L’originale arte del cemento di PianoBrì
Articolo di Silvia Lago

Grottaglie è un paese noto in tutta Italia per la produzione di ceramiche. Tra i numerosi negozi e spazi espositivi di ceramiche artistiche, spicca un originale laboratorio di lavorazione del cemento: PianoBrì.

All’interno sono esposti oggetti in cemento, realizzati completamente a mano, dalla progettazione allo stampo e alla decorazione. 

La mente artistica ideatrice e creatrice di queste opere è Roberta Bria, ex sceneggiatrice e macchinista teatrale che dal lavoro in teatro si è reinventata in modo completamente nuovo.


Ciao Roberta, parlaci un po’ di te e di come è nata la tua attività.

Certamente. Nasco come scenografa e macchinista teatrale, quindi ho sempre avuto modo di sperimentare i materiali: dal legno alla resina, dal polistirolo al ferro. Oggi gestisco un laboratorio che si chiama PianoBrì, nome derivato dal mio cognome, Bria. Ho scelto di avviare questa attività come alternativa al lavoro che avevo, visto che durante il lockdown il mondo teatrale e del cinema si è fermato. 

In casa, ho sempre avuto da parte un sacchetto di cemento che non ho mai avuto tempo di utilizzare, visto che lavoravo. Durante il lockdown ne ho approfittato per sperimentare un po’. Nell’immaginario collettivo il cemento è un materiale strettamente connesso all’edilizia, io invece ho iniziato a utilizzarlo per creare oggettistica, vasi, portapenne… Ho sfruttato quindi il tempo libero per dedicarmi alla lavorazione di questo materiale e, in seguito, è nata l’idea di dedicarmici a tempo pieno.


In che modo lavori il cemento?

Per lavorare il cemento utilizzo dei contenitori di plastica che generalmente vengono eliminati nella differenziata. Io ne approfitto per riutilizzarli, dando loro una nuova vita. 

Ad esempio, per creare una saliera ho utilizzato il rotolo di cartone interno della carta igienica, al cui interno ho colato il cemento e poi ho inserito il contenitore per il sale. Questo perché il cemento, a differenza di altri materiali, non è adatto all’uso alimentare. Per questo motivo io inglobo gli oggetti in esso, in modo che siano utilizzabili anche in cucina. 

Invece, per creare dei puzzle ho utilizzato del polistirolo: l’ho intagliato, ho dato una forma e poi ho colato all’interno il cemento, ottenendo così il puzzle.


Qual è la particolarità del cemento?

La sua particolarità è che, a differenza di altri materiali, non ha bisogno di cottura. Quindi si asciuga in base alla temperatura dell’aria del posto in cui si lavora. Se c’è molta umidità ha bisogno di più tempo, invece se la temperatura è secca bastano ventiquattr’ore. 

Il cemento mi ha insegnato ad avere molta pazienza, al contrario del mio lavoro precedente che era molto veloce e ritmato. Mi ha insegnato a prendermi del tempo e quindi può essere anche un mantra per la vita di tutti i giorni: al posto di correre continuamente, si aspettano i tempi giusti.

Il tuo laboratorio è l’unico nel paese in cui si lavora il cemento e non le ceramiche, come vuole la tradizione di Grottaglie.

Sì, è vero. Ho scelto di distinguermi, però allo stesso tempo ho voluto inglobare e imprimere nei miei lavori la tradizione grottagliese. Ad esempio, tra le mie creazioni ho dei sottobicchieri con degli indovinelli tipici delle nostre zone, scritti nel dialetto di Grottaglie

Eleganza, creatività e passione sono le tre caratteristiche che più rappresentano Roberta e il suo lavoro. Nel suo laboratorio esprime le sue doti artistiche lasciando tutti a bocca aperta. Spesso, a prima vista non si direbbe neppure che si tratti di oggettistica in cemento, talmente sono curate le sue creazioni. 

La sosta delle vostre api di Italian Bees a Grottaglie termina qui, ma il viaggio alla ricerca di artigiani e produttori italiani continua.

Se siete curiosi, continuate a seguirci!


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