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Articolo di Vassily Sortino

La camicia come simbolo di eleganza, ma da indossare fatta bene e su misura. È questa la regola di Francesco Stuppia, classe 1938, che a 86 anni, con la moglie Vincenza Lupo, è ancora alla guida della Camiceria e sartoria Stuppia in via Mariano Stabile a Palermo. Una testimonianza vivente del mondo della sartoria siciliana e dell’eleganza, che però non riesce a trovare un o una erede.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Francesco Stuppia, quando nasce la sua omonima sartoria e camiceria?

«Siamo qui dal 1962. Siamo sempre stati artigiani del vestito. Oggi con me in bottega c’è anche mia moglie. Abbiamo dato vita a generazioni di sarti. Oggi questo lavoro i giovani non lo vogliono più fare».



Quali sono gli abiti su misura che producete?

«Camiceria, artigianato sartoriale, abiti su misura, smoking e frac. Una lavorazione artigianale che dura da oltre 60 anni»

Di quale, tra le vostre camicie, andate più fieri e sono le più cercate dai clienti?

«Il gusto resta sempre quello classico: collo all’italiana o semi-francese. Quest’ultimo modello lo personalizziamo. Abbiamo i tessuti pregiati per farlo e per accontentare le esigenze del cliente».

Quali sono i suoi orari di lavoro, alla sua età?

«Adesso sono quelli classici di un negozio, dalle 8,30 alle 13 e dalle 16 alle 20. Un tempo non avevamo orari e facevamo le nottate per avere le nostre camicie. Era un sacrificio, ma ci ha permesso di essere oggi tranquilli».



A chi cederete lei e sua moglie questa sartoria e camiceria avviata?

«A nessuno. Perché i miei figli fanno altri lavori. Questo mi rende triste, perché chiuderemo dall’oggi al domani. E ci dispiacerà. Soprattutto per i clienti».



 


 








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Vassily Sortino February 20, 2025
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