrofi. Da questa fatalità abbiamo cercato di perseguire, con la conoscenza e con la tecnica, la produzione di prodotti di qualità.
Quali prodotti vendete?
Mio padre continua la tradizione, operando con la macinatura tradizionale delle olive. Tuttavia, questa fase dura solo tre o quattro mesi, per questo il resto dell’anno si occupava della raccolta, semina e vendita delle patate. Commerciava anche la produzione conto terzi dei tuberi. Commerciavamo molto all’estero, specie in Germania, in quanto molto ghiotti della nostra tipica patata Seclinda di Galatina, una patata a pasta gialla piantata in terra rossa con una buccia molto sottile; un tubero che non si presta bene alla conservazione, come, ad esempio, la patata francese, ma che ha un gusto inconfondibile, del quale i tedeschi erano innamorati.
Oltre a questo, noi di Voilà Boutique siamo stati i pionieri dell’olio di qualità. Non per una scelta tecnica ma puramente dettata dal caso e dalla necessità: sotto gli alberi di ulivo dovevamo piantare le patate, per questo avevamo l’obbligo di raccogliere quanto prima le olive dagli alberi. Questa commistione di circostanze ci ha permesso di produrre già negli anni ’70 olio extravergine di oliva, contrariamente a quanto avveniva nei paesi limitrofi. Da questa fatalità abbiamo cercato di perseguire, con la conoscenza e con la tecnica, la produzione di prodotti di qualità.
La nascita di GinGina
Quando io e mio fratello abbiamo preso le redini di Voilà Boutique abbiamo deciso di provare una nuova avventura. Per rendere omaggio a mia nonna Gina, una delle persone più belle che ho incontrato nella mia vita, abbiamo creato un distillato, GinGina. Si tratta di un gin con due botaniche preponderanti, il mirto e il limone, perché l’estate mia nonna era solita fare, ad uso domestico, il liquore al mirto, in dialetto “liquore alla murteddha” e il classico limoncello, presente in ogni casa salentina. Queste due botaniche, ancora “casualmente”, sono complementari e ci hanno aiutato ad arrotondare quell’acidità del limone lasciando inalterata la freschezza, post-sorso, dell’agrume. Un prodotto molto piacevole che sta riscuotendo molto successo qui a Voilà Boutique.
Si dice che la fame vien mangiando e per non restare affamati ci siamo tuffati in un’altra avventura: la vodka con l’alcolato di patate. Il risultato è stato sorprendente, è un prodotto molto “beverino”, molto morbida. Vodka Renata, in omaggio a mio padre Renato, attraverso un gioco di parole, con l’etichetta raffigurante i capostipite di questo meraviglioso viaggio, ovvero mia nonna e mio nonno.
Quali sono i progetti per il futuro?
Per quanto riguarda l’olio e le patate già facciamo esportazioni all’estero. Per quello che riguarda il giovane progetto distillati, speriamo di riuscire ad “aggredire” i mercati esteri; ho già avuto contatti in Spagna e Inghilterra. Cercheremo di far assaggiare i prodotti Voilà Boutique per farli apprezzare a popoli e culture con una tradizione sicuramente maggiore della nostra, riguardo i distillati. Abbiamo accettato la sfida e speriamo di riuscire a vincerla.
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